Buongiorno, in data 14/08/2023, ricevevo comunicazione a mezzo mail, con la quale Trenitalia mi informava di aver accolto la mia richiesta di rimborso (Rif. RN2-834922304911), erogando in mio favore l’importo di € 19,25 (euro diciannove/25) a titolo di indennizzo per il ritardo del treno Frecciarossa 9555 del 10/01/2023.Poiché il predetto indennizzo è stato erogato – senza alcuna mia indicazione in tal senso – mediante emissione di bonus elettronico, ho contattato immediatamente il servizio di Assistenza Online per chiedere che il predetto indennizzo venisse erogato mediante accredito sul conto corrente attraverso cui avevo acquistato il ticket. L’operatore che ha gestito il caso ha provveduto a elaborare la richiesta. in data 30/08/2023, chiedevo lo stato di avanzamento del rimborso tramite il servizio di Assistenza Online, e mi veniva assicurato che l’accredito sarebbe avvenuto «entro 90 giorni».Infine, in data 28/09/2023, a nuova richiesta di informazioni, l’operatore del servizio di Assistenza Online negava non solo quanto assicuratomi tempo prima dal medesimo servizio di Assistenza Online, ma definiva «irreversibile» l’operazione, escludendo categoricamente – non si sa bene su quali basi – la possibilità, per il sottoscritto, di ottenere l’indennizzo. E tutto ciò nonostante l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato abbia più volte ribadito che, in conformità con il quadro ordinamentale europeo, al consumatore debba essere consentito di scegliere tra il rimborso monetario ed altre, eventuali, equivalenti modalità di compensazione. In data 28/09/2023, dunque, ho inviato a mezzo pec una comunicazione in cui rappresentavo quanto sopra, con richiesta di adempiere al pagamento. Tale comunicazione è rimasta, ad oggi, priva di riscontro.