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mancato collaudo caldaia

Chiuso Pubblico

GRUPPO HERA

Azienda non attiva

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

S. B.

A: GRUPPO HERA

23/02/2023

Ho comprato a Padova presso EstEnergy gruppo HERA a fine marzo 2022 una caldaia a condensazione inoa s24 pagandola 4.253€ di cui in anticipo 1.488€ per utilizzare lo sgravio fiscale del 65%.In data 14 giugno 2022 mi è stata montata dalla impresa incaricata da Hera ma nell’eseguire il lavoro si sono notate subito delle perdite ai raccordi sotto caldaia e in particolare alle valvole dei termosifoni per i quali era necessario installare le valvole di controllo.In particolare nel termosifone del bagno è stata fatta una forzatura che ha causato una probabile fessurazione del tubo nell’innesto con il muro che ora potrebbe causare una perdita occulta se l’impianto fosse in pressione.Per questo motivo l’impianto non è mai stato messo in funzione e il collaudo non è mai stato eseguito a tutto oggi (8 mesi) non dispongo di acqua calda in casa e di riscaldamento e non sono in possesso della regolare documentazione (libretto di conformità, ecc.) che mi deve essere rilasciata al termine dei lavori.Contestando subito il lavoro alla impresa appena uscita dall’appartamento la stessa mi ha risposto sbrigativamente che non è un problema suo perché l’impianto di tubazioni è mio e non certo recente essendo il mio appartamento vecchio di oltre 30 anniSolo dopo mia raccomandata e poi anche diffida del mio avvocato ho ottenuto un mese fa (il 19 gennaio 23) che l’impresa venisse a rompere il muro e pavimento per effettuare la riparazione del tubo criccato. La stessa ha trovato la soluzione per il tubo di uscita dal termosifone incriminato ma non completa il lavoro per il tubo di mandata, continua ad affermare che i tubi sono vecchi e mi lascia un cratere in gabinetto.Ora Hera via e.mail mi chiede oltrettutto 500 euro per completare il lavoro (considerando a parte i costi per le opere murarie). Hera e i suoi subfornitori Cover Care e Nuove Energie non capisce di aver mal operato. Siamo di fronte o ad un caso di imperizia in fase preventivazione o di imprudenza nella esecuzione o, bene che sia, di mancata corretta informativa e comunicazione. Se veniva rilevata una difficoltà/rischiosità a svolgere il lavoro dovevo essere avvisato formalmente o fatto firmare almeno un documento di man leva (a tale riferimento si veda anche il punto 3.3 del contratto di vendita e installazione!). Ma niente di tutto ciò è stato fatto e il lavoro è stato abbandonato per MESI! ora sto vivendo nella mia unica residenza senza acqua calda e riscaldamento e quindi sto subendo un danno morale/esistenziale per lo stato di angoscia ben superiore ai 10.000€ (quello patrimoniale del bagno lesionato non è neppure confrontabile). Certamente mi vedo costretto a chiedere l’intervento degli avvocati di ALTROCONSUMO per far partire con una causa formale davanti ad un giudice.


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