Sinistro n. 2019010407005500 - polizza n. 51840038847Buonasera,con la presente sono a contestare e richiedere chiarimenti in merito al mancato indennizzo per modulo indennizzo fratture.In data 13 ottobre 2019, a causa di un infortunio al ginocchio durante jogging pomeridiano ho riportato la frattura del menisco del ginocchio sinistro. Non appena accaduto mi sono recato in pronto soccorso ortopedico presso ospedale Rizzoli di Bologna e a seguito degli accertamenti mi è stata diagnosticata una frattura al menisco, operata successivamente alla clinica Toniolo di Bologna.Non appena accaduto l'evento ho chiamato il numero verde, per chiedere se la rottura di menisco fosse ricompresa tra gli indennizzi, in quanto avevo consultato la tabella 4 e non era indicato. Il numero verde mi confermava che la rottura del menisco era comunque ricompresa, specificandomi che nell'allegato 4 sono riportato solo i principali indennizzi di fratture.Pertanto ho aperto il sinistro.Referto del pronto soccorso rileva un trauma distorsivo ginocchio sinistro - ginocchio tumefatto a riprova dell'infortunio.A seguito del trauma ho subito intervento chirurgico in data 21/11/2019 con circa 2 mesi e mezzo di prognosi e diverse sedute riabilitative.Sinistro aperto in ottobre 2019 e chiuso, dopo diversi miei solleciti solo a fine novembre 2020.Ho lamentato più volte la scarsa trasparenza del servizio, a distanza di 12 mesi dall'apertura dell'infortunio non ho ricevuto alcuna risposta. In data 15 luglio alle ore 17.07 ho inviato tutta la documentazione richiesta dal dott. Bellero (medico legale che ha seguito la pratica - documentazione richiesta dallo stesso medico in data 13 luglio alle ore 16.07). In data 11 settembre alle ore 16:30 sono stato visitato nello studio di Ferrara. A seguito di continue sollecitazioni al servizio clienti in cui veniva sollecitata la chiusura del sinistro la compagnia adduceva al fatto che 'il medico legale non aveva mai ricevuto la documentazione richiesta'. In data 11 novembre 2020 ore 10.34 la segreteria del medico legale richiedeva con mail nuovamente la documentazione, inoltrata prontamente dal cliente alle ore 11.10 (reinoltrando la medesima mail del 15 luglio a conferma del precedente invio della documentazione e confermando così il notevole ritardo dell'assicurazione nel voler chiudere il sinistro).In data 23 novembre 2020 ricevo la chiusura del sinistro in cui viene dichiarato il non indennizzo in quanto 'ad esito della valutazione medico legale effettuata dalla dott.ssa Maria Rita Pulcini (che non è il medico legale che mi ha visitato oltretutto) è emerso che la lesione meniscale non puo intendersi riconducibile all'evento descritto stante l'assenza di un anche minimo edema osseo mentre possono invece ritenersi connesse all'evento la distrazione del legamento crociato anteriore e collaterale laterale'. Tale indicazione, emersa 12 mesi dopo all'incidente credo sia alquanto scontata e oltretutto va contro a quanto presente nel referto di pronto soccorso. Inoltre la dott.ssa Pulcini non mi ha mai visitato e dubito che possa avere una seppure minima idea dell'infortunio senza aver mai visitato un paziente. Ritengo che l'evento sia assolutamente da ricomprendere in 'evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna, che provoca lesioni fisiche constatabili, dalle quali dipenda una invalidità permanente o una inabilità temporanea', rispondente alla definizione di sinistro nei vostri fascicoli informativi.