Buongiorno,
ho richiesto online il giorno 19/3 u.s. la cancellazione con rimborso di una prenotazione su booking per motivi di salute di uno dei due viaggiatori (ricovero ospedaliero del 19/3 con prognosi e certificato medico che attesta conseguente impossibilità a viaggiare) documentato da cartella clinica e certificato medico, che allego. Il soggiorno avrebbe avuto luogo dal 21/3 al 24/3. Il rimborso mi è stato negato interamente dalla struttura (allego la conferma di prenotazione). Ho chiamato il call center di booking, che ha sostenuto di non poter fare nulla per il mio caso e successivamente la struttura, che mi ha risposto che il contratto che firmano con booking non prevede termini di cancellazione nemmeno in caso di morte del cliente. Tutto ciò è al di fuori della cornice legislativa attuale perché nella fattispecie si applica il codice del Turismo (d.lgs 79/2011) che all'art. 79 stabilisce che in caso di impedimento del consumatore di partire per il viaggio organizzato e saldato, per cause impreviste e non a lui imputabili che precludono la partenza, vi è l'obbligo da parte dell'operatore di rimborsare le somme versate al di là della stipula di una polizza assicurativa. A ciò si aggiunge la direttiva europea 2015/2302 sui pacchetti turistici, che stabilisce il diritto a risolvere il contratto di pacchetto turistico prima dell'inizio del pacchetto senza corrispondere spese di risoluzione in caso di circostanze inevitabili e straordinarie, con rimborso integrale. In ultimo anche la Cassazione si è espressa con sentenza n. 18047 del 10 luglio 2018 prevedendo annullamento del viaggio in caso di malattia improvvisa.
Chiedo pertanto il rimborso integrale della cifra pagata di 229,10 euro.