Buongiorno, il 19/03/2021 ho denunciato una truffa telefonica avvenuta il giorno precedente, prima in questura e successivamente nella filiale ISP di via Rizzoli 5 a Bologna, dove ho proceduto al disconoscimento di alcune operazioni effettuate con la mia carta bancomat via Internet banking per un ammontare di 1200 euro.Ho ricevuto prima un SMS con un link con mittente ISP che mi segnalava un tentativo di truffa sul mio conto corrente (non ho cliccato il link) e successivamente numerose chiamate. Ad una di esse ho risposto visti i numerosi tentativi. Una voce maschile di qualificava come un dipendente ISP e chiedeva conferma delle mie generalità e del mio codice cliente che conosceva alla perfezione. Il signore concludeva la chiamata riferendo che stava procedendo a sbloccare il conto dopo il tentativo di intrusione illecita e che lo stesso sarebbe stato nuovamente attivo nel giro di 30 minuti. Avrei ricevuto un SMS di conferma. L'sms è arrivato, ma non ho dato importanza al contenuto, visto che ero al lavoro e non potevo distrarmi. Ho scoperto successivamente che l'sms non conteneva un messaggio di conferma ma la notifica che la mia app Internet banking con il relativo token era stata attivata su un cellulare Samsung, che io non posseggo. Il mio conto risultava inaccessibile e come anticipato sono dovuto andare fisicamente in filiale per farlo riattivare e disconoscere le operazioni sopra menzionate che nel frattempo erano state concluse. Qualche giorno fa la somma rubata (1200 euro) è stata decurtata dal mio conto (in precedenza era stata riaccreditata SBF) perché da comunicazione ISP il disconoscimento non è andato a buon fine perché non c'è prova della clonazione della carta e le operazioni sono state effettuate via internet banking su in dispositivo mobile. Ritengo questa giustificazione inammissibile.