Buongiorno, il 22/09, ho ricevuto a casa mia, un venditore di Bagni Italiani per un sopralluogo gratuito per il rifacimento del bagno. Il modus operandi è il solito e consultabile in decine di altri reclami presenti su questo sito a carico della GDL SpA, in ogni caso il venditore è uscito dall’abitazione con un contratto intestato a GDL SpA, firmato per una ristrutturazione da 18.600€, scontato del 75% in fattura a 4.650,00€. Sono inoltre stati versati immediatamente, tramite bonifico a mio nome 650,00€ a titolo di caparra. Non appena ho comunicato a mio figlio di aver firmato quanto sopra, lui mi ha immediatamente messa in guardia sull’affidabilità dell’azienda (basta una semplice ricerca in google) decidendo così di valutare con più calma tutte le soluzioni che il mercato può offrire.Il 03/10, ho così inviato una PEC in cui chiedevo ufficialmente il recesso al contratto n. 017206, avvalendomi del diritto di recesso previsto dall’art. 52 D.Lgs. n. 206 del 2005 (cd. Codice del consumo) e rientrando nei 14gg dalla firma dello stesso.Pur essendo stata, la PEC, ricevuta e consultata, non ho ricevuto nessuna risposta. Dopo altri due giorni è stata inviata una PEC di sollecito allegando la copia del contratto. A queste PEC sono state inviate altre mail con la richiesta di essere contattati per chiudere bonariamente la questione.In data 13/10 ho ricevuto una chiamata da un operatore anonimo (non ha voluto dichiarare il proprio nome, il che non fa altro che alimentare sensazioni piuttosto negative) della GDL che sostiene come il contratto non possa essere annullato per i seguenti motivi:1 la pratica è già stata presa in carico dall’Agenzia delle entrate e non più annullabile2 il diritto di recesso è escluso, come da pt. 9 del contratto di vendita, in quanto i beni forniti sarebbero confezionati su misura e chiaramente personalizzati.Durante la telefonata ho espresso i miei dubbi relativi al punto 1, chiedendo se fosse stato possibile ricevere quanto specificato a riguardo via mail, per poter fare richiesta scritta direttamente all’Agenzia delle Entrate. A questa mia richiesta, l’operatore si è dimostrato sbrigativo ed è passato immediatamente al punto 2.Relativamente al punto 2, ho specificato (come d’altronde si è già espresso l’AGCM - Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato in passato) che i beni indicati non siano da considerarsi personalizzati, quindi creati ex novo, in quanto presenti e presentati su un ampio catalogo. Sottolineo che nessuna misura è stata presa durante il sopralluogo. L’operatore a questo punto ha chiuso la telefonata, con un semplice “Non so cosa dirvi, ci riaggiorneremo”.Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta scritta via mail o PEC da parte di GDL SpA. Sono quindi a chiedere la conferma di avvenuto recesso del contratto nr 017206. e la restituzione della somma di 650,00€ pagata in acconto.Segnalo inoltre che la copia del contratto in mio possesso, non sia firmata sul retro, ovvero nelle parti in cui sono elencate le clausole relative all’esclusione del diritto di recessione.Grazie