Ho ricevuto richiesta di pagamento per presunta violazione delle condizioni di sosta.
Faccio presente che non mi è stato possibile ritirare un tagliando di sosta comprovante il mio ingresso nell'area e che le sbarre in entrata ed in uscita erano sollevate. Tale circostanza trae in errore il malcapitato che è portato a credere che il sistema sia fuori uso.
Gli orari di ingresso e di uscita, essendo stati rilevati da un sistema elettronico privo di qualsivoglia attendibilità metrologica e gestito in completa autonomia da una delle due parti contrattuali, non avendo quindi alcuna affidabilità, sono totalmente privi di valore probatorio.
In conclusione il sistema da voi utilizzato per l'accertamento della eventuale sosta risulta privo dei requisiti di legalità atti a consentirne l'utilizzo per lo scopo cui è stato da voi destinato e pertanto le rilevazioni da esso effettuate si palesano affette in radice da nullità assoluta, risultando illegittime ed infondate, anche sotto il profilo probatorio, per l'attività accertativa strumentale.
Vi diffido dall'avanzare nei miei confronti ulteriori irricevibili richieste di pagamento che hanno carattere palesemente vessatorio segnalandovi che, in caso contrario, mi vedrò costretta a tutelare i miei interessi nelle opportune sedi giudiziarie sia civili che penali, queste ultime per la persecuzione del reato previsto e punito dall'art. 640 del Codice Penale.
Attendo riscontro entro 10 gg. dalla data della presente.