Buongiorno Mio padre, ultra ottantenne, ha sottoscritto in data 26/6/2023 un contratto d’appalto per la realizzazione di un bagno per “disabili” per un totale dei lavori di €18000,00 con l’IVA al 10% e con cessione del credito con sconto in fattura del 75%. Mio padre ha dato in fase di sottoscrizione €500 in contanti come caparra confirmatoria ad una specie di loro consulente . Leggendo io, giorni fa, le clausole del contratto si dice che la somma restante pari a € 4000,00 (tot dovuto €4500,00) sono da corrispondere prima della esecuzione dei lavori i cui “tempi per la fornitura, consegna ed installazione dei prodotti è stabilito in 270 giorni lavorativi decorrenti dalla data di ricezione del pagamento del saldo..” tra l’altro eseguiti da ditta subappaltatrice. Sono andato a leggere le recensioni delle persone che hanno sottoscrotto il contratto ed avuto i lavori e sono inquietanti in quanto tutto lamentano tempi biblici per l’esecuzione degli stessi, lavori fatto malissimo, problemi dovuti ai lavori ecc.Chiediamo di non proseguire con l’iter dei lavori, che non sono neanche partiti, è che a mio padre venga restituita la somma di €500 data come caparra al loro fantomatico consulente, in contanti e come riportato sulla copia a noi lasciata.Tra l’altro nelle note di informazione, non anticipate ma lette da noi in un secondo momento, il saldo sarebbe dovuto essere stato effettuato entro 20 giorni dalla sottoscrizione del contratto che è stato fatto in data 26/06/2023 ma nessuno ci ha contattato e mio padre ha provato a sentire il “consulente” senza successo scrivendo anche sms per capire le tempistiche ma è stato sempre liquidato con un “le farò sapere quanto prima”.Detto cioè, siamo a richiedere l’annullamento del Contratto che a loro non ha generato nessun onere in quanto non è stato effettuato il saldo quindi nessuna pratica è stata ancora avviata e la restituzione della caparra di €500.Grazie