Gentili operatori di Altroconsumo,
mi rivolgo a voi per sottoporvi una vicenda che ritengo meritevole di attenzione e per la quale chiedo il vostro supporto, trattandosi di un comportamento, a mio avviso, scorretto da parte di TIM.
Prima di effettuare il cambio fornitore, ho contattato il servizio clienti di TIM per verificare eventuali costi di recesso e, in particolare, se vi sarebbero stati addebiti ulteriori legati al modem in mio possesso.
L’operatore mi ha assicurato che potevo tranquillamente recedere dal contratto, restituire il modem e non avrei sostenuto alcuna spesa aggiuntiva.
Sulla base di questa rassicurazione, ho provveduto al cambio fornitura e, come da indicazioni, ho restituito il modem a mie spese.
Successivamente, ho iniziato a ricevere addebiti mensili di €5 sul mio conto corrente proprio per il modem, contrariamente a quanto mi era stato comunicato.
Ho quindi contattato nuovamente il servizio clienti, che ha riconosciuto il problema come un errore del sistema, affermando che non ero il primo a riscontrarlo e consigliandomi di revocare l’addebito diretto dal conto bancario.
Dopo alcuni mesi, con mia grande sorpresa, ho ricevuto una mail di sollecito e numerose telefonate da parte di un’agenzia di recupero crediti incaricata da TIM, che mi chiedeva il pagamento integrale del modem.
Ho contattato ancora una volta il servizio clienti: in quella occasione, l’operatore ha confermato che non risultava alcun importo a mio carico, suggerendomi di riferire all’agenzia di recupero crediti che non dovevo nulla. Tuttavia, l’agenzia ha continuato con insistenza a contattarmi e sollecitare il pagamento.
Solo dopo numerosi tentativi e di aperture di segnalazioni, ad una di queste mi è stato infine comunicato che dovevo invece PAGARE le rate residue del modem.
Tengo a sottolineare che tutte le comunicazioni telefoniche da me effettuate sono registrate, e costituiscono prova delle informazioni scorrette che mi sono state fornite.
A questo punto, potrei saldare le rate residue ma SOLO DOPO che TIM:
- mi rimborsi la spesa sostenuta per la spedizione del modem, che ho effettuato unicamente sulla base di un’indicazione errata;
- mi restituisca il modem, dal momento che – avendo comunque l’obbligo di pagarlo – avrei potuto tenerlo ed eventualmente continuare a usarlo;
In alternativa, ritengo che TIM potrebbe anche ragionevolmente cancellare il debito residuo di €88, in segno di correttezza e responsabilità verso un cliente che ha agito in buona fede sulla base delle informazioni errate ricevute.
Comprendo che il contratto possa riportare clausole specifiche in merito, ma proprio perché non lo trovavo, avevo scelto di rivolgermi direttamente a TIM per avere conferme. Ricevere informazioni errate da parte del servizio clienti mi ha indotto in errore e ha comportato per me decisioni sbagliate, disagi e costi che ritengo doveroso l’azienda si assuma.
Ringraziandovi anticipatamente per l’attenzione, porgo distinti saluti.