È pervenuto tramite posta normale un richiamo di sicurezza relativo alla Ford Kuga Plug-in Hybrid intestata a mio marito.
Con la stessa si segnala la presenza di un difetto che può provocare corto circuito e conseguente incendio delle batterie ad alta tensione e si da indicazione di utilizzare l’auto esclusivamente in modalità ibrida, senza procedere a ricariche dalla rete.
Il tutto in attesa che gli ingegneri, entro una data indefinita (forse la fine di giugno) sviluppino il software necessario a risolvere il problema (o forse necessario per diagnosticare se su quella determinata vettura si debba o meno intervenire sostituendo l’intero sistema di ricarica/accumulo).
Abbiamo acquistato una plug-in, sostenendo il relativo costo, perché l’utilizzo che ne facciamo comporta percorrenze prevalenti in elettrico.
Adesso siamo costretti ad utilizzarla a benzina, come un’ ibrida normale ma con il maggior consumo dovuto al maggior peso e, oltretutto, a non sentirci tranquilli visto il rischio di incendio comunque non scongiurato dalla mancata ricarica tramite spina.
Tra l’altro vorrei capire come possa essere meno rischiosa la ricarica dinamica rispetto a quella da rete (quando andiamo in montagna, nella lunghissima discesa che percorriamo al ritorno, le batterie si ricaricano di oltre il 50% e in un tempo molto inferiore rispetto a quello della ricarica da rete …).
Insomma, costi di carburante da sostenere che dipendono da un difetto di fabbricazione, ansia derivante dal possibile verificarsi del guasto ipotizzato (fermare subito l’auto in sicurezza e scendere immediatamente, come “consigliato” nella lettera, non sempre è possibile, specie se si percorrono lunghi tratti in galleria).
Credo che sia più che dovuto, da parte di Ford, non solo provvedere al più presto a risolvere alla radice il problema, se necessario anche sostituendo a proprie spese tutta la parte elettrica potenzialmente interessata, ma anche risarcire adeguatamente i clienti.
Rammento che a fine 2020, quando per un problema analogo, si procedette alla sostituzione del pacco batterie per tutte le Kuga già vendute, i possessori delle stesse, per il periodo in cui avevano dovuto circolare a sola benzina, furono risarciti con una carta carburante da 300 euro, un pacchetto gratuito di 3 tagliandi e una stazione di ricarica domestica (o, in alternativa, un’altra carta carburante da 300 euro).
Non credo che questa volta, possa essere sufficiente qualche scusa e l’assicurazione che, entro la fine del secondo trimestre di quest’anno, si riceverà un’ulteriore lettera con la quale si verrà invitati a recarsi in concessionaria per risolvere il problema.