Continuo a ricevere richieste e intimazioni di pagamento per pedaggi che ho già' pagato per la targa DY095AH.
Nel 2020 avevo ricevuto una richiesta di pagamento pedaggi non pagati e dato che non mi risultavano (non conoscendo il problema di come Pedemontana verificava i passaggi) mi sono rivolto asp Altroconsumo e sono stato messo in contatto con loro. Dopo aver verificato che le richieste erano corrette, per essere sicuro di non avere più' richieste mi sono fatto mandare la lista completa dei passaggi e ho visto che la prima richiesta era parziale. Il tototale in realtà' era di 179,43 euro che ho pagato tramite bonifico il 17 Dicembre 2020 con causale "mancati pagamenti dal 16052018 al 04 02 2020 targa DY095AH.
Il 10 marzo 2023 mi e' arrivato una richiesta da Gestione rischi SALU di 33,07 euro per pedaggi che ho verificato essere tra quelli già' pagati. Ho mandato loro a documentazione le naturalmente come educazione insegna non ho avuto risposta, ma non hanno più' mandato avvisi.
Adesso il 22 Novembre mi manda un' intimazione (!) per euro 53,85 e i pedaggi indicati sono sempre tra quelli nella mia lista. Mando una PEC E e naturalmente non rispondono e la mando anche al servizio clienti Pedemontana con lo stesso risultato. L'unico risultato e' che arriva una nuova intimazione per la stesa cifra.
E' mai possibile che si possano usare simili metodi vergognosi per obbligare le persone che non trovando economico rivolgersi ad un avvocato sono costrette a pagare cifre non dovute, ma comunque non eccessive?
E' mai possibili che persone serie non si sentano in dovere di rispondere a precise e serie richieste (se c'e' qualche errore anche da parte mia spiegatelo)?
Francesco Antonioli
Francesco.antonioli@pec,it