Buongiorno, scrivo per conto della cognata di mio figlio, che ha subito una truffa in data 16.05.2020 e contabilizzata il 18.05.2020.Lei è attualmente intestataria di un conto corrente presso il vs istituto di credito da diversi anni.La cifra che le è stata sottratta è pari a € 2.700,00 ed il tutto è avvenuto tramite modalità di prelievo Cardless.Ciò è stato possibile poiché il padre, che era cointestatario del conto, è stato contattato direttamente da un soggetto che si è presentato come vs operatore e che gli comunicava di essere stato vittima di una truffa.La telefonata arrivava direttamente dal numero ufficiale di Intesa Sanpaolo e per questa ragione sono riusciti, dopo varie pressioni, ad estorcere il codice fiscale al padre con il quale hanno recuperato i dati di accesso.Sono poi riusciti a convincerlo a cliccare sui vari link che riceveva via SMS e che figuravano come inviati dal GRUPPO ISP gli stessi si accodavano a quelli ufficiali e realmente ricevuti tempo addietro dal vostro istituto.In questo modo i truffatori sono riusciti ad autorizzare 3 diversi prelievi con la suddetta modalità di cui elenco gli importi di seguito:- 250,00€- 450,00€- 2000,00€L'intestataria in data 22/05/2020 ha provveduto a contattare il vs servizio clienti per bloccare il conto e il giorno successivo ha sporto denuncia. Si è conseguentemente recata presso la filiale di Lainate (MI) per disconoscere i movimenti che le sono stati riaccreditati poco dopo.Purtroppo in data 27.08.2020 gli importi le sono stati riaddebitati dal vs istituto a seguito di opportune verifiche di cui non ha ricevuto alcun dettaglio e preavviso, arrivato solo 2 settimane più tardi via posta ordinaria. Crediamo che Intesa Sanpaolo, trattandosi di uno dei maggiori Istituti di credito italiani non abbia adeguatamente tutelato i suoi clienti, poiché a seguito della denuncia e segnalazione, ci sono stati molti altri casi di truffa simile se non con la stessa modalità.A questo proposito si sono susseguiti diversi avvisi sia sull'app mobile di Intesa che via mail, che avvertivano i correntisti di prestare attenzione a truffe di phishing e simili che si stavano verificando in quel periodo.Ciò dimostra che l'Istituto stesso è consapevole dell'esistenza di una falla presente nel sistema di sicurezza e per questo motivo siamo a richiedere nuovamente il rimborso della somma sottratta e per la quale l'intestataria ha già inviato reclamo che è stato rifiutato in data 21.09.2020 (prot. 5414/2020).Allego denuncia + reclamo e copia sms.