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Richiesta risarcimento danni

Risolto Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

C. O.

A: BMW

22/09/2019

Nel febbraio 2012 ho deciso di acquistare una BMW 118D (mod. E87), si trattava di un veicolo a km 0. Dopo l’acquisto ho sempre effettuato controlli e tagliandi presso la rete ufficiale BMW e, onestamente, non ho mai avuto particolari problemi fino al 2017. A marzo 2017 ho infatti cominciato ad avere problemi con la frizione, malgrado pensassi fosse un po’ presto per avere tale tipo di problemi in considerazione del fatto che la macchina aveva percorso solo 107,000 km. Ho portato la macchina al concessionario ufficiale BMW di Roma (BMW Roma – via Salaria, 1268 – 00138 Roma) dove mi hanno detto che andava sostituito anche il supporto del motore. Dal momento che per sostituire tale supporto bisognava tirare giù l’intero motore, mi è stato suggerito di sostituire anche la catena di distribuzione che in ogni caso avrebbe dovuto essere sostituita a breve termine. Pertanto ho fatto riparare trasmissione, catena distribuzione e supporti motore per la modica cifra di 2745,44 euro.A novembre dello stesso anno ho portato la macchina al medesimo concessionario per un tagliando ordinario. In fase di preventivazione mi comunicano che oltre a dover sostituire pasticche e dischi, avevano riscontrato una serie di ulteriori problemi (il più strano dei quali riguardava il cavo negativo della batteria), per un totale di 1484,00 euro.Ad aprile 2018 ho dovuto di nuovo portare la macchina al medesimo concessionario dal momento che si era accesa la spia del motore. La diagnosi è stata che la turbina non riceveva abbastanza aria e quindi dovevano procedere a pulire i condotti dell’aria, per una somma complessiva di 2337,81 euro (cifra fuori dal mondo considerando che non hanno dovuto sostituire nulla ma si trattava solo di mano d’opera).A giugno 2018 mentre guidavo la macchina sento un tonfo all’interno del cofano motore immediatamente si è accesa la spia della batteria. Ho pensato si fosse rotta la cinghia della trasmissione ma con mia grossa sorpresa ho notato che la puleggia della pompa dell’acqua si era “decapitata” cadendo nel vano motore per un danno di 642,68 euro. Sono rimasto veramente sconcertato nel vedere una puleggia strapparsi completamente dal suo alloggiamento, ciò soprattutto considerando che avevo effettuato regolari manutenzioni e che appena un anno prima avevano sostituito l’intera catena di distribuzione. Mi sembra molto strano che in fase di manutenzione e di rimontaggio non si siano accorti preventivamente che la puleggia era rovinata e andava sostituita, a meno che la rottura non sia dipesa da un montaggio difettoso.Purtroppo il calvario non è terminato, a gennaio 2019 sostituisco la batteria al modico (!!!!) prezzo di 460 euro, s intervento che rientra sì nell'attività di manutenzione straordinaria ma il cui costo mi èapparso eccessivo considerando la semplicità dello stesso. A luglio porto la macchina a fare il solito tagliando annuale e fortunatamente sembra tutto a posto.Sembrerebbe, devo dire, perché il 30 agosto 2019 si accende la spia del motore e la macchina non si riavvia più. Sono costretto per l’ennesima volta a chiamare un carro attrezzi per portare la macchina al solito concessionario BMW. Effettuata la diagnosi (al modico prezzo di 160 euro) la concessionaria mi segnala che la pompa ad alta pressione del carburante si è rotta provocando l’inserimento in circolo dello smeriglio di risulta, con conseguente rottura degli iniettori e di tutti i componenti del circuito di alimentazione. Morale per la sostituzione della pompa, degli iniettori, degli altri componenti interessati e la pulizia di tutto l’impianto mi presentano un preventivo di 6304,26 euro, salvo eventuale necessità di sostituzione anche del filtro anti particolato (altri 1300 euro). Un prezzo cioè pari al valore residuo del veicolo.La diagnosi è confermata da un altro meccanico che mi presenta un preventivo di 3545,02 euro, decisamente inferiore ma comunque sempre una cifra esorbitante. Ciò che mi lascia stupito è che il meccanico mi ha informato che si tratta di un difetto tipico di quel modello di macchina, o per un errore di progettazione o a causa di utilizzazione di un componente non idoneo. In entrambi i casi, trattandosi di una difettosità intrinseca e nota la Società se ne sarebbe dovuto far carico a titolo di garanzia e a proprie spese richiamando in officina i modelli interessati per sostituire o quantomeno controllare il livello di usura di tali componentistiche. Non potendo sostenere una spesa come quella richiesta dal concessionario BMW (peraltro suscettibile di aumento in caso di danneggiamento di altri componenti) sono stato costretto a rottamare il veicolo e ad acquistarne uno nuovo. Nonostante abbia grande considerazione per il marchio BMW (nel 2016 ho convinto mio padre ad acquistare la nuova serie 1) questa volta ho scelto un modello della concorrenza in quanto non posso rischiare che un’altra auto BMW cominci a cadere a pezzi non appena raggiunti i 100.000 km. come avvenuto per la mia autovettura. In tre anni infatti ho speso circa 8000 in riparazioni senza tener conto dell’ultimo preventivo. Considerato la valenza del marchio BMW, devo perciò ritenere che o qualcosa non andasse col modello in mio possesso o che le persone deputate alla manutenzione di tali veicoli a Roma non siano all’altezza di tale marchio.Ritengo pertanto, per le considerazioni esposte, che la BMW dovrebbe risarcirmi con una cifra pari almeno al vaolre residuo dell'autovettura pari a circa 6.300 Euro.Cordiali saluti.


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