Buongiorno, Il 21 marzo 2023 ho sottoscritto (sollecitata dalla consulente causa rischio, supposto dalla stessa, di perdere l'ottimo prezzo fattomi) un contratto con G.D.L. S.p.A. [d’ora in poi “Fornitore”] per la fornitura e posa in opera di due condizionatori scegliendo come metodo di pagamento un finanziamento. Tutto ciò è avvenuto a casa mia. A seguito di un confronto con la mia famiglia ho deciso di procedere alla rescissione del contratto. Da contratto, e per legge poiché contratto negoziato fuori dai locali commerciali trova applicazione l’art. 52 D.Lgs. n. 206 del 2005 (cd. Codice del consumo) così come modificato dal D.Lgs. n. 21 del 2014 pertanto, mi pare capire che per ripensarci ho un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione. Ho quindi deciso di mandare per raccomandata una disdetta [in data 25/03/2023] e di avvisare la società di finanziamento COMPASS [in data 23/04/2023] la quale ha confermato di procedere all’annullamento del finanziamento precedentemente attivato il giorno prima a seguito di una chiamata intimidatoria da parte del Fornitore. Scrivo il reclamo poiché gli step degli eventi si sono susseguiti in questo modo:- In data 21/03/2023 firmo il contratto- In data 22/03/2023 chiamo la consulente con cui ho firmato il contratto per comunicarle che intendo recedere dallo stesso con molta gentilezza la consulente mi comunica che non c’è nessun problema e che provvederà lei a chiamare Milano (o non so dove) per comunicare l’annullamento del contratto- In data 24/03/2023 la mattina ricevo una chiamata di una impiegata della società Fornitore che mi dice che non è più possibile recedere dal contratto e che in caso di rescissione sarei andata incontro a penali- In data 24/03/2023 il pomeriggio ricevo una chiamata da parte di COMPASS per confermare o meno l’attivazione del finanziamento. Intimidata dalla precedente conversazione avuta con la società Fornitore comunico di procedere con l’attivazione del finanziamento.- In data 25/03/2023 a seguito di un confronto con la mia famiglia mi convinco, a seguito degli atteggiamenti dapprima frettolosi della consulente per concludere il contratto ed intimidatori poi da parte dell’impiegata, di recedere definitivamente dal contratto procedendo nel seguente modo:o Ho chiamato COMPASS per comunicare di non procedere con l’attivazione del finanziamento e, con molta gentilezza e garbo, mi è stato confermato che il finanziamento è stato annullatoo Ho mandato una disdetta tramite raccomandata al Fornitore che riporta quanto segue:Con la presente il sottoscritto … notifica il recesso dal contratto di vendita dei seguenti beni: MODELLO MONO INVERTER- MOD. SKYRON 18.000 Btu- MOD. NOTOS 13.000 Btu,in merito all'ordine CONTRATTO n. 119167 sottoscritto in data 21/03/2023 effettuato attraverso il Vostro CONSULENTE *** *** (CELL ***).Contestualmente al recesso del contratto in oggetto l’installazione, prevista per il 28/04/2023 ore 9.30, dovrà essere annullata e la caparra confirmatoria corrisposta, dell’importo di € *** in contanti, restituita alla presente sulle seguenti coordinate IBAN IT******************Faccio presente che in data 25/03/2023 ho ricevuto la chiamata per la conferma della Data/ora dell’installazione la quale non è stata da me confermata.A seguito di quanto sopra descritto mi aspetto che il contratto venga risolto e la caparra restituita seguendo le indicazioni della lettera di disdetta inviata tramite raccomandata.Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c.