Buonasera,Nell’anno 2019 ho acquistato dalla società telefonica “Tre” il servizio “3cube XL”, con un piano tariffario internet di 80 giga al mese, illimitato durante la notte, il cui canone bimestrale ammontava a 26,89 €. Con la fusione societaria tra “Wind” e “Tre”, ho continuato a pagare lo stesso canone e ricevere le fatture di pagamento presso la mia residenza sino ai primi mesi del 2022. Successivamente non ho più ricevuto alcuna ricevuta cartacea di pagamento, comunque, poiché l’addebito avviene tramite carta di credito, ho avuto modo di verificare dagli SMS inviati dalla banca che il pagamento veniva effettuato mensilmente, corrispondente a 12,99 €, sino al mese di gennaio 2023 (All. 1). Nel mese di febbraio, con gran sorpresa e inopinatamente, il canone è aumentato a 14,99 € (All. 2). Poiché non avevo più convenienza a mantenere il servizio fornito da WindTre, in data 13/01/2023, alle ore 16:47, ho inviato una PEC al Servizio clienti chiedendo la risoluzione del contratto, considerando chiuso ogni rapporto alla data del 31 gennaio 2023 (All. 3 e 4). Tuttavia, in data 2 marzo la mia banca mi informava di un addebito da parte di WindTre per un importo di 14,99 €. Tanto premesso e in considerazione che alla mia PEC del 13 gennaio non c’è stato alcun riscontro o contestazione, bensì un silenzio acquiescente, chiedo la restituzione del canone indebitamente percepito relativo al mese di febbraio.