Spett.le Trenitalia, sono a contestare quanto affermato nella nota relativa all’oggetto della creazione di richiesta rimborso.Nella fattispecie riguardo alle verifiche effettuate con Busitalia Rail Service srl non vi è riportata alcuna evidenza riguardo alle affermazioni riguardo il corretto svolgimento delle corse NA504 e NA508, le vostre dichiarazioni non sono quindi sufficientemente supportate da dati riscontrabili.Ciò che, invece, è fattuale sono le numerose chiamate intercorse tra il sottoscritto e l’assistenza clienti, interamente registrate, nelle quali vi è la cronistoria dell’accaduto nello specifico ordine:- In una prima telefonata l’operatrice mi comunica in prima battuta che la corsa per la quale sto chiedendo informazioni non esiste o è stata soppressa Alla richiesta del codice del biglietto ed informata che è stato acquistato dall’applicazione Trenitalia, conferma che la corsa è esistente ma non ha ulteriori informazioni in merito. Mi informa che mi ricontatterà di lì a breve con ulteriori informazioni.-Dopo un’attesa di oltre 10 minuti e trascorso l’orario di passaggio della seconda tratta ricontatto Trenitalia al numero clienti dove un’atra operatrice prende in carico la segnalazione e cerca di contattare la Centrale Operativa di Napoli per chiedere delucidazioni. Dopo un’attesa in linea di diversi minuti mi viene comunicato che telefonicamente la Centrale Operativa non da risposta alcuna e che è stata contattata via E-mail ed è in attesa di risposta. Chiedo quindi di verificare la correttezza della fermata che viene riportata da app e presso il suo terminale come “Bv-FS”.Faccio notare come la dicitura “Bv-FS” possa essere piuttosto fuorviante, essendo facilmente equivocabile, ma la informo che sto camminando tra la stazione FS di Lanzara-Fimiani ed il più vicino bivio (situato a diversi metri di distanza, poiché la stazione FS non si trova su un bivio, ma su una strada diritta) non notando alcun passaggio di treni o autobus sostitutivi. Incapace di darmi ulteriori informazioni ed in attesa di una risposta dalla centrale operativa mi informa che chiuderà la chiamata e verrò ricontattato non appena avrà avuto delucidazioni in merito alla corsa, cercando di contattare gli autisti.- Dopo ulteriori 15-20 minuti di attesa ricontatto il numero dell’assistenza clienti Trenitalia dove una terza operatrice, spiegatale l’accaduto, ancora non mi sa dare ulteriori informazioni, mi conferma di trovarmi nel posto giusto indicato come fermata dell’autobus sostitutivo, le chiedo quindi di darmi un metodo alternativo per raggiungere la mia destinazione di Napoli Centrale.L’operatrice non riesce ad ottenere ulteriori informazioni e mi comunica che la stazione più vicina è quella di Nocera Inferiore, a più di 45 minuti di camminata. Le chiedo quindi se, in assenza di alternative e comprovato il disservizio, posso contattare una società di Taxi e addebitare la corsa a Trenitalia, vista la totale assenza di informazioni e comunicazioni riguardo alla tratta da me acquistata. L’operatrice mi invita a proseguire con questa metodologia essendo purtroppo incapace di aiutarmi ulteriormente ed invita a contattare successivamente con un reclamo Trenitalia, chiedendone il rimborso ed il risarcimento delle spese sostenute.- Contattata l’agenzia di Taxi di Salerno (l’unica disposta ad effettuare la corsa) contatto nuovamente l’assistenza clienti Trenitalia, confermando che la corsa la effettuerò via taxi, per la quale chiederò successivamente il rimborso delle spese a Trenitalia.A questo proposito chiedo cortesemente all’operatrice di inviarmi via E-mail un estratto di questa e di tutte le precedenti telefonate. Mi viene però risposto che non può condividere tali informazioni, ma che tutta la cronistoria è presente dal suo terminale, dalla prima all’ultima chiamata, riportanti i vari oggetti e come in ultimo “Il cliente richiede un taxi”, afferma inoltre che ogni telefonata rimane in archivio e collegata al mio numero di CartaFreccia (135479096), essendo cliente Trenitalia.In contestazione, quindi, alle dichiarazioni da voi rilasciate, firmate a nome “Il direttore” (non riportante nemmeno l’identità del dichiarante) mi vedo costretto a rinnovare la richiesta di risarcimento danni, per l’ammontare di 143,40 Euro, già precedentemente giustificati, riservandomi che nell’eventualità questa non pervenisse entro 30 (TRENTA) GIORNI EFFETTIVI, nel metodo di pagamento originale al momento dell’acquisto, mi vedrò costretto a procedere per vie legali, informandone Altroconsumo, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e conseguentemente innalzando l’ammontare del risarcimento, tenendo in considerazione le spese legali, il tasso di interesse di mora e l’ulteriore danno subito.Confidando in un celere riscontro e fiducioso di poter concludere al più presto il reclamo porgo distinti saluti.Alessandro Della Casa, Div. Uff. Legale G.