Buongiorno, volevo raccontare quanto è accaduto lo scorso dicembre nello spedire un pacco a un ufficio delle Poste Italiane.
La spedizione doveva essere: assicurata, pagamento in contrassegno, ritiro del pacco all’ufficio postale ricevente, ovvero, in “Fermo Posta”.
Premesso che è stato semplice indicare sulla lettera di vettura l’importo del contrassegno e del valore assicurato, spuntando inoltre le due caselline predisposte, ma non è scritto come indicare il “Fermo Posta” sulla lettera di vettura, non esiste alcun riferimento sul prestampato.
Ho chiesto quindi all’impiegata allo sportello, la quale con mio stupore, rispondeva che lei non sapeva come spedire un pacco in Fermo Posta e quindi ha chiesto delucidazioni alla collega dello sportello accanto.
Secondo le nuove indicazioni bastava semplicemente inserire nel box dell’indirizzo del destinatario, la scritta: “C/O l’ufficio postale di… “ e così ho fatto.
Peccato che tale indicazione si è rivelata sbagliata e l’ufficio postale di destinazione ha rispedito il pacco al mittente.
Ho chiamato per avere informazioni sul rifiuto della spedizione, il numero verde delle PT, che mi ha risposto che la lettera di vettura era stata compilata errata in quanto non era stato scritto “Fermo Posta” ma “C/O”..
Mi sono quindi recato all’ufficio postale a reclamare, e l’impiegata di turno scusandosi per l’accaduto, mi ha consigliato di fare un reclamo scritto a Poste Italiane compilando un modulo prestampato, il ticket PT conseguente è il n. 8011617526.
Il reclamo però è stato rifiutato sempre per lo stesso motivo: la lettera di vettura non riportava la dicitura “Fermo Posta”.
Detto questo, ritengo che non può essere il cliente a pagare per un errore generato dall’ignoranza dei dipendenti PT in materia, ma soprattutto, da una lettera di vettura fuorviante, in cui mancano totalmente indicazioni sul Fermo Posta, lasciando così solo all’esperienza dell’impiegata di turno di fornire indicazioni, più o meno esatte, al cliente, una gestione alquanto approssimativa..
Reputo quindi responsabile della fallita spedizione, le Poste Italiane, e chiedo che mi venga restituito almeno l’importo di 13,48 euro, tralasciando che ho dovuto spendere altre 21,90 euro per provare a far arrivare il pacco prima di Natale.. infine, un consiglio per Poste Italiane: modificare la lettera di vettura aggiungendo una casellina con la dicitura FERMO POSTA, aiuterebbe sia il cliente, che l’addetto alle spedizioni, a sbagliare meno..
Massimo Tosti