Cara Telecom Italia SpA,
invece di far diventare matte le persone (ho trascorso 2 mesi con pec e comunicazioni per venire a capo di questa vicenda) non sarebbe il caso di prevedere una variazione dati online o in negozio per il mobile? Che non significa subentro di altra persona ma semplicemente un cambio anche solo di numero civico dell'abitazione se uno cambia casa.
Non è uno spostamento di utenza come per il fisso presso un altro punto di attacco, ma semplicemente una residenza differente della medesima persona intestataria.
La signora in questione ha variato le ultime quattro cifre del suo CF (imposto per obbligo normativo nazionale) e volevate farle pagare 15 euro per variare i dati in negozio. Se questo non è un approffitarsi della povera gente ditemi voi cos'è. Mi auguro che questo esempio porti Telecom a rivedere il sistema rigido che viene adoperato.
Sono vostra cliente dal 1986 con fisso, ora pure con un mobile di mio marito. Dato che i costi sono insostenibili per un telefono fisso su cui faccio e ricevo forse meno di 10 telefonate al mese (ovviamente il problema non riguarda solo Telecom) e dato che ho dovuto sudare sette camicie per risolvere un piccolo problema diventato insormontabile, molto probabilmente mi tocca cambiare fornitore, anche perché premiate i nuovi utenti con superofferte, ma chi è con voi da 40 anni viene punito con gli aumenti. Ribadisco, non è solo Telecom che applica questi metodi ma tanti altri. Sono ex cliente Vodafone con cui ho speso (con 3 telefoni mobili in casa) delle belle cifrone.
Con tanti saluti e dispiacere per i vostri dipendenti che ci rimettono con la perdita di clienti.