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Consegna danneggiata e ritardo inaccettabile
In data 11/11/2023 ho acquistato, presso il negozio di Mondo Convenienza a Pisa, una cucina stella da 270cm (con lavastoviglie, forno e piano cottura inclusi), aggiungendo una colonna-frigo 60x60, un frigo ad incasso da 209lt e una colonna da 30x60. Per confermare tale ordine ho versato una caparra di 427,74€, a fronte di un costo totale di 2.142,74€, inclusivo di servizio di consegna e di montaggio (costato 292,44€). In data 14/12/2023, giorno fissato per la consegna ed il montaggio, gli addetti sopraggiunti mi riferiscono che l’anta della lavastoviglie e la colonna-frigo si sono ammaccate durante il trasporto e che non possono procedere al montaggio, nemmeno parziale, della cucina in quanto la colonna-frigo risulta essenziale per disporre in linea gli altri scaffali. Nonostante ciò, le altre parti e gli elettrodomestici vengono lasciati nel mio soggiorno ancora imballati, senza verificarne l’eventuale integrità. Inoltre, benché la cucina non fosse stata minimamente allestita, mi è stato richiesto di saldare la parte rimanente, pari a 1.715€. Immaginando la buona fede dell’azienda e dei suoi dipendenti, che mi hanno promesso di rimediare in tempi brevi al problema da loro creato, ho deciso di pagare comunque quanto dovuto, ad esclusione dei pezzi danneggiati, per un totale di 1.491€. In data 18/12/2023 ho chiamato il servizio clienti e mi è stato riferito che la colonna-frigo sarebbe arrivata in magazzino entro la fine di dicembre, mentre per l’anta entro il 6/1/2024. Le settimane successive, mi viene riferito di un ritardo del fornitore nella consegna della colonna-frigo, assicurandomi il suo arrivo nel magazzino il 15/01/2024. In tale data, il servizio clienti mi riferisce la mancata consegna da parte del fornitore e, per questo motivo, procede a ripetere nuovamente lo stesso ordine. In data 23/01/2024, a causa di questa situazione surreale, ho deciso di inviare, tramite il mio avvocato, una lettera di sollecito, richiedendo l’applicazione dell’art. 3 lettera b) delle condizioni contrattuali che prevede uno sconto del 10% su ritardi superiori a 30 giorni ed esigendone l’applicazione sull’intero costo della cucina in quanto, sebbene parzialmente consegnata, comunque non allestita e non utilizzabile. In data 25/01/2024, mi viene riferito che lo sconto previsto dall’art. 3 lettera b) delle condizioni contrattuali non può essere concesso in ragione del fatto che l’ordine risulta consegnato, seppur inutilizzabile a causa del mancato adempimento dell’obbligazione del montaggio. Inoltre, mi viene inizialmente offerta la sola consegna dell’anta della lavastoviglie, offerta poi ritirata a causa dell’assenza della colonna-frigo, senza la quale, secondo gli addetti al montaggio, l’allestimento dell’intera cucina non può avvenire. Successivamente vengo informato che l’arrivo in magazzino di tale essenziale pezzo sarebbe avvenuto con certezza il 29/01/2024. In tale data, mi viene stato fissato l’appuntamento per la consegna e il montaggio dell’intera cucina (che, come più volte specificato al servizio clienti, non era avvenuto) in data 6/2/2023. In data 1/02/2024 il mio avvocato procede all’invio di una lettera per contestare l’illegittimità del rifiuto alla concessione dello sconto del 10% previsto dalle condizioni contrattuali. Al percepimento di questa, vengo per l’ennesima volta contattato e mi viene offerto uno sconto di soli 100€ sulla parte ancora da saldare, da me accettato pur riservandomi di contestare il pagamento nel caso fossero sopravvenuti ulteriori problemi durante il montaggio. In data 6/02/2024, esattamente 54 giorni dopo la prima consegna prevista, mi viene presentata una colonna-frigo “nuovamente” danneggiata, facendomi sospettare che fosse lo stesso scaffale già rovinato in precedenza, come potrebbe confermare un’etichetta che mi viene suggerito essere apposta sui pezzi che rientrano in magazzino in quanto rovinati o non idonei al montaggio. Inoltre, gli addetti al montaggio rimangono notevolmente sorpresi dal fatto che il montaggio del resto della cucina non fosse avvenuto anche in assenza della colonna-frigo. Quindi, nonostante non fosse nei loro programmi in quanto mal informati, i due addetti procedono gentilmente al montaggio dei pensili e degli scaffali già precedentemente consegnati in data 14/12/2023, cercando di rendere la cucina comunque utilizzabile. Durante il montaggio, però, viene alla luce che il piano cucina (c.d. top) non risulta idoneo in quanto di direzione inversa rispetto al progetto contenuto nella proposta d’acquisto. Di conseguenza, oltre a sostituire la colonna frigo è ora necessario sostituire anche il piano cucina, allungando irrimediabilmente i tempi e rendendo questa situazione ancor più insopportabile. Ritengo questo comportamento inappropriato e profondamente scorretto, in quanto a quasi 3 mesi dall’acquisto e non mi è ancora possibile disporre di una cucina completa e utilizzabile, obbligandomi ad arrangiarmi per riuscire ad andare avanti. Al profondo sconforto, dovuto al fatto che io sto pagando un affitto di locazione per un immobile non completamente vivibile a causa di problemi a me non riconducibili, si aggiunge la rabbia dovuta al senso di impotenza e alla mancanza di risposte chiare e trasparenti. Chiedo che venga immediatamente trovata una soluzione a questa situazione.
MANCATO INVIO FATTURE DI ACQUISTO
Nell'anno 2020 il sottoscritto ha effettuato una serie di ordini e relativi bonifici per l'acquisto di arredamento della Società Iris mobili Srl. Successivamente alla percezione di acconti e saldi e relative consegne la Società non ha fatto pervenire al sottoscritto le fatture di vendita con corrispondente descrizione dei beni acquistati come da relativi ordini. Le medesime sono a me necessarie che ho i relativi ordini impegnativi di acquisto, bonifici in acconto e a saldo per richieste urgenti dell'amministrazione finanziaria. Chiedo al Vostro Ufficio di poter supportare la consegna delle fatture a me intestate nell'anno 2020 per acquisti effettuati con la Società Iris mobili Srl.
Poblema installazione cucina e soggiorno
Il giorno 30/11/2023 ci sono stati consegnati cucina e soggiorno. Alla consegna non è stata montata l'anta della lavastoviglie in quanto, a detta dei vostri incaricati, rovinata. La colonna frigo presentava ante imbarca e mal assemblate, il frigorifero è stato pertanto solo posizionato e non collegato alle ante. Anche in questo i vostri addetti hanno segnalato la necessità di sostituzione. Così come i due estraibili (pensile e base), anche questi difettati in quanto in chiusura chiudono sempre male allineati o sbattendo contro le ante poste di lato. L'intera fila di pensili è stata montata male, con un dislivello dal primo all'ultimo di oltre 1.5cm, ante disallineate tra loro anche di oltre 0.5cm, alcune in apertura sfregano su quelle adiacenti. Cornice superiore non installata in quanto troppo lunga e tamponamento laterale non installato in quanto di misura errata, il vostro geometra che si è occupato dei rilievi non ha considerato lo spessore delle piastrelle. Il tavolo del soggiorno è stato montato malissimo, sono state rovinate le bussole in cui si avvitano le gambe, pertanto se non si fa attenzione, il tavolo si piega di lato ribaltandosi a terra (accaduta sui nostri piedi e della bambina). I mobili del soggiorno, presentano graffi sia sulle cornici di alluminio che il piano porta tv. La mensola superiore è imbarcata e montata male, rimanendo inclinata verso il basso, cosicchè quanto appoggiato sopra rischia di scivolare a terra. Il mobile sospeso a lato della mensola, sono stati fatti dei fori per la cerniera, dove non servivano, pertanto è rovinato. Tutti, ma tutti, i mobili del soggiorno sono stati montati con le maniglie completamente storte. In seguito a mia segnalazione, seguente a quanto già indicatovi dai vostri addetti, vengo ricontattato da parte vostra e mi viene assicurato un intervento eseguito da una "squadra esperta" per sistemare la cucina, dicendomi che andranno smontati tutti i pensili, pertanto andrà fatta trovare vuota, per essere rimontati e allineati correttamente. Dopo settimane di attesa, dove non arrivava il tavolo, o la colonna frigo, o quant'altro, in data 30/01/2023 viene organizzato questo intervento. Le persone che si sono presentate, senza esagerare maleducate al limite, si sono rifiutate di eseguire lo smontaggio dei pensili, in quanto a detta loro non volevano assumersi alcuna responsabilità. Si sono rifiutati di sostituire la colonna frigo, in quanto nuova e secondo loro non era necessario sostituirla, e così anche il tavolo, "è nuovo perchè lo vuoi sostituire?" mi ha chiesto spavaldamente. A quel punto la vostra squadra esperta è stata accompagnata alla porta. E' una vergona. Siamo in condizioni di accampati in casa, abbiamo svuotato l'intera cucina per consentire agli addetti di operare come ci era stato richiesto, ho perso un giorno di lavoro, per nulla.
prodotto maleodorante
Spett. Mondo Convenienza, In data 10/12/23, ho acquistato presso il Vostro negozio di Settimo Torinese una Piantana Dafne versando una caparra confirmatoria di euro 25 , per poi, in data 05/01/24 pagare i restanti 95 euro per il ritiro della stessa. La piantana, al suo ritiro, presentava un forte odore di plastica e per questo motivo Vi ho contattato lamentando il problema da me riscontrato . Successivamente alla mia rimostranza , Vi siete preoccupati di sostituirmi la piantana con un'altra identica che ahimè presentava le stesse problematiche( forte odore di plastica ). Mi preme precisare ,che nonostante abbia lasciato la piantana in balcone con la speranza che questo odore svanisse , a distanza di giorni , la puzza di plastica è ancora ben presente. Chiedo quindi, la risoluzione del contratto con la restituzione del prezzo da me pagato perché il prodotto non è conforme . Cordiali Saluti
Danni durante il montaggio
Spettabile Mondo Convenienza, A seguito di una consegna e montaggio in data 23/01, i montatori hanno graffiato e danneggiato il parquet nonostante sia stato espressamente chiesto di utilizzare le adeguate accortezze (tramite telefonata prima dell'appuntamento). NON ho firmato il foglio di avvenuta consegna e corretto montaggio per ovvi motivi e ho aperto un sinistro per il quale sono stato contattato in data odierna. L'operatore ha negato la responsabilità dei montatori con la motivazione "i montatori non confermano l'avvenuto danno" nonostante gli sia stato fatto notare il giorno stesso e, ripeto, il foglio di consegna e montaggio non è stato firmato. L'operatore ha inoltre contestato che il danno non sia stato segnalato sul momento a mondo convenienza (come se io non abbia altre problematiche e impegni nella vita e come se non bastasse il fatto che sia stato contestato sul momento ai montatori stessi e le evidenze fotografiche prese). L'operatore con cui ho parlato risponde al nome di Roberto e la telefonata è avvenuta alle ore 15:40 del 29/01. Chiedo di avere un riscontro per evitare di passare a vie legali. Cordialmente, Lorenzo Carletti
reclamo montaggio cucina
Spett. Mondoconvenienza In data 05/06/2023 ho acquistato presso il Vostro negozio di Lissone una cucina cod FB0HSAHS7 e una lavatrice da incasso cod TKIX1YBL9 pagando contestualmente l’importo di 7122,46 euro circa per la cucina e 426,26 per la lavatrice Ad oggi 29/01/2024 dopo 8 mesi la cucina presenta pezzi mancanti quali anta frigorifero assente e anta caldaia rovinata in quanto mi avevate detto che erano arrivati difettati dal magazzino e che sarete venuti a montarli e sostituirli. E' stata montata quindi parzialmente e la lavatrice risulta ancora appoggiata a terra e da incassare. I trasportatori vi avevano comunque segnalato il tutto. Come da regolamento letto nel ipotesi di ritardo è previsto uno sconto del 10% art 3 n°2 In mancanza di un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, non esiterò ad adire le vie legali a tutela dei miei diritti.
Divano letto danneggiato e diritto di recesso
In data 11 dicembre 2023 mi veniva consegnato un divano letto (acquistato via internet) relativamente al quale gli operai addetti al montaggio riscontravano già nel corso dei lavori un visibile danneggiamento. Provvedevano essi stessi a fare immediata segnalazione all’assistenza, con la promessa che Mondo Convenienza avrebbe provveduto, in breve tempo, alla consegna e montaggio del pezzo danneggiato. Oltre a quanto riscontrato nell’immediatezza, facendone uso anche come divano, la notte stessa mi accorgevo che era disallineato (pendeva da un lato) e il giorno successivo, in piena luce, che era di colore differente da quello ordinato. Il seguente giorno 13 provvedevo quindi a contattare, per via telematica, l’assistenza, rappresentando quanto sopra. L’operatore mi assicurava che sarei stato contattato entro le 48h per la gestione (segnalavo, sul punto, che, in realtà, le 48 ore erano già trascorse e non avevo ricevuto alcun contatto). Nei giorni successivi, in assenza di riscontro, contattavo nuovamente l’assistenza, segnalando che, essendo imminente la scadenza del termine di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso, in mancanza di una tempestiva risoluzione del problema, avrei proceduto in questo senso. Nel silenzio di Mondo Convenienza, inviavo, con pec, l’istanza di recesso. Venivo, quindi, contattato telefonicamente e, con mio grande stupore, apprendevo che, secondo Mondo Convenienza, non avrei potuto esercitare il recesso, in quanto il prodotto acquistato sarebbe stato considerato "gestito su ordinazione". Di seguito, riporto il contenuto della pec da me inviata il 22 dicembre u.s. in risposta a quanto appreso telefonicamente: “Facendo seguito alla mail sotto riportata e avendo ricevuto nel frattempo una telefonata da un vostro operatore che ha asserito l'impossibilità di far valere il diritto di recesso, in quanto il divano sarebbe stato "gestito su ordinazione", intendo precisare, in estrema sintesi, quanto segue: - il "Codice del consumo" prevede che qualora l'acquisto sia stato effettuato online o attraverso altri canali come telefono, corrispondenza o venditori porta a porta, si dispone di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso, peraltro senza bisogno di fornire spiegazioni; - nel caso in argomento, vi è più di una spiegazione sottesa all'esercizio di tale diritto: divano danneggiato, disallineato in più parti (il che lo rende inidoneo e dannoso al suo utilizzo sia come divano, ma soprattutto come letto) e di colore diverso da quello mostrato sul canale telematico; - l'aver apposto sull'ordine la dicitura "gestito su ordinazione" genera l'illusione di equiparare il prodotto acquistato ad uno fornito "su misura", situazione assolutamente non conforme alla realtà dei fatti, in quanto il prodotto acquistato è un pezzo standard, tuttora pubblicizzato via internet, e sembrerebbe solo un escamotage per aggirare le disposizioni sull'esercizio del diritto di recesso che intendono tutelare proprio chi, come nel caso di specie, non si è recato presso un punto vendita ed ha preso diretta visione del pezzo acquistato. Tutto ciò brevemente premesso e avendo solo l'interesse a disporre tempestivamente di un divano letto confortevole, sono a proporre la seguente soluzione: - accettazione del reso, con contestuale acquisto del divano "Raffaello Big Divano letto angolare con penisola a sinistra Tessuto romeo fumo cm. 282 x 242 x 96" che da sito internet risulta in "DISPONIBILITA' IMMEDIATA"; -contestuale ritiro del vecchio e consegna e montaggio del nuovo; -pagamento, da parte mia, dell'eventuale differenza di prezzo. In conformità all'art. 128 e seguenti del D.L.vo n. 206/2005 “Codice del Consumo”, ribadisco che il prodotto non risulta conforme al contratto: l'articolo si dimostra, infatti, inidoneo all'uso per il quale è destinato e/o non rispecchia la descrizione indicata nella vostra offerta pubblicitaria e non presenta le qualità promesse e mostrate. In assenza di una vostra pronta risposta, ma confidando nell'accoglimento della soluzione prospettata, mi riservo il diritto di chiedere la risoluzione del contratto o una riduzione del prezzo, e di perseguire ogni ulteriore diritto, incluso il risarcimento del danno.” Venivo, quindi, contattato nuovamente da un operatore che riaffermava la tesi di Mondo Convenienza, al che gli rappresentavo che, a mio parere, la tesi sostenuta configurava una pratica commerciale scorretta. Solo ieri, 24 gennaio, sono stato contattato da un tecnico che mi ha proposto di “visionare” il prodotto acquistato il 9 febbraio p.v., cioè a distanza di due mesi dalla consegna. Ciò posto, mi chiedo se, una volta visionato, sarà posto riparo al danneggiamento e al disallineamento. In caso positivo rimarrà il fatto di disporre di un prodotto di un colore diverso da quello scelto e, in ogni caso, la sussistenza di pratiche commerciali a mio parere scorrette, che impediscono di esercitare un diritto di recesso legislativamente previsto per gli acquisti online.
Materasso errato
Il 22 novembre 2023, presso il punto vendita di Roma Casilina, concludo l’ordine IR3BM3340, formalizzato dal contestuale acconto con carta di credito di €651,48: la consegna è prevista per gennaio previo versamento del saldo (avvenuto a mezzo bonifico il 5 dicembre 2023) di €2.100 e, come da accordi, il 10 gennaio 2024 la cameretta viene montata eccetto un elemento: gli addetti al montaggio incaricati da Mondo Convenienza lasciano infatti il materasso del “terzo letto” arrotolato sottovuoto nell’imballo di plastica, così provvederò io a sistemarlo nell’alloggio dedicato, posto dentro il cassetto sotto i due letti principali. Fin da subito però mi rendo conto di un’anomalia: il materasso è troppo lungo e dunque i bordi sporgono leggermente da entrambi i lati (foto allegate). Come da condizioni contrattuali, segnalo immediatamente il problema al servizio clienti; viene aperta la pratica di assistenza n. 8333477 e, dopo qualche giorno, vengo contattato telefonicamente (operatrice Ivana) e invitato a recarmi presso il punto vendita. Essendo impossibilitato a farlo nei giorni immediatamente successivi, contatto nuovamente l’assistenza per provare a instaurare un contatto diretto col punto vendita; “impossibile”, mi viene risposto ma, a distanza di poche ore, l’operatrice Ivana mi richiama informandomi che chiuderà la pratica di assistenza e ribadendo che la sola opzione è recarsi personalmente a Roma Casilina, cosa che farò la mattina di sabato 27 gennaio. Alle 10 circa entro in negozio, spiego la situazione alle addette alla reception che in un primo momento mi spiegano (manco a dirlo…) che non dovevo andare da loro ma risolvere con l’assistenza online e, solo dopo mia insistenza, mi fanno parlare con una venditrice (Renata T), che da subito intuisce la natura del problema e quindi si confronta con il manager Alessandro M. Dopo qualche minuto torna e mi riferisce che è stato constatato l’errore di vendita (come da relazione allegata): il materasso è effettivamente troppo lungo e così, secondo le indicazioni del manager, mi propone il reso a mio carico oppure il cambio del materasso con un altro idoneo, per il quale avrei però dovuto pagare una differenza di circa 100€. Ora, faccio già fatica a capire come un rivenditore, tanto più a fronte di un suo errore conclamato, possa pensare di aggiungere disagio ad altro disagio a un consumatore che poche settimane prima ha finalizzato un ordine dal valore superiore a 3.200€ (al lordo dello sconto Black Friday), senza nemmeno proporgli una sostituzione alla pari dell’articolo; ma l’opzione del reso a carico dell’acquirente ha davvero del grottesco. Sono quindi costretto nuovamente a insistere, elemosinando un trattamento più decoroso, e così mi viene proposta una compensazione pari al 20% del prezzo del materasso (parliamo di 11,80€…) qualora avessi deciso di tenerlo. Mio malgrado, accetto l’ultima “soluzione” e, in accordo con Renata T, entro il pomeriggio avrei formalizzato la mia decisione via mail; nella mail di riscontro di Mondo Convenienza leggo però sconcertato che la compensazione non sarebbe stata monetaria ma un buono sconto da spendere entro un anno! Una vergogna assoluta. È per tutto quanto descritto che, constatato il modus operandi di un interlocutore del tutto irragionevole nonostante la mia buona volontà e pazienza manifestate fin dal primo momento, sono a chiedere quanto mi spetta di diritto: il reso a carico del venditore per aver inviato un articolo errato e rimborso totale a mio favore.
DIVANO ROTTO
Buongiorno, ho acquistato presso il Vs. punto vendita di Lissone un divano mod. nuvola buono commissione FI41A7700 con caparra di euro 210,60. Alla consegna in data 23/01/24 mi accorgo della rottura della barra di legno che collega il letto estraibile. Chiedo agli addetti alla consegna la possibilità di sostituire solo la barra, ma dicono che non è possibile: o accetto uno sconto di 100 euro e lo riparano con delle squadrette, oppure erano obbligati a riportare indietro tutto il divano. Al mio rifiuto, hanno ricaricato il tutto (doppia fatica per loro e mi dispiace) ed ora sono in attesa della consegna di un nuovo divano. Il problema è che adesso sono senza divano letto perchè due giorni prima della consegna avevo buttato quello vecchio, tramite la ditta Differenziamoci (da voi sponsorizzata) pagando 122,00 euro. Nei giorni successivi ho telefonato all'assistenza clienti 0691515 per avere informazioni sulla nuova consegna con tre risposte diverse a seconda dell'operatore: il primo non posso darle nessuna certezza su i tempi, il secondo a magazzino non sono disponibili altri divani per cui ci vorranno due o tre settimane, il terzo non si preoccupi fine settimana massimo inizi della prossima dovrebbe arrivare. Mi chiedo: ma quando è possibile sostituire un pezzo difettoso, qual convenienza ha l'azienda a portare indietro tutto il divano, lasciando il cliente in difficoltà ? E poi non è possibile verificare la diponibilità presso altri magazzini, e non solo quello di Gorgonzola, in modo da dare tempi certi per la consegna? Allo stato attuale ho perso una giornata di lavoro, sono senza divano letto e non so' quando mi consegneranno quello nuovo... Avevo letto tante recensioni negative, ma non pensavo che si riuscisse ad avere problemi anche per un divano. Resto in attesa di un vs. sollecito riscontro. Grazie
doppio pagamento per errore dell'operatore pos
In data 29 dicembre 2023 mi vengono consegnati mobili per un totale di euro 425 con pagamento via POS. L'operatore compie due volte l'operazione poichè non risulta in linea l'apparecchio e l'operazione sembra non essere andata a buon fine, ma ad un successivo controllo bancario risulta un doppio pagamento a distanza di pochi minuti. Chiedo immediatamente lo storno, prima via telefono e poi via mail. Mi assicurano che verrà fatto dopo i controlli. Invio la foto del doppio pagamento, richiamo e riscrivo, ma dopo un mese non mi viene ancora restituita la somma. Chi risponde al telefono è sempre una persona differente, come uscire da questa situazione? Non penso sia normale tenere soldi altrui per un mese quando lo sbaglio è di un dipendente dell'azienda.
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