Bacheca dei reclami
Reclama Facile si propone di instaurare un utile dialogo tra imprese e consumatori per risolvere questi problemi in via amichevole, favorendo il raggiungimento di un accordo condiviso.
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Sono stato vittima di phishing sul mio conto online Postepay.
Il 14/01 2017 (ore 8:48) ricevo una e-mail (da posteitaliane@spa.it - con intestazione grafica originale Poste Italiane ) con richiesta di conferma dei miei dati personali. Normalmente l'avrei ignorata ma un link mi portava ad un sito del tutto simile a quello delle Poste Italiane e, siccome alcuni giorni prima non ero riuscito ad effettuare un acquisto online con la mia carta Postepay, pensai per un attimo (ahimè) che la richiesta fosse legittima ed inviai i miei dati. Ricevetti subito un SMS di 'conferma aggiornamento dati' da mittente telefonico POSTEinfo. Ciò nonostante, ebbi presto un ripensamento (nel giro di mezz'ora) e decisi di bloccare la carta. Provai quindi di contattare - ripetutamente e per svariate ore - il servizio 'blocco carte' delle Poste Italiane - ma senza esito, allorché LA LINEA CADEVA IN CONTINUAZIONE (durante l'attesa musicale della risposta di un operatore). Quando finalmente, intorno alle 19:00, mi rispose un operatore, era troppo tardi: ignoti avevano effettuato due prelievi (per un totale di 2150 euro) dal mio conto Postepay. Mi recai quindi all'ufficio postale di Frascati e presentai reclamo scritto - e deposi denuncia al commissariato di Polizia. Il 09/02, ricevo dalle Poste Italiane una lettera (con N° Prot. PB2017013997) la quale, in breve, respinge la mia richiesta di rimborso in quanto, a dir loro: ...dai riscontri sulle evidenze elettroniche in nostro possesso ed a valle degli approfondimenti effettuati, è emersa la legittimità delle stesse transazioni. Incredibilmente, NESSUN dettaglio quanto all'identità dei prelevanti viene indicato - né come è stata determinata, dalle Poste Italiane, la presunta legittimità degli stessi. Sono, naturalmente, profondamente indignato dalla risposta negativa delle Poste Italiane - e richiedo cortesemente la vostra assistenza legale. Cordiali saluti.Simon Hytten
Ennesimo Errore/Problema sul sito poste.it
Questa mattina avevo necessità, COME TANTE ALTRE VOLTE, di fare due operazioni sul Vostro sito poste.it. Dopo mezz'ora e dopo l'ennesimo ERRORE (ho registarto tutti i numerosi errori: dal 500 al 404, ecc...) ho abbandonato la possibilità di operare seriamente sul Vostro sito, sono riuscito a fare SOLO UNA delle due operazioni e VORREI capire perché devo sempre sentirmi vessato dal Vostro superficiale e troppo spesso inconcludente modo di fare!!?? Attendo risposta seria e responsabile... anche rimborso ma non siete abbastanza professionali!!! :-(((
Mancato recapito riviste in abbonamento
Da gennaio 2017 non ricevo più la rivista in abbonamento Gardens Illustrated dall'Inghilterra. Precedentemente la consegna è sempre stata puntuale (da due anni a questa parte). La casa editrice da me contattata non solo ha confermato l'invio corretto ma mi ha rispedito i numeri non arrivati, che tuttavia a loro volta non mi sono mai stati recapitati. Al momento sono falliti 3 invii.Ho aperto un reclamo con Poste Italiane e sto attendendo una risposta.I ripetuti mancati recapiti (compresi i numeri reinviati in seguito a mia segnalazione) mi fanno pensare che vi sia un problema sistematico e mi fanno temere la perdita della rivista.
Raccomandata non recapitata
Aspettavo con impazienza, visto che partirò a breve, la Raccomandata Numero: 056167254818 da American Express in quanto attendo la mia carta di credito. Non arriva e allora contatto telefonicamente American Express e vengo a sapere che la raccomandata è stata spedita il giorno 30.01.17 e giace alla Posta Centrale di Napoli in quanto non hanno trovato nessuno in casa:1. Ho una madre invalida che da più di 6 anni non esce di casa e c'è sempre qualcuno accanto a lei ed è impossibile che non abbiano trovato nessuno2. Nessuno ha lasciato nessun avviso. Se non avessi contattato American Express non avrei saputo nulla in merito.Poste Italiane deve solo vergognarsi in quanto assume persone non degne del proprio stipendio!Ora mi ritrovo a dover partire e senza carta di credito!
CHIUSURA CONTO INTESTATO A PADRE DEFUNTO
Sono alcuni mesi che cerco di venire a capo di una situazione ai limiti del surreale. Mio padre muore il 5 novembre 2016, ha solo un conto corrente banconota click, un bancomat, la macchinetta per fare le operazioni on line, due rid e niente altro. Si rende necessario chiudere il conto. Guardo on line la procedura da seguire, compilo una autocertificazione, consentita dalla Legge, nella quale, sotto la mia responsabilità penale comunico il decesso di mio padre, chi sono gli eredi e chiedo la chiusura del conto. Mi reco alle Poste, ufficio Pistoia centro. Mi guardano come se venissi da un altro pianete, mi fanno parlare con la direttrice dell’ufficio postale di Pistoia Centro in Via Roma, la signora Michela, la quale mi informa che questa non è la procedura, che occorre andare all’anagrafe del Comune di residenza, fare una autocertificazione con firma autenticata in bollo e tornare alle poste con tutti gli eredi per fare impostare la pratica. Esprimo le mie perplessità ma seguo le loro indicazioni. Mi reco allora all’anagrafe dove mi dicono che ho ragione, non ci vogliono bolli e autentiche, basta una autocertificazione e mi forniscono una fotocopia di un avviso fatto proprio dal Sindaco nel quale si ricorda che il cittadino può sempre rilasciare una autocertificazione, anche quando ha a che fare con istituzioni come le poste italiane, che ha lo stesso valore di quella autenticata e che non costa nulla. Torno alle Poste, riparlo con la direttrice, le faccio vedere l’avviso del Sindaco, si mette a ridere dicendo che in Comune dovrebbero pensare a far bene il loro lavoro e che loro non riconoscono tale procedura, pertanto se voglio chiudere il conto devo fare come dicono alle Poste. Chiedo che almeno facciano qualcosa con i rid in addebito sul conto e mi fanno il “piacere” di bloccarli, facendomi firmare in data 3 dicembre il modulo di revoca, senza avere la firma sul conto. Naturalmente non hanno revocato niente, pur rinviando una seconda volta la documentazione e quindi continuando gli addebiti. Vado in Comune, mi decido a seguire la loro strada, faccio l’autocertificazione e la firma autenticata in bollo con quasi 17 euro di spesa (non dovuta) infine fissato l’appuntamento per avviare le procedura di chiusura del conto la direttrice non mi vuole ricevere, mi passa alla vice, signora Elvira che, mentre tritura la carta bancomat del conto mi informa che devo pagare 10 euro di bollettino per la procedura di chiusura conto per eredità. A questo punto, dato che nessuno dall’inizio mi ha informato anche di tale spesa, non ci sto, riprendo la documentazione e me ne vado. le dico che “mi rivolgerò ai giornali, agli uffici preposti delle poste, al Ministero delle Telecomunicazioni, agli organi di vigilanza...” “Faccia come crede” rispondono in coro sia la vice che la direttrice appositamente chiamata alla bisogna. “Chiudo anche il mio conto” “Bene - rispondono - fissiamo subito l’appuntamento.”
Servizi Online Amministrazione di Sostegno
Buonasera,sono una vostra correntista. Ho deciso insieme al mio amministratore di sostegno di cambiare istituto in quanto il precedente non permetteva l'operatività on line al mio amministratore di sostegno.Purtroppo malgrado le promesse della direttrice della Filiale di Gavirate (VA) che prima ci assicurava che l'operatività online per il mio amministratore di sostegno era garantita, solo in fase di apertura ci informava del contrario.Ad oggi il mio amministratore è costretto a recarsi in posta per ogni operazione necessaria (bonifici, ricariche postepay, ecc).Ho provato a conttare per email il vostro servizio clienti che mi ha gentilmente rimbalzato al numero verde.
Errore Raccomandata Online
In data 05/01/2017 ho acquistato on line un servizio di Raccomandata online Dati relativi al prodotto Raccomandata online:Identificativo: ROL201701000028844,con ricevuta di ritorno e tanto di conferma di erogazione da parte Vs del sopracitato servizio ma mai andato a buon fine.Cito testualmente Gentile Cliente,le confermiamo che la transazione relativa ai servizi di Postaonline di seguito elencati non e' andata a buon fine.Senza avere da parte vs nessuna conferma di rimborso del suddetto servizio.Ho gia provveduto successivamente al giorno 05/01/2017 ad avvisare Poste Italiane ,mi avete contattato chiudendo la pratica per un probabile errore di lettura della documentazione da me inviata.Da allora non ho piu' ricevuto notizie da parte Vs.Resto in attesa di un Vs riscontro.
Raccomandata interazionale bloccata al Centro Operativo Postale
Ho 2 raccomandate internazionali bloccate al centro operarivo postale di Milano:RS637501545NL bloccata dal 18/12/2016RS690108543NL bloccata dal 20/12/2016Non è possibile che i due pacchi siano ancora bloccati.
chiusura conto corrente
salve. ho fatto la portiabilità bancaria e stando alle carte della nuova banca, il conto corrente delle poste dovrebbe essere stato chiuso il 30/11/2016 rispettando il comma 5 dell'articolo 2 del Testo del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 19 del 24 gennaio 2015). dopo svariati solleciti sia via mail all'indirizzo di posta certificata reclami.bancoposta@pec.posteitaliane.it che tramite la pagina facebook di poste italiane, in data 02/01/2017 il contocorrente risulta ancora aperto. (specifico che sono stati anche spediti come allegato copia di tutti i documenti all'indirizzo di posta sopra citato)
impossibile annullamento operazione
Dovevo pagare un bollettino Inps/Equitalia per due F24 non pagati. Il bancomat della mia società ha un massimale di 500,00. Il bollettino era di 650,00. Non ricordavo il massimale giornaliero. Mea culpa.L'impiagata fa passare il bollettino nel computer e, al momento di pagare, il bancomat dice: credito insufficiente.Chiedo di annullare l'operazione ma la stessa direttrice della posta mi risponde che NON E POSSIBILE ANNULLARE IL PAGAMENTO. DOVEVO SALDARE ENTRO OGGI. Ho dovuto pagare i 150,00 rimanenti attingendo al conto personale, non potendo giustificare il pagamento all'Agenzia delle entrate.
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