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Bicchiere esploso
Sabato 2 febbraio dopo una cena con amici, stavamo sparecchiando la tavola quando mia figlia di 11 anni ha preso in mano un bicchiere Pokal di Ikea che le è letteralmente esploso in mano. Fortunatamente non ci sono state conseguenze né per lei né per noi che le eravamo vicino. Il bicchiere era vuoto ed era stato usato a cena fino a pochi minuti prima senza che avessimo ravvisato alcun problema.
Mancata consegna mobili
In data 28 dicembre 2018 io e mia moglie abbiamo effettuato (con carta di credito a seguito di un ordine online) due pagamenti:- uno di Euro 1333,00 corrispondente ad una parte di cucina (ordine di riferimento n.1006539017) - l’altro di Euro 310,00 corrispondente al servizio di trasporto e montaggio (ordine di riferimento n. 1008187030).Una mail da parte di Ikea indicava il giorno di consegna in data 10/01/2019. Mia moglie prende pertanto un giorno di assenza al lavoro. La consegna doveva essere effettuata a Verona.In data 3 gennaio un incaricato Ikea telefona, posticipando la data di consegna al giorno 17 gennaio 2019 in fascia 8.00-12-00. Con non poche difficoltà ma non avendo alternative, mia moglie sposta il giorno di assenza dal lavoro quindi al giorno 17 gennaio 2019.Il giorno 16 gennaio smontiamo l’attuale cucina per fare spazio ai mobili nuovi in consegna il giorno successivo (il 17 gennaio). Alle ore 12.31 del 17 gennaio (giorno della consegna e del montaggio) arriva la telefona del montatore che chiede notizie dei trasportatori che non avevano però ancora consegnato la cucina.Ikea in genere invia i trasportatori e i montatori come unità separate, ma nello stesso giorno.Silenzio totale fino alle 13.30 dove, dopo nostra telefonata al servizio clienti, la signorina del call center di Napoli comunica che da Brescia non era partita la merce e che quindi avremmo dovuto aprire una pratica di reclamo.Di pratiche nel frattempo ne abbiamo 2. Non abbiamo ricevuto tutt’oggi 29 gennaio 2018 alcuna risposta..Il giorno 24 gennaio 2019 alle 16.30 arriva una telefonata da parte di IKEA alla quale non riusciamo a rispondere, ed arriva subito dopo un sms da Ikea in cui si dice che avevano provato a cercarci e che avrebbero richiamato in seguito.
montaggio eseguito male e incompleto della cucina
Il 28 dicembre 2018 due montatori incaricati da Ikea sono arrivati per consegnare e montare la cucina da noi ordinata. Il lavoro doveva essere terminato in giornata e così non è stato. Alle ore 17.45 i due se ne sono andati lasciandoci la parete del lavello e dei fuochi montata male: i due pensili sopra al lavello troppo alti e non in bolla, i due piani di lavoro tagliati all'incontrario e quindi già rovinati dopo una settimana, infatti le fasce esterne già si alzano, e la fascia delpiano del lavello non è stata attaccata con il silicone. Inoltre non hanno finito di mettere le mensole interne dei mobili e nemmeno gli ammortizzatori all'interno delle ante che fanno da fermo corsa. La parete opposta dove andavano 4 mobili sotto e 4 pensili sopra è stata appena cominciata, cioè solo i 3 lati dei mobili da terra sono stati costruiti e non è stato possibile montare i pensili perchè nella parete c'erano dei tubi. Nonostante nessun progettista Ikea ci avesse chiesto informazioni sulle tubature della parete in questione, bastava una domanda da parte loro per evitare questo spiacevole problema, abbiamo assicurato che i tubi erano morti e che avremmo firmato un documento che li esonerava da ogni responsabilità accollandocela noi in toto, ma non hanno montato i pensili. Inoltre, facendo un foro sono riusciti a bucare la cassetta del water del bagno retrostante rendendo il water inutilizzabile. Ci siamo accorti che manca il rivestimento laterale di un pensile h 86 cm e il frontale di un cassetto è stato rovinato. Nemmeno il sistema di motaggio dei contenitori per la raccolta differenziata è stato montato. E per finire hanno lasciato tutto l'ingombro dei pacchi dei mobili in cucina. Per finire, abbiamo scoperto che la nostra normalissima lavastoviglie da incasso non poteva essere montata all'interno del mobile e per questa mancanza d'informazione da parte della progettista Ikea abbiamo dovuto acquistare una nuova lavastoviglie spendendo quasi 400 euro non previsti. Dal giorno dopo è iniziato il nostro calvario che, oggi 27 gennaio 2019 a distanza di un mese esatto, non è ancora finito. Siamo stati 3 volte in negozio a Padova a chiedere che venissero ad ultimare il montaggio e che riparassero i causati, abbiamo telefonato a Milano al call center Ikea almeno altre 4,5 volte senza ottenere nulla per le prime due settimane. Ci siamo sentiti presi in giro, imbrogliati e abbandonati al nostro destino di accampati in casa, avendo tra l'altro già pagato quasi 800 euro per i servizi avuti parzialmente e malamente eseguiti. Alla fine siamo stati costretti a chiamare e a pagare una persona che in due serate ci ha montato perfettamente il resto dei mobili compresi i pensili, che come assicurato da noi, non hanno avuto alcun problema con le tubature interne alla parete. Alla fine è arrivata la telefonata da Ikea per inviarci altri montatori a 15 giorni di distanza ma che non avrebbero potuto attaccare i pensili. Quindi la loro proposta era praticamente inutile e noi, una famiglia di 5 persone, non ce la siamo sentita di vivere in un disagio simile per altre due settimane senza poi riuscire comunque a risolvere il problema e abbiamo rifiutato il loro intervento. Ragionandoci poi abbiamo capito di aver sbagliato a rinuciare ad un servizio che avevamo profumatamente pagato e non goduto e abbiamo fatto riaprire la pratica in negozio a Padova lo scorso 15 gennaio. Ci avevano assicurato che saremmo stati ricontattati entro 2 giorni e ne sono trascorsi già 12 senza che questo sia avvenuto.
disservizio montaggio cucina
Il giorno 15.12.2018 ho acquistato una cucina presso il negozio Ikea Anagnina (nr ordine 1006563095) e pagato per il trasporto (49 euro) e il montaggio (570 euro) presso la mia abitazione di via di Casa Romana 68, San Cesareo (Roma). Ho anche pagato 60 euro per il montaggio di elettrodomestici acquistati privatamente (Servizio di cui non ho però più usufruito). Il 27.12.2018 la cucina mi viene consegnata, mancante però di un frontalino sotto lavello che ho dovuto acquistare personalmente on line. Il montaggio del lavello non è stato effettuato a dovere. Sostanzialmente sono stati effettuati dei tagli al top in maniera errata, tanto che il lavello non è stato incassato a dovere nel suo naturale alloggiamento. Ovviamente, QUESTA PARTE DELLA CUCINA È INUTILIZZABILE. Durante il montaggio, oltretutto, un componente, un divisorio da applicare sotto il piano cottura, viene rotto accidentalmente e quindi non montato. Io l’ho saputo solo dopo, per stessa ammissione dei montatori inviati da Ikea. Comunque, nei giorni immediatamente seguenti, ho rappresentato l’inconveniente del lavello ad Ikea, recandomi di nuovo in negozio e documentando la situazione con diverse fotografie del montaggio palesemente errato. Al riguardo il personale Ikea, pur riconoscendo immediatamente l’errore già dalla visione delle fotografie, ha fissato comunque una data per effettuare un “sopralluogo” per il 9.1.2019 (CIRCA 7 GIORNI DI ATTESA). Nel frattempo io continuo a non poter utilizzare la cucina ! Il giorno 9.1.2019, all’esito del sopralluogo (nr. 1009445304), viene accertato e indicato nel verbale l’ERRORE DI MONTAGGIO DA PARTE DEL MONTATORE. Mi viene detto che verrò contattato dalla stessa squadra di montatori per la soluzione del problema. Il giorno dopo, lo stesso montatore che era venuto a casa mia, mi chiede quindi la disponibilità per domenica 13.1.2019. Anche se giorno di festa, pur di risolvere l’inconveniente, accetto di riceverli. In tale circostanza il montatore cerca in tutti i modi di propormi una soluzione alternativa, intervenendo sullo stesso top, che avrebbe però prodotto un risultato non di mio gradimento. Mi dice allora che mi contatterà il lunedì successivo per informarmi sul da farsi. Il lunedì successivo, naturalmente, nessuno mi chiama e quindi martedì 15.1.2019 chiamo nuovamente io il numero verde Ikea per avere informazioni, dato che SONO PRATICAMENTE 20 GIORNI CHE NON POSSO UTILIZZARE LA CUCINA (NON SONO IN GRADO DI SMONTARE E RIMONTARE SIFONI E RUBINETTO, NON FACCIO L’IDRAULICO, CHE PERÒ PAGO DI TASCA MIA OGNI VOLTA!!!). Mi viene aperta una pratica (11975940) e mi viene detto dall’operatrice che verrò a breve contattato sulla mia utenza cellulare. Ovviamente non mi chiama più! Allora chiamo nuovamente io il numero verde, l’operatore di turno comprende la gravità del disagio procuratomi, promette di farmi richiamare al più presto e di risolvermi quanto prima il problema. Anche in questo caso, ovviamente non mi chiama più nessuno!!!! Allora invio una email di aiuto/reclamo nella sezione dedicata alla fase successiva agli acquisti sul sito ikea. Mi viene fornita una risposta, credo generata dal sistema, in cui mi si informa che un operatore prenderà in carico la mia pratica in 24H. NE SONO PASSATE PIÙ 100 DI ORE. NESSUNO MI HA PIÙ RICHIAMATO!!! IO CONTINUO AD AVERE LA CUCINA SMONTATA E MIA MOGLIE DEVE UTILIZZARE IL RUBINETTO DEL BAGNO PER LAVARE LE STOVIGLIE (perché ovviamente neanche la lavastoviglie funziona, senza acqua) etc!!! Richiamo più volte, mi aprono pratiche, promettono di richiamarmi immediatamente. Nessuno mi chiama, devo sempre richiamare io. In una delle ultime circostanze mi viene fornito un nuovo numero di riferimento di pratica ( 11975940). L’ennesimo, inutile, che serve solo ad alimentare la mia rabbia ed il mio rancore. Ennesima telefonata al numero verde il 18.1.2019. La situazione non è più sostenibile. Mi viene detto che verrò ricontattato entro 24 ore. Mi chiedo poi contattato per quale motivo? Cosa devono dirmi o chiedermi che non sia già evidente???????. Faccio presente che, viste le volte che ho dovuto mettere e togliere gli sportelli, staccare i sifoni per gli scarichi etc, i mobili si stanno rovinando, scheggiandosi etc… PRATICAMENTE DA ORMAI UN MESE HO PAGATO UNA CUCINA CHE, AL MOMENTO IN CUI INIZIERÒ AD USARLA, E NON SO ANCORA QUANDO, SARÀ GIÀ ROVINATA ED USURATA. Sono costretto a tenere la cucina di casa smontata e con i mobili accantonati da una parte che, inevitabilmente, subiscono piccoli/grandi danneggiamenti. Ad oggi, 19.1.2019, non ho ancora la possibilità di utilizzare la cucina. Dovrò nuovamente chiamare un idraulico e non so neanche quando la situazione potrà essere risolta. Alla luce di quanto sopra, CHIEDO AD IKEA DI INTERVENIRE AL PIÙ PRESTO PER RISOLVERE LA MIA SITUAZIONE, dato che ho pagato senza ricevere un servizio!!!!!!!!!!INOLTRE, VISTO IL DISSERVIZIO PROCURATO E LE EVIDENTI PROBLEMATICHE PROCURATEMI, CHE TUTTORA PERSISTONO, OLTRE OVVIAMENTE A RICHIEDERE IL RIMBORSO DEL DIVISORIO SOPRA CITATO E DEL MONTAGGIO DI ELETTRODOMESTICI DI CUI NON HO USUFRUITO, CHIEDO ESPRESSAMENTE DI QUANTIFICARE UN RISARCIMENTO in mancanza di cui la presente verrà inoltrata, integrata di ulteriori dettagli e particolari (quali ad esempio registrazioni audio delle telefonate intercorse) oltre che all’Autorità Giudiziaria, per la valutazione di eventuali illeciti di natura penale, anche alle competenti associazioni a tutela dei consumatori.In attesa di notizie, porgo distinti saluti.San cesareo (Roma) 19.01.2019Daniele Cerulli
Difetto di fabbricazione anta armadio Pax Fevik
Ho deciso di inoltrare il presente reclamo poichè non sono soddisfatto della risposta ricevuta dal vostro servizio clienti (riferimento pratica IKEA n° 11714920). Nel 2012 ho acquistato diversi mobili nel vostro negozio di Collegno fra cui un armadio PAX Fevik. Tali mobili sono stati utilizzati in un appartamento di mia proprietà ceduto in locazione. Nel mese di settembre del 2018 S. T., conduttore dell'appartamento, mi riferiva che il vetro di una delle ante dell'armadio PAX Fevik era letteralmente esploso andando in frantumi senza alcuna spiegazione apparente poichè non era stato urtato nè tantomeno toccato da nessuno in quanto nella stanza non vi erano persone presenti al momento del fatto S. T. si trovava nella stanza accanto ed ha solamente sentito il rumore del vetro che andava in frantumi.S. T. mi segnalava anche la pericolosità di quanto accaduto poichè qualcuno avrebbe potuto ferirsi. A quel punto ho consigliato al conduttore dell'appartamento di scattare delle fotografie e di contattare il servizio clienti di IKEA per segnalare quanto accaduto, la sua pericolosità, e chiedere l'attivazione della garanzia sul prodotto. A tale scopo ho fornito a Simone Tripodi tutti i dati relativi allo scontrino di acquisto. Nel mese di dicembre 2018 (due mesi dopo l'inizio della pratica) giungeva la risposta di IKEA, per nulla soddisfacente, con la quale rifiutava la richiesta di attivazione della garanzia asserendo che il vetro temperato va in frantumi a volte in seguito ad urti subiti ore, giorni o addirittura mesi prima dell'evento. In ogni caso se così fosse l'urto che ha causato la tensione al vetro che ne ha determinato la rottura potrebbe essere avvenuto anche nel corso del processo di produzione e quindi riferibile ad IKEA.A mio avviso invece si tratta di un difetto di fabbricazione, che presenta dei profili di pericolosità per le persone, rispetto al quale IKEA dovrebbe porsi con maggiore professionalità.
ERRORE SCONTRINO
Mi sono recata nel negozio Ikea a CAGLIARI in data 23 dicembre. Ho acquistato 2 cuscini, due federe, carta da regalo e una busta: totale 36,10 euro. Una volta arrivata a casa mi sono accorta che nello scontrino mi sono stati addebitati non 2 cuscini (da 5 euro ciascuno), bensì 3 (quindi 5 euro in più). Non abitando vicino al negozio non sono potuta andare al momento, quindi ho rimandato. Mi sono recata con lo scontrino oggi in data 27/12/2018, in quanto per Natale erano chiusi, per reclamare i 5 euro e spiegare il loro errore, ma il servizio informazioni non solo non ha svolto un minimo controllo, ma mi ha anche preso per scema dato che sono andata a reclamare i soldi che mi spettavano dato che ho pagato per un oggetto che non ho ricevuto. Mi hanno detto che sarei dovuta tornare il giorno stesso. Ho anche chiesto di fare un controllo crociato tra ciò che avevano in magazzino e gli scontrini stampati ma mi hanno detto che non era possibile visto che lo stock di merce è diviso tra il negozio di Cagliari e quello di Genova. Insomma mi hanno detto che si sarebbero dovuti fidare della mia buona fede e mi hanno liquidata così. Io non lavoro e sinceramente 5 euro sono davvero importanti, e non mi aspettavo un disservizio del genere. Mi hanno anche detto che magari il cassiere era distratto, magari era stanco e ha sbagliato, COMPLIMENTI, quindi devono rubarmi i soldi. Avrei voluto fare un reclamo per il cassiere distratto ma per questione di privacy non ho potuto sapere il nome. Non solo hanno perso una cliente, ma anche tutta la mia famiglia non acquisterà mai più niente da Ikea, gliel'ho anche detto e a loro NON INTERESSA. Ormai porterò avanti questa mia battaglia non solo per i soldi, ma anche per principio e per essere stata trattata in questo modo.
Pratica Ikea 11596724
Egregio Signor Antonio P.,Small claim - Customer Support CenterIKEA Italia Retail Srl, In risposta al suo e-mail del 3 novembre u.s. ed al suo e-mail del 4 dicembre 2018 con il presente sporgo formale reclamo e poiché i danni causati da Ikea sono maggiori, come da dichiarazione dell’agenzia immobiliare che attesta la perdita del contratto di locazione e la conseguente mancata assunzione di guadagno, richiedo € 3.000,00 a titolo di rimborso parziale della perdita da me subita. Richiedo inoltre il rimborso della spesa da me sostenuta per permettere ad IKEA di concludere l'installazione nel mese di ottobre perché non conclusa, come da accordi contrattuali, nella giornata del 19 settembre ammontante ad € 300,00 ed equivalente a spese di carburante, giornata di ferie di mio marito e pedaggio autostradale Roma/Chieti andata e ritorno.
restituzione prodotto e recesso
in data 21/11/18 ho esercitato il diritto di restituzione di un divano acquistato nuovo il 10/11/18 recandomi personalmente al servizio Clienti ikea Porta di Roma, dove mi hanno aperto la pratica n. 11719407 per lo storno del finanziamento di importo rimborso merce € 478,95 e per il ritiro a domicilio del prodotto previo pagamento di € 49,00 per il servizio previsto per il 22/11/18. Il giorno fissato nessuno si presentava a domicilio per il ritiro del divano e nella stessa giornata ricevevo mail ikea che mi informava che il reso non potrà essere effettuato perché valido solo per prodotti smontati per cui dovevo rifissare nuovo appuntamento e ripagare il servizio. Inviavo subito segnalazione a ikea precisando che il prodotto era già smontato e pronto per il ritiro e che nessuno si era presentato il 22 per verificare il prodotto, per cui li invitavo ad adempiere al ritiro del prodotto senza costi aggiuntivi a mio carico. Precisoanche che in nessun documento contrattuale è previsto che il ritiro a domicilio richiesto preveda che il prodotto sia smontato.
RITARDO CONSEGNA
Formulo la presente per comunicarVi quanto di molto spiacevole mi è accaduto presso un Vs. negozio.In data 13/09/18 presso il punto vendita di Rimini provvedevo all’acquisto di mobili per la mia nuova abitazione (per un totale di € 3021,00) veniva fissato al 2/10/18 l’appuntamento per la consegna e il montaggio dei mobili.Premetto che in data 30/09/18 cessava un precedente contratto di affitto mentre il giorno 01/10/18 ne iniziava uno nuovo, presso diversa abitazione.Il 28 settembre traccio il pacco sul sito IKEA e vedo scritto che la merce risulta arrivata presso la filiale di zona. il giorno 02/10/18 prendo un giorno di ferie e non mi reco quindi al lavoro, aspettando la chiamata. Nessuna comunicazione, quindi alle 12 circa scrivo sulla chat IKEA e mi viene detto che ancora non erano arrivate le 13 e i montatori potevano arrivare da un momento all'altro (specifico che nel contratto c'era scritto consegna e montaggio martedi 02 ottobre dalle 09 alle 13”).Alle 13 però non giunge alcuna notizia e riscrivo sulla chat ove mi precisano che la pratica era stata aperta dalla collega e non potevano aiutarmi.Riprovo alle 14 e mi viene detto che sicuramente sarebbero arrivati ma erano in ritardo con le altre consegne alle 17 nessuna notizia per cui riscrivo sulla chat: poco dopo mi comunicano che “i montatori sono ammalati, non vengono”.La sera stessa chiamo il numero verde che mi apre una pratica di sollecito e mi dicono di avere pazienza ed aspettare la chiamata, entro le 48 ore successive, per il primo appuntamento disponibile.Il giorno dopo, 03/10/18, al mattino chiamo per ben 3 volte il numero verde e gli operatori inviano altri 3 solleciti, che di fatto risultano totalmente inutili in quanto nessuno mi fa sapere più nulla. Anzi, tracciando il pacco leggo “consegna prevista martedì 25 dicembre” !!!!! Nel frattempo, io sono fuori casa e l’appartamento nuovo è completamente vuoto quindi rischio di pagare un doppio affitto! Nel pomeriggio, dopo il lavoro, decido di andare a vedere dove potevano trovarsi i miei mobili già pagati magari si trovavano nel punto di ritiro IKEA a Pesaro (che è la GLS). Li non risulta nulla. Il call center non mi dice né dove sono i miei mobili né chi sono i trasportatori: N U L L A !!!!Ero così stanca che ero disposta a prenderli e montarli da sola, per evitare di pagare il doppio affitto! Decido di andare a Rimini a parlare con una persona fisica!! Non avendo risposte concrete e dicendomi sempre di avere pazienza e di aspettare la telefonata, chiedo di parlare con un addetto che ribadisce la circostanza secondo cui sono i corrieri i veri responsabili! Rispondo che il mobilio è già stato pagato e che i soldi li ha avuti IKEA dunque per me è IKEA la vera responsabile! Cosi il personale addetto cerca di trovare una soluzione e dopo due ore di attesa mi assicurano una squadra per domenica 7 ottobre. Ridicolo: alla sera verso le 19:30 mi chiama un numero da Milano per conto IKEA dicendomi che il primo giorno disponibile per il montaggio era stato fissato per la fine di ottobre!!!Rispondo di aver provveduto da sola a risolvere il disagio creatomi !!!!!Domenica 7/10/18 FINALMENTE mi portano tutto e mi montano tutto!Per evitarmi tutto il disagio che ho patito, bastava semplicemente AVVISARE e cercare una soluzione tempestiva ed alternativa…..Tutto ciò premesso, ritengo di essere stata danneggiata e comunque per nulla tutelata come Vs. cliente, perché non ci si comporta proprio in tal modo!!! Attendo Vs. riscontro.Tanto dovevo.PS. questo reclamo è stato mandato esattamente 4 volte: 2 volte per pec e 2 volte tramite il sito ikea.Giuro che se non mi arriva un rimborso doveroso, metto in mezzo il legale!ATTENDO PRONTA RISPOSTA
ritardo consegna camera e cucina
Spettabile Ikea, Qui di seguito la cronistoria dei fatti relativi a un ritardo di consegna di mobili. In merito all'ordine n° 993721063 del 14/09/2018 previsto per il giorno 29/10/2018, rivisto da Ikea a causa della sostituzione del piano cucina da Ikea stessa operata. La data della consegna dell'ordine è stata per questo motivo posticipata dal 29 Ottobre al 5 Novembre, con il conseguente problema, per noi, di dover trovare una sistemazione per i giorni che vanno dall'1 Novembre ad almeno il 5 Novembre a causa della scadenza dell'attuale contratto di affitto (31 Ottobre). Ci è stata inoltre comunicata l'apertura di una pratica, la n. 11511632.Di seguito i fatti:14/09/2018: a seguito di appuntamento con il consulente d'arredo veniva creato l'ordine che comprendeva, tra le altre cose, una cucina, un tavolo da pranzo con sedie, un letto matrimoniale, un armadio ed una cassettiera19/09/2018: veniva saldato con bonifico l'intero importo dell'ordine26/09/2018: ci veniva comunicato dal consulente d'arredo che l'ordine è stato bloccato per un paio di giorni perchè dal momento del mio preventive offerta prezzo alla approvazione bonifico alcuni prodotti non erano trasportabili dal Sistema, quindi hanno aspettato l'autorizzazione per questo trasporto speciale26/09/2018: ci veniva comunicato telefonicamente che la data di consegna sarebbe stata il 29/10/2018 01/10/2018: ben 17 giorni dopo la creazione dell'ordine ci veniva comunicata telefonicamente dal consulente d'arredo l'indisponibilità del piano lavoro cucina su misura da noi scelto, con la conseguenza di uno slittamento della data di consegna prevista, sul momento non prevedibile. Ci veniva successivamente inviata una mail con una lista dei piani lavoro ordinabili e le relative tempistiche01/10/2018: veniva da noi comunicata via mail al consulente d'arredo la scelta del piano lavoro (abbiamo scelto uno dei piani lavoro che prevedeva un massimo di 30 giorni per la consegna proprio per rimanere entro i tempi previsti…altri piani lavoro prevedevano tempistiche maggiori).02/10/2018: veniva comunicato via mail al consulente d'arredo l'IBAN sul quale versare la differenza di prezzo, a nostro favore, del piano di lavoro, così come indicato dal consulente stesso tramite chiamata telefonica02/10/2018: ci veniva inviata via mail la conferma del cambiamento dell'ordine. Si sottolinea che in questa fase la data di consegna era tornata ad essere il 29 Ottobre, come verificabile sull'ordine stesso05/10/2018: ci veniva comunicato telefonicamente (venivamo contattati da un numero privato e da una persona diversa dalle precedenti) che la data di consegna dell'ordine sarebbe stata posticipata al 5 Novembre. Veniva immediatamente e chiaramente espresso il disappunto per il disguido ed il conseguente disagio arrecato di dover trovare una sistemazione provvisoria, con l'aggravante della presenza in famiglia di una figlia di 9 mesi. Veniva risposto che sarebbe stato sicuramente corrisposto un indennizzo, sia per il cambio del piano lavoro, sia per il disagio arrecato12/10/2018-03/11/2018: in questo periodo di tempo venivano effettuate da noi diverse chiamate al fine di ricevere garanzia scritta e formale degli indennizzi di cui sopra, vista anche la necessità di doverci impegnare con la struttura che ci avrebbe ospitato. Venivano inoltre da noi inviate due PEC per gli stessi motivi nei giorni 23/10 e 26/10. Nessuna risposta scritta è stata ricevuta a seguito di tali solleciti. Si sottolinea che neppure l'indennizzo relativo al cambio di piano lavoro veniva rimborsato, nonostante il primo piano lavoro ordinato il 14/09 fosse stato completamente pagato. In aggiunta e ad aggravare una situazione già ai limiti dell'imbarazzante erano le risposte delle centraliniste, che promettevano il pagamento del bonifico sempre due giorni dopo la relativa telefonata (arriva lunedì, è in valuta per mercoledì, lo vedo segnato per venerdì, lunedì arriva)31/10/2018: ci veniva comunicata via messaggio la consegna dell'ordine, confermata per il 05/11/201803/11/2018: viene inviata una richiesta al servizio clienti con il fine di ricevere risposte in relazione agli indennizzi di cui sopra03/11/2018: alle ore 17:30 di sabato pomeriggio ci viene comunicato che l'ordine non può essere consegnato il 05/11 a causa dell'assenza del piano di lavoro della cucina. In pratica tutti i mobili della casa non possono essere consegnati in tempo a causa della mancanza del piano lavoro. Solo a seguito di insistenti richieste ci veniva inviata una mail con la richiesta dell'IBAN su cui versare il rimborso del minor costo del piano lavoro (IBAN già comunicato il 02/10), la promessa di essere chiamato lunedì 05/11 per fornire una nuova data di consegna e montaggio della merce e le indicazioni per poter ottenere un possibile rimborso delle spese extra. La situazione al 3/11 era tragicomica: ci trovavamo in un B&B con una bambina di 9 mesi costretti ad anticipare le relative spese (€ 100,00/giorno), senza una data di consegna certa della merce e senza un rimborso del minor costo di un piano lavoro già pagato. Andava ad aggiungersi il fatto che erano da noi state contattate delle persone che ci avrebbero aiutato nel montaggio e che avevano dato la loro disponibilità per i giorni 05/11 e 06/11. Inoltre erano state prese da noi le ferie per la settimana del 5 novembre, per poter montare tutti i mobili.04/11: ci siamo recati al punto vendita Ikea di Padova per chiedere spiegazioni e risolvere la situazione. È stata aperta una nuova pratica con segnalazione urgente per poter essere richiamati il giorno dopo. La signora del servizio clienti non ha saputo darci informazioni precise sulla localizzazione dei nostri mobili (Bologna? Brescia?). Alla fine ce ne siamo andati senza alcuna sicurezza.05/11: siamo stati avvisati telefonicamente e via mail dell'arrivo dei mobili previsto per giovedì 08/11. Dopo la nostra richiesta, poiché dall’8 novembre non avevamo persone a disposizione per il montaggio dei mobili, ci è stato offerto il montaggio gratuito della sola cucina. Secondo Ikea, il montaggio sarebbe l’indennizzo per il disagio, al posto del rimborso spese della struttura in cui abbiamo soggiornato, da noi richiesto. In alternativa al montaggio infatti ci è stato proposto di inviare le fatture della struttura per la valutazione allo scopo di un eventuale rimborso. Quindi l’offerta di Ikea, in risposta al disagio, è il montaggio oppure la valutazione per un eventuale rimborso spese. 08/11: arrivo e consegna dei mobili.12/11: montaggio della cucina. in seguito al montaggio sono stati riscontrati vari problemi, oltre alla presenza del piano cucina sostitutivo, segnalati poi nel verbale dai vari incaricati:- mancanza di un pensile, quello dello scolapiatti- 4 parti danneggiate: un rivestimento, due ante e l’interno della struttura frigo-freezer.CONSIDERAZIONE 1: Dopo 5 notti nel b&b siamo stati costretti a lasciare la struttura, perché non potevamo più anticipare le spese. Ci siamo dovuti separare e dormire in case diverse, ospitati dalle nostre famiglie. Il tutto sempre con una bambina di 9 mesi, continuamente spostata di qua e di là.CONSIDERAZIONE 2: il montaggio per la cucina ci è stato promesso per lunedi 12 novembre, quindi dal 31 ottobre al 12 novembre, abbiamo dovuto cercare anche delle sistemazioni per i vari pranzi e cene, sempre con un grande disagio per noi e per chi ci ha ospitati.CONSIDERAZIONE 3: per poter dormire nella nostra casa, il giorno 8, quando sono arrivati i mobili, ci siamo dovuti montare il letto e l’armadio. Quindi il montaggio promesso da Ikea come indennizzo in realtà non è di tutti i mobili, ma solo della cucina.CONSIDERAZIONE 4: il servizio clienti da noi continuamente contattato non ha mai saputo risponderci con chiarezza ed esaustivamente. Un esempio è anche relativo al rimborso del piano di lavoro continuamente promesso ed effettuato solo dopo molto tempo.CONSIDERAZIONE 5: il piano lavoro attualmente consegnato è SOSTITUTIVO, quindi poi il personale Ikea dovrà tornare per sistemare quello da noi richiesto, creando ulteriore disagio.CONSIDERAZIONE 6: come scritto sopra, la cucina presenta vari difetti.Chiediamo, quindi, di poter considerare il disagio totale di tutta questa assurda situazione, e chiediamo almeno il rimborso totale della struttura in cui abbiamo soggiornato per 5 notti. 100 euro per 5 notti per un totale di 500 euro, una bella spesa che siamo stati costretti a sostenere, considerando che noi già paghiamo la rata del mese per la casa in cui avremmo dovuto essere dal 1 novembre.Sicuramente un così grande disservizio non era mai stato preso in considerazione da noi, vista la grandezza dell’azienda Ikea, di cui noi già eravamo a conoscenza anche per la serietà che la caratterizza.In allegato la ricevuta del b&b La Grola di San Martino Buon Albergo.
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