Onicomicosi delle unghie: riconoscerla, curarla, evitarla

La micosi delle unghie è ormai entrata nell’immaginario del telespettatore, grazie alle pubblicità dei farmaci per l’onicomicosi che mostrano donne preoccupate tornare ad indossare i sandali dopo qualche rapida passata di smalto. Ma che cos’è l’onicomicosi? Che cosa c’è in questi smalti? Ma soprattutto, sono così efficaci?
Spesso ci ricordiamo della salute delle unghie dei piedi soltanto con l'arrivo della stagione dei sandali, ma non bisogna mai trascurarle durante i mesi freddi: non si tratta solo di un fattore estetico, ma di benessere. Possono infatti nascere delle infezioni che se non curate diventano difficili da debellare. Un esempio è l'onicomicosi, entrata nell'immaginario comune grazie alle numerose pubblicità televisive. Ma cos'è? Come si cura? Gli smalti tanto sponsorizzati sono davvero miracolosi? Come si evita?
Cos'è l'onicomicosi?
L’onicomicosi è un’infezione dell’unghia causata da un certo tipo di funghi o miceti (da cui micosi), chiamati dermatofiti. Affligge solitamente le unghie dei piedi, perché sono più esposte alle condizioni che ne favoriscono la nascita. Può infettare una sola unghia o coinvolgerle tutte in contemporanea. È per lo più un problema di tipo cosmetico, dato che l’infezione non tende ad estendersi oltre l’unghia e la cute adiacente.
Come la riconosco?
Un’unghia colpita dall’onicomicosi si presenta inspessita, tendente a sbriciolarsi. Perde la propria lucidità e assume una colorazione giallastra, virante verso il marrone, oppure presenta aree biancastre. Queste alterazioni si manifestano di solito a partire sul bordo, su una porzione dell’unghia, ma se non trattate si possono estendere a tutta l’unghia, fino alla cuticola. L’unghia può anche sollevarsi e deformarsi. Attenzione, però, perché non tutte unghie discolorate o inspessite sono sempre segno di onicomicosi. Ad esempio, un’unghia spessa, indurita e giallognola può svilupparsi in chi fa sport in cui i piedi e le unghie sono esposte a traumi e pressione. Oppure, unghie fragili e discolorate possono esserci in condizioni di carenze alimentari, problemi di tiroide o malattie croniche come la psoriasi. Per togliersi ogni dubbio, sempre rivolgersi al proprio medico di famiglia o a un dermatologo.
I funghi dell’onicomicosi amano i luoghi caldi e umidi, come le calzature chiuse e strette, quelle che non lasciano traspirare il sudore ed espongono le unghie a pressione e microtraumi. La pelle delle dita, quando è umida, macerata e lesionata, offre al fungo un possibile punto di ingresso. Lo stesso può capitare quando si frequentano spogliatoi e docce di palestre, piscine, campeggi, ma anche le spiagge, dove capita di camminare a piedi nudi e di esporsi all’infezione. Anche le scarpe sudate, lasciate nelle sacche da ginnastica o nei borsoni della palestra, sono un luogo perfetto per la proliferazione.
No, affatto. La maggior parte dei casi non deriva da problemi di salute. È però vero che l’infezione è rarissima tra i ragazzi, mentre è più comune tra le persone anziane, che hanno un sistema immunitario meno reattivo ed efficiente, anche per colpa di malattie come il diabete e problemi di microcircolazione. Se l’onicomicosi dovesse presentarsi spesso, meglio chiedere al medico una visita per capire quali sono i motivi. Discorso a parte se si presenta alle mani: il problema sorge di solito in persone con una compromissione del sistema immunitario.
L’onicomicosi non guarisce spontaneamente: bisogna prendersene cura con una pulizia quotidiana eventualmente affiancata da un trattamento farmacologico con smalti antimicotici da usare localmente oppure antifungini da assumere per bocca. Se non trattata, infatti, l’infezione tende a estendersi intutta l’unghia.
La pedicure è la parte più importante della cura, perché ha lo scopo di ridurre il serbatoio dell’infezione. Man mano che l’unghia crescerà, se sei costante con la pulizia, la limatura e con il trattamento farmacologico, vedrai nascere l’unghia sana. Però, armati di pazienza e costanza: visto che l'unghia cresce di uno o due millimetri al mese, a seconda della gravità della situazione, potrebbe volerci anche un anno. Se, invece, ti sei accorto in tempo e la parte intaccata è meno di un terzo di tutta l’unghia, la limatura, il taglio e la pulizia quotidiana potrebbero essere sufficienti. Ci vorrà comunque tempo e devi continuare con la pedicure fin a quando l’unghia sana non sostituirà la parte malata. Se non dovesse contatta il medico di famiglia per farti prescrivere il trattamento adatto.
Quando l’onicomicosi coinvolge più di metà dell’unghia o più unghie contemporaneamente, lo smalto da solo potrebbe essere insufficiente, soprattutto quando l’infezione è arrivata fino alla cuticola. In questi casi il medico potrà affiancare una cura con un farmaco antifungino da assumere per bocca. L’assunzione del farmaco debella l’infezione, ma non riporta l’unghia a un aspetto normale: è comunque necessario aspettare mesi perché cresca quella sana e bisogna continuare a fare la pulizia quotidiana. Purtroppo, anche dopo un trattamento del genere, è probabile che il problema non si risolva. Bisogna insistere con la pulizia accurata, l’applicazione dello smalto medicato e se necessario assumere un altro ciclo di antifungini.
Oltre alla normale pedicure, bisogna prendere qualche precauzione in più:
- tieni le unghie dei piedi corte, ma senza lederne l’attaccatura;
- pulisci con cura i detriti che si accumulano sul bordo;
- lima bene la superficie infetta e inspessita dell’unghia. Questo passaggio è utile anche per l’applicazione e la penetrazione nell’unghia delle sostanze antimicotiche contenute negli smalti;
- non tagliare pellicine, cuticole o altra pelle che possa creare un ingresso per i germi;
- usa un kit dedicato di forbicine, lima e asciugamano, che non userai per le altre unghie;
- dopo aver finito, pulisci il kit con l’alcol;
- per precauzione, non condividere il kit della pedicure con nessun altro.
Gli smalti come Locetar, Onilaq, Trosyd, Batrafen o Niogermoz sono a tutti gli effetti farmaci a base di principi attivi ad azione antimicotica e vanno applicati direttamente sull’unghia dopo la limatura. L’uso dello smalto dopo la pulizia è un rimedio sufficiente quando l’onicomicosi è poco estesa o superficiale. Attenzione però: lo smalto non è una cura miracolosa, ma si limita a contrastare l’infezione sottostante e ha un’efficacia di per sé limitata. I primi segni di miglioramento, infatti, potrebbero vedersi dopo mesi di applicazione dello smalto medicato, che andrà messo per tutto il tempo necessario. Possono esserci effetti indesiderati, ma sono per lo più locali, anche se molto fastidiosi, come per esempio arrossamento e bruciore della cute.
Quali sono gli smalti antimicotici più efficaci?
Secondo i pochi studi disponibili, l’amorolfina è il principio attivo più efficace ed è contenuta, per esempio, negli smalti Locetar e Onilaq. A differenza di altri principi attivi non richiede un’applicazione giornaliera, ma settimanale. E questo è di sicuro un vantaggio, visto il costo elevato di questi farmaci (senza ricetta e a carico dei pazienti) e la necessità di applicarli per mesi. Nella nostra banca dati sui farmaci puoi controllare se è disponibile un generico più economico.
I prodotti da evitare
In farmacia si possono trovare altri prodotti, di solito sotto forma di penna o altre tipologie di applicatore, che non contengono però sostanze con azione farmacologica e sono classificati come dispositivi medici: non te li consigliamo, vista che non sono disponibili prove sulla loro efficacia.
Prevenire è meglio di curare, anche in questo caso. Delle piccole piccole accortezze costanti terranno alla larga l'onicomicosi:
- fai sempre la pedicure: non per forza in un centro specializzato, anche un corretto fai da te va bene;
- non camminare a piedi nudi in docce, spogliatoi, piscine o altri luoghi pubblici: usate sempre le ciabatte per evitare infezioni micotiche e verruche;
- asciuga sempre per bene i piedi dopo una doccia o una nuotata;
- alternate l’utilizzo di scarpe chiuse e scarpe aperte (quando le temperature lo permettono), per non tenere sempre i piedi al caldo e all’umido. Scarpe chiuse, che non permettono una corretta traspirazione e trattengono l’umidità, possono ospitare e favorire la proliferazione di funghi;
- usa scarpe comode, con una punta larga, che non costringono le dita a stare l’una sull’altra: così si evitano traumi alle unghie e alle dita, perché favoriscono l’infezione.