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Pillola contraccettiva gratis: c’è ancora da attendere

La pillola anticoncezionale potrebbe diventare gratuita in un prossimo futuro. La passerà il Servizio Sanitario nazionale a tutte le donne di tutte le età in possesso di una prescrizione su ricetta rossa o elettronica. Il Comitato prezzi e rimborsi dell’ Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il proprio parere favorevole a mettere alcune pillole contraccettive (non tutte) tra i farmaci di fascia A, ma manca il sì definitivo del Consiglio di amministrazione di Aifa. La decisione in questo momento è ancora in bilico e non neppure chiaro se la pillola sarà gratuita per tutte le donne o solo per alcune fasce di eta o di reddito. Ecco come stanno le cose in questo momento a livello nazionale e in quali Regioni si può già ottenere la pillola gratuitamente.

  • contributo tecnico di
  • Daniele Caldara
29 maggio 2023
  • contributo tecnico di
  • Daniele Caldara
Pillola anticoncezionale

Nonostante i comitati tecnici dell’Agenzia italiana del farmaco abbiano espresso già da mesi il proprio parere positivo alla gratuità della pillola contraccettiva, il CDA dell’AIFA non ha ancora dato il proprio via libera. 

La notizia che a breve la pillola sarebbe potuta divenire gratuita per le donne di tutte le età era arrivata direttamente dalla presidente del Comitato prezzi e rimborsi dell’Aifa, Giovanna Scroccaro, che alcune settimane fa annunciava in una intervista il nulla osta del panel tecnico all’approvazione della rimborsabilità della pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d’età. La decisione finale però spettava al Consiglio di amministrazione dell’Agenzia, il cui sì (o no) definitivo era atteso per la fine del mese di maggio. 
Purtroppo l’annuncio di queste ore è che il CDA ha chiesto ulteriori approfondimenti, congelando la decisione definitiva. Secondo i membri del consiglio di amministrazione, in questo momento mancano gli elementi essenziali per prendere una decisione, a partire da quali fasce della popolazione femminile potranno avere la pillola gratuitamente alla modalità di distribuzione da parte del servizio sanitario, ai costi per il SSN nei vari  scenari di rimborsabilità. Non si tratta quindi di una chiusura: il consiglio ha promesso di esprimere un parere e attivare un tavolo di concertazione con le Regioni una volta avute queste indicazioni.

Stando a quanto anticipato dalla stessa presidente Scroccaro, la gratuità non avrebbe comunque riguardato tutte le pillole contraccettive, ma solo alcune delle tante pillole disponibili sul mercato, che sarebbero passate così in fascia A diventando farmaci prescrivibili su ricetta “rossa” (o elettronica) da parte di medici di base e medici specialisti di strutture pubbliche e convenzionate. Ma vediamo da quando la pillola potrebbe diventerà gratuita, chi la potrà avere, quali tipi di pillole saranno interessate e cosa occorrerà fare per ottenere gratis la pillola.

Da quando sarà gratuita

La pillola contraccettiva diventerà gratuita solo dopo che il Cda di Aifa darà la sua approvazione formale alla decisione e il testo verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Se inizialmente si riteneva che la decisione del Cda sarebbe arrivata nel mese di maggio, ora si teme che la decisione possa slittare ulteriormente per via di una riforma strutturale dell’Agenzia, prevista per i prossimi mesi, che rivedrà cariche e commissioni tecniche. Importante quindi specificare che al momento, tutte le formulazioni di pillole anticoncezionali non sono gratuite, cioè non sono ritirabili in farmacia pagando soltanto il ticket.

Nessuna pillola contraccettiva quindi si trova ora in fascia A, la classe in cui si trovano i farmaci a carico del servizio sanitario nazionale. Le pillole contraccettive sono classificate in fascia C: sono interamente a carico del cittadino e hanno un prezzo libero, deciso dall’azienda farmaceutica e ritoccabile ogni due anni. La decisione di Aifa porrà alcune pillole contraccettive in fascia A, rendendole prescrivibili su ricettario regionale.

Chi può avere la pillola gratis

Stando alle anticipazioni, non è chiaro se tutte le donne di tutte le fasce d’età potranno avere accesso alla pillola in regime di rimborso, cioè pagando solo l’eventuale ticket regionale. Le ipotesi sul tavolo vanno dalla possibilità di rendere la pillola gratuita a tutte le donne in età fertile oppure di restringere la gratuità alle sole donne in condizioni economiche svantaggiate o solo alle donne giovani, fino a 19-26 anni, come già avviene in alcuni Regioni italiane (che – ricordiamo - possono in autonomia decidere di allargare i limiti di quanto previsto dai Livelli essenziali di assistenza validi a livello nazionale).

Quali pillole contraccettive sono interessate

Non saranno tutte gratuite le pillole contraccettive oggi disponibili sul mercato. Oggi, infatti, il bancone della farmacia offre numerose formulazioni di pillole estro-progestiniche (o pillole combinate). Stando a quanto si sa al momento, solo un certo numero di formulazioni per ogni categoria di pillola (definita dalla composizione in principi attivi) verrà messo a carico del servizio sanitario, cioè quelle per cui l’Aifa riuscirà a contrattare il prezzo più basso con le aziende farmaceutiche titolari. Al momento non c’è un’informazione puntuale su quali di queste saranno rese gratuite.

Come avere la pillola gratuitamente

In questo momento la pillola non è ancora dispensata gratuitamente, se non nelle Regioni che hanno già previsto questo servizio per i propri cittadini. Stando all’ultima indagine sui consultori, risalente al 2019, solo un terzo dei consultori sul territorio offre gratuitamente metodi contraccettivi, solitamente solo ad una parte della loro utenza e secondo criteri che variano da regione a regione, ma la pillola contraccettiva non è sempre tra questi.

Alcune regioni però già la offrono gratuitamente: ad esempio, in Puglia vari metodi contraccettivi, tra cui la contraccezione ormonale, sono distribuiti gratuitamente alle donne under 24 (oltre che ad altre categorie) fin dal 2008. In Emilia Romagna dal 2018 è prevista la gratuità della pillola contraccettiva (e di altri metodi) per le giovani sotto i 26 anni. Anche altre regioni, come il Piemonte, la Lombardia, la Toscana e il Lazio, hanno approvato delibere che prevedono l’offerta gratuita della pillola anticoncezionale per le giovani donne all’interno dei consultori, con modalità e regole lievemente differenti.

Quando la decisione dell’Aifa diventerà effettiva, alcune delle pillole contraccettive verranno riclassificate e inserite nella cosiddetta fascia A, in cui si trovano i farmaci prescrivibili a carico del Servizio sanitario. La possibilità di accedere alla pillola in regime di rimborso varrà quindi a livello nazionale. Per ottenere un farmaco a carico del Servizio sanitario è solitamente necessaria la prescrizione da parte del medico di famiglia o di uno specialista del servizio sanitario pubblico o di una struttura convenzionata. Queste sono infatti le figure che possono prescrivere farmaci a carico dello Stato, all’interno dei paletti legislativi esistenti, e solo nel contesto del servizio pubblico.

Quale ricetta sarà necessaria

Per ottenere un farmaco a carico del servizio sanitario è di solito necessaria una ricetta  “rossa” o elettronica compilata dal medico di famiglia o dallo specialista del servizio sanitario regionale o convenzionato con esso. In quest’ultimo caso, la prescrizione potrà essere fatta solo durante una visita specialistica prenotata tramite il cup regionale, nel contesto del servizio sanitario pubblico, non durante una visita privata. Quando un medico sta lavorando “privatamente”, che sia nel suo studio o all’interno di una struttura ospedaliera pubblica (intramoenia) non è abilitato a prescrivere farmaci, esami e visite usando il ricettario regionale.

La pillola anticoncezionale è molto usata come terapia per il flusso mestruale troppo abbondante (il che può comportare il rischio di anemia) o se in futuro è prevista l'operazione per rimuovere un fibroma.