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Riso rosso “anticolesterolo”? Non più

22 giugno 2022
riso rosso

Dal 22 giugno, in Europa, non sarà più possibile vendere prodotti contenenti monacoline da riso rosso fermentato che siano in quantità pari o superiori a 3 mg per singola dose per uso giornaliero. Il motivo? Gli eventi avversi simili a quelli della lovastatina, principio attivo utilizzato per l’ipercolesterolemia, dopo il consumo di riso rosso fermentato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Chi fa uso di integratori di riso rosso fermentato contenenti monacoline, dal 22 giugno non potrà più acquistare in Europa prodotti che contengono questo gruppo di molecole prodotte dalla fermentazione del riso rosso fermentato che siano in quantità pari o superiori a 3 mg per singola dose per uso giornaliero.

 

Lo stabilisce un nuovo regolamento europeo, emanato a seguito di un parere scientifico dell’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) pubblicato nel 2018, che metteva in luce come il profilo degli effetti avversi del riso rosso fermentato fosse simile a quello della lovastatina, il principio attivo di diversi medicinali autorizzati per il trattamento dell’ipercolesterolemia. In seguito al consumo di riso rosso, in effetti, sono stati segnalati casi di effetti collaterali gravi, identici a quelli osservati nei pazienti che assumono statine, utilizzate nei farmaci per abbassare i livelli di colesterolo.

 

La conseguenza più rilevante di questa novità legislativa è che gli integratori di riso rosso non potranno più vantare la loro utilità per il mantenimento dei livelli di colesterolo nel sangue.

 

Vediamo più in dettaglio che cos’è il riso rosso, quali sono i motivi e gli effetti di questo nuovo regolamento.

Integratori a base di riso rosso: che cosa contengono e perché si usano?

Oltre che come alimento e colorante, il riso rosso fer­mentato è usato da secoli nella medicina cinese per i suoi effetti benefici. Si ottiene dalla fermentazione del comune riso da cucina a opera del fungo Monascus purpureus, detto anche lievito rosso, che gli conferisce il caratteristico colore. Questo fungo produce una serie di sostanze chiamate monaco­line, tra cui la monacolina K, quel­la più conosciuta e studiata, capace di abbassare le concentrazioni di colesterolo nel sangue.

La monacolina K può essere considerata una “statina vegetale”. Ha infatti la stessa struttura chimica della lovastatina, una delle molecole di sintesi utilizzate nei farmaci per abbassare i livelli di colesterolo.

Riso rosso ed effetti avversi: il perché del nuovo regolamento

Dal 22 giugno, come detto, in Europa non sarà più possibile vendere prodotti contenenti singole dosi per l’assunzione giornaliera con quantitativi uguali o superiori a 3 mg di monacoline da riso rosso fermentato.

Il nuovo regolamento si fonda su un parere scientifico dell’Efsa sulla sicurezza delle monacoline nel riso rosso, emanato nel 2018, richiesto dalla Commissione Europea a seguito di diverse segnalazioni ricevute dagli Stati Membri da cui si evinceva che il consumo di riso rosso fermentato può esporre a un rischio per la salute.

Quali sono le conclusioni a cui è giunta l’Efsa?

Nel suo parere scientifico l’Autorità ha osservato che, essendo la monacolina K in forma lattonica identica alla lovastatina, gli effetti collaterali negativi legati all’assunzione di riso rosso fermentato erano del tutto simili a quelli causati da questo farmaco.

Dalle informazioni disponibili in letteratura riguardo agli effetti avversi segnalati negli esseri umani, l’Efsa ha potuto concludere che le monacoline da riso rosso fermentato, se usate negli integratori alimentari, suscitano preoccupazioni significative in termini di sicurezza se assunte in quantitativi pari a 10 mg al giorno. Singoli casi di reazioni avverse gravi erano stati resi noti, tuttavia, anche a livelli di assunzione giornalieri di 3 mg. Da qui il motivo di stabilire questo limite preciso.

Quali sono gli eventi avversi messi in luce dall’Efsa? Principalmente, in ordine decrescente di frequenza, questi riguardavano il tessuto muscoloscheletrico e quello connettivo (compresa la rabdomiolisi), il fegato, il sistema nervoso, il tratto gastrointestinale, la cute e il tessuto sottocutaneo.

Da quando scompariranno i prodotti non più in regola?

La nuova legge non prevede la possibilità di smaltimento delle vecchie scorte per i prodotti non più in regola. In pratica, da questo momento dovremmo trovare solo prodotti autorizzati.

Sembra, in ogni caso, che i produttori si siano già adeguati al regolamento: alcuni, infatti, hanno già abbassato il quantitativo di monacoline al livello previsto, tant’è che in commercio si trovano già diversi integratori in linea con la nuova legge, contenenti cioè monacoline in quantità inferiori ai 3 mg per dose giornaliera. Ciò non stupisce poiché già nel 2021 esisteva una proposta di regolamento per limitare l'uso di queste sostanze, per cui la notizia era già in qualche modo preannunciata.

Riso rosso: non è più anticolesterolo

La conseguenza più rilevante di questa novità legislativa consiste nel fatto che i prodotti contenenti monacoline da riso rosso fermentato non potranno più vantare la loro utilità per il mantenimento dei livelli di colesterolo nel sangue.

Questo perché con le condizioni imposte dal nuovo regolamento, il claim la monacolina K da riso rosso fermentato contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue, approvato nel 2011, non potrà più essere utilizzato. La commissione europea, infatti, ha stabilito che questa indicazione può essere usata solo per un prodotto alimentare che fornisca un’assunzione giornaliera di monacolina K pari a 10 mg. Ora però prodotti con queste caratteristiche non potranno più essere commercializzati, per cui va da sé che il claim non sarà più concesso.

Alcuni produttori potrebbero trovare qualche escamotage per poter vantare legalmente ancora lo stesso effetto, per esempio inserendo tra gli ingredienti altre sostanze per le quali l’indicazione contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue è autorizzata (solo per citarne alcune: beta glucani, chitosano, glucomannano, pectine, acido alfa-linoleico).

Leggere sempre le informazioni in etichetta

Il nostro invito è quello di leggere attentamente le informazioni in etichetta, per conoscere ciò che realmente questi prodotti contengono, ma soprattutto per un loro uso sicuro. Il nuovo regolamento infatti obbliga a riportare sulle etichette dei prodotti contenenti monacoline da riso rosso fermentato una serie di avvertenze:

  • tali prodotti non devono essere consumati dalle donne in gravidanza o in allattamento, dai bambini di età inferiore ai 18 anni e dagli adulti di età superiore ai 70 anni;
  • occorre consultare un medico se si manifestano problemi di salute;
  • non devono essere consumati se si assumono medicinali per abbassare il colesterolo e se già si consumano altri prodotti contenenti riso rosso fermentato;
  • non si deve consumare un quantitativo giornaliero pari o superiore a 3 mg di monacoline da riso rosso fermentato.

Sulle confezioni devono essere inoltre riportati il numero di singole dosi di prodotto per l’assunzione massima giornaliera e il tenore di monacoline per dose di prodotto.

Come tenere a bada il colesterolo

Se hai un livello di colesterolo poco sopra la norma possono bastare alcuni accorgimenti nella dieta e uno stile di vita migliore:

  • evita i grassi di origine animale (burro, strutto, pan­na) e sostituiscili con oli di ori­gine vegetale, come olio d’o­liva e oli di semi (mais e soia);
  • varia l’alimentazione, aumentando il consumo di frutta, verdura e legumi;
  • limita il consumo di cibi troppo ricchi di colesterolo, come le frattaglie, l’anatra, i salumi e i formaggi grassi;
  • preferisci il pesce, in par­ticolare pesce azzurro, tonno, salmone, ricchi di omega 3, e carni bianche, come vitello, tacchino, pollo, coniglio;
  • svolgi regolare attivi­tà fisica;
  • cerca di dimagrire se sei in sovrappeso;
  • elimina il fumo;
  • tieni sotto controllo la pressione del sangue.