Eurovita in amministrazione straordinaria: riscatti delle polizze bloccati fino al 30 giugno
Il 30 marzo è stata dichiarata l’amministrazione straordinaria per la compagnia assicurativa Eurovita, con una proroga del blocco dei riscatti delle polizze fino al 30 giugno. Si sta nel frattempo cercando una soluzione collettiva con le banche e le altre assicurazioni. Cosa rischiano i clienti. Se sei tra questi, resta in contatto coi nostri avvocati: ti diranno cosa fare quando ci saranno novità.
- contributo tecnico di
- Anna Vizzari
- di
- Adelia Piva

Eurovita S.p.A è una compagnia assicurativa indipendente specializzata nel ramo vita in Italia, che colloca i suoi prodotti attraverso circa 6.500 promotori finanziari e oltre mille sportelli bancari.
Il 30 marzo il Ministero delle imprese ha dichiarato l’amministrazione straordinaria per Eurovita; Ivass, l’Autorità di controllo del mercato assicurativo, ha quindi nominato Alessandro Santoliquido commissario per la gestione straordinaria.
Sempre l’Ivass al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato, ha prorogato di tre mesi, fino 30 giugno, «la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita» che sarebbe dovuta terminare il 31 marzo.
La vicenda delle polizze Eurovita
La vicenda della crisi di Eurovita si trascina da tempo, da quando le autorità di regolamentazione del mercato assicurativo hanno trovato un coefficiente di solvibilità troppo basso e il capitale non adeguato alle norme regolamentari. Già mesi fa l’Ivass, a valle di un'approfondita ispezione, aveva segnalato la necessità di iniettare risorse fresche nella compagnia vita per un ammontare di oltre 200 milioni. Di qui la richiesta di ricapitalizzare, appunto, per almeno 200 milioni di euro.
I vertici della compagnia avevano avviato una trattativa a questo scopo con il fondo di private equity JcFlower che avrebbe, però, ritirato l’offerta. Proprio alla luce di queste trattative in atto, Ivass aveva concesso una proroga scaduta il 31 gennaio. Dopodiché c’è stato l'azzeramento dei vertici e la nomina di un commissario straordinario, Alessandro Santoliquido.
Lo stop dell'Ivass ai riscatti delle polizze, dal 6 febbraio al 31 marzo (un provvedimento grave paragonabile a un congelamento dei depositi bancari) ora prorogato fino al 30 giugno si è reso necessario per bloccare l'emorragia della clientela che rischiava di aggravare irrimediabilmente la situazione della compagnia e per vederci ben chiaro sulla situazione dei conti.
Ricordiamo che il blocco dei riscatti non riguarda alcune categorie di assicurati in quanto creditori di livello superiore come i titolari di pensioni complementari, ma anche chi ha chiesto il riscatto, previsto contrattualmente, prima delle ore 20 del 6 febbraio scorso.
Cosa succede agli assicurati?
La compagnia per essere salvata ha bisogno di una ricapitalizzazione di almeno 300 milioni di euro. L’amministrazione straordinaria servirà a trovare questa soluzione. Purtroppo ne pagano i danni anche i clienti che ora si vedono bloccati i riscatti fino al 30 giugno 2023.
Il 22 febbraio era attivata una buona notizia: era stato trovato del capitale aggiuntivo. Un’azionista, cioè Flavia HoldCo Limited (appartenente al fondo di private equity CINVEN), ha versato a favore di Eurovita Holding in conto capitale, a fondo perduto, 100 (cento) milioni di euro. Ma la somma non era sufficiente per il rafforzamento patrimoniale della Compagnia.
Il tema è davvero importante perché coinvolge il sistema delle polizze vita, sia lato banche che lato assicurazioni. Le polizze Eurovita infatti sono state distribuite dalle banche, tra cui spuntano per esempio Sparkasse, Banca Fineco, Banca Fideuram o Credem. Le ricadute negative potrebbero esserci sull’intero mercato, considerando che le banche sono le principali distributrici in Italia di polizze Vita.
Finora però Ivass e il commissario straordinario non sono riusciti a trovare una soluzione valida neppure con le assicurazioni raccolte in Ania (associazione nazionale delle imprese assicurative). Nessuna grande compagnia si è detta però disposta a fare da capofila di un’azione congiunta, che potrebbe coinvolgere anche le banche per rimettere in carreggiata la compagnia. Però è arrivata una buona notizia qualche giorno fa dopo la riunione presso il ministero dell'Economia. Riunione, a cui hanno partecipato Banca d'Italia e Ivass ma anche le banche che in questi anni hanno distribuito le polizze Eurovita, oltre che delle principali compagnie di assicurazione chiamate in soccorso.
La buona notizia è che questa volta sembra esserci un ok di massima da parte di tutti i soggetti coinvolti per arrivare a un'operazione consortile che possa mettere in sicurezza la compagnia. Una manovra da circa 300 milioni di euro che terrebbe uniti tutti gli asset di Eurovita e che vedrebbe la partecipazione di tutti i soggetti direttamente (banche) e indirettamente (assicurazioni) interessati.
Serve però del tempo e l’amministrazione straordinaria servirà per trovare una buona soluzione.
Altroconsumo monitora l'evolversi della vicenda sperando che si trovi un nuovo investitore, in caso contrario valuterà eventuali azioni per proteggere gli interessi degli assicurati.
Occhio al riscatto
Ricordiamo agli assicurati che la polizza vita si può riscattare prima della scadenza, ma che questo questo comporta in molti casi delle penalizzazioni che possono essere anche molto alte. Verificate a quanto ammontano, leggendo le condizioni di polizza del prodotto che avete acquistato.
Hai sottoscritto una polizza? Ecco cosa puoi fare
Come abbiamo visto, la situazione delle polizze Eurovita è in stallo e il riscatto rimane per il momento bloccato almeno fino al 30 giugno. Nel frattempo, però, si sta cercando una soluzione e lo scenario potrebbe cambiare repentinamente. Se sei tra coloro che hanno sottoscritto una polizza Eurovita, non perdere l'occasione di rimanere informato su ogni cambiamento. Lascia i tuoi recapiti nel form qui di seguito e rimani in contatto con i nostri consulenti legali che stanno seguendo da vicino la vicenda: ti avviseranno quando ci saranno novità e potranno darti indicazioni su cosa fare e su come procedere per ottenere giustizia.
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