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Bollo auto: Aci la spunta sulle commissioni sui pagamenti con carta

11 gennaio 2019
Commissione bollo Aci

Nonostante il Codice del consumo non consenta la pratica di far pagare un sovrapprezzo se si paga un bene o un servizio con una carta di pagamento, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Aci contro la multa inflitta da Antitrust per questa pratica. Una decisione che ci lascia stupefatti.

 

 

Chi, dal 14 giugno 2014 a oggi, ha pagato il bollo auto tramite Aci (l'Automobil Club d'Italia), tanto sul loro sito quanto direttamente negli uffici, si è visto aggiungere una commissione per il solo fatto che ha utilizzato una carta di credito o un bancomat per pagare. Abbiamo ritenuto illecita questa pratica e l'abbiamo segnalata all'Antitrust. E infatti il Garante aveva sanzionato Aci con 3 milioni di multa. Il Tar ha confermato la sanzione (dopo il ricorso di Aci), ma Aci ha fatto nuovo ricorso al Consiglio di Stato che ha dato ragione ad Aci. La multa non sarà pagata e Aci potrà continuare ad applicare le commissioni.

No alle commissioni se paghi con carta o bancomat 

Il Codice del Consumo, infatti, sancisce il divieto assoluto di imporre spese aggiuntive ai consumatori per l’utilizzo di determinati strumenti di pagamento, come carte di credito o bancomat. In questo caso (come in molti altri che abbiamo più volte segnalato) Aci applicava per i pagamenti con carta di credito un costo aggiuntivo dell’1,2% sul bollo pagato (In pratica se il bollo era di 300 euro si pagavano 3,6 euro di commissioni). Chi ha pagato con bancomat negli uffici Aci ha invece subito una commissione fissa di 20 centesimi. 

Dopo la nostra segnalazione e l'avvio del procedimento da parte del Garante, Aci ha trasformato questa percentuale in una quota fissa di 75 centesimi. Ma l'Antitrust ha ritenuto che anche questa quota fissa violasse il principio sancito dal Codice del consumo e ha quindi sanzionato Aci. Infine, queste commissioni non sono state applicate ai soci Aci. Anche su questo aspetto Antitrust ha multato Aci visto che reclamizzava come offerta riservata ai soci un diritto riconosciuto a tutti dalla legge (articolo 62 del Codice del consumo in vigore dal 13 giugno 2014).

L’Antitrust ha chiesto ad Aci di eliminare le commissioni aggiuntive illecite. Aci ha fatto prima ricorso al Tar del Lazio che ha confermato la multa e quindi ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che le ha dato ragione.

La motivazione della sentenza del Consiglio di Stato è che Aci non ha applicato un sovrapprezzo per un prezzo o servizio ma semplicemente ha fatto pagare una commissione per una opportunità aggiuntiva offerta agli automobilisti: cioè pagare il bollo auto con strumenti di pagamento elettronico. La decisione dà la possibilità ad Aci di continuare ad applicare le commissioni sull’operazione di pagamento del bollo auto con carta.

Le nostre conclusioni

È assurdo nel 2019 considerare il pagamento con strumenti elettronici un’opportunità in più data ai cittadini per pagare, alla luce degli interventi che sono stati fatti nel corso degli anni per rendere anche l’amministrazione pubblica più digitale.

È assurdo pensare che i cittadini debbano sobbarcarsi le spese dei pagamenti elettronici quando fanno un  pagamento verso le amministrazioni pubbliche/enti pubblici. Una pratica del tutto impensabile nel mercato dove giustamente i privati, esercizi commerciali fisici e online non possono applicare ai clienti commissioni aggiuntive ai pagamenti con carte. Siamo per il divieto assoluto dei sovrapprezzi sui pagamenti con carta e a maggior ragione lo pretendiamo per i pagamenti verso enti pubblici.