carte di credito

Come scegliere la carta di credito e di debito

Molto spesso si parla genericamente di carte, ma il mondo degli strumenti di pagamento è molto vario e una carta di credito è cosa diversa da una carta di debito. Ecco quali sono le differenze.

Guida passo passo

Carte di pagamento: le varie tipologie

In circolazione esistono tante carte che non sono tutte uguali. Conoscere le varie tipologie di strumenti di pagamento per scegliere la carta più adatta alle proprie esigenze e, soprattutto, per usarla al meglio, è davvero molto importante. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

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Le tipologie di carte di credito

Uno strumento di pagamento è, in genere, una carta, una tessera - anche dematerializzata - che permette di fare prelevamenti di contante o pagamenti nei negozi fisici e/o online. Le carte sono utilizzabili all’interno di un circuito, cioè un insieme di banche, esercizi commerciali fisici ed online che le accettano: si parla di circuiti di pagamento, tra cui, i principali sono Mastercard, Visa, American Express, Pagobancomat.

Sul mercato esistono diversi strumenti di pagamento, tra i più diffusi le carte prepagate (che possono essere anche emesse a favore dei minori), le carte di debito, le carte di credito e le carte revolving. Ci sono poi anche strumenti più innovativi, carte virtuali e app per pagare.

Ogni tipo di carta ha le sue caratteristiche e bisogna sceglierla anche a seconda di quali sono i propri bisogni. Inoltre, i costi da tenere in considerazione possono essere diversi: per una carta di credito, ad esempio, può essere importante il canone annuo mentre per una prepagata è soprattutto il costo della ricarica a contare.

Anche se diversi, gli strumenti di pagamento godono però delle stesse tutele: le norme della direttiva sui servizi di pagamento, recepite in Italia nel 2018 e che valgono anche per le carte dematerializzate o virtuali e quindi anche per i pagamenti con lo smartphone. Come diciamo sempre, il mercato è ampio e ci sono tante offerte: è bene quindi confrontare e comparare per scegliere le offerte migliori.  

Vi indichiamo le principali caratteristiche di ciascuna carta e qualche consiglio utile per sceglierle e usarle al meglio.

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Le carte di debito

Una carta di debito è una carta generalmente collegata ad uno specifico conto corrente: si tratta infatti della carta che di solito viene rilasciata al cliente quando apre un rapporto di conto corrente. Sulla carta ci sono due circuiti, un circuito nazionale Bancomat/Pagobancomat ed uno internazionale che può essere Maestro, Visa Pay, Visa Electron, Mastercard. Con questa carta si possono prelevare contanti dagli sportelli automatici delle banche: solitamente il prelievo da sportelli della banca emittente è gratuito, mentre si paga per quelli fatti su sportelli di altre banche la cui commissione è, in genere, di 2 euro. Inoltre, queste carte possono essere usate per pagare in negozio e più raramente per pagare online, a meno che non siano specificatamente abilitate per questo ed appartengano ai circuiti Mastercard o Visa.

La caratteristica principale di queste carte è che gli utilizzi sono addebitati immediatamente sul conto corrente del titolare e che quindi, in caso di utilizzi superiori alle giacenze di conto, o si va in rosso oppure l’operazione non viene autorizzata. Ognuna ha un plafond di spesa mensile, cioè un importo massimo disponibile per pagare online o in negozio o per prelevare. In realtà ce ne sono due, uno per il circuito nazionale ed uno per quello internazionale.

Come scegliere una carta di debito

Come visto, essendo la carta di debito collegata al conto corrente, la sua scelta non è libera ma legata al pacchetto offerto dalla banca. Per valutarne i costi si possono usare le informazioni che si recuperano dai Documenti informativi sulle spese che ogni banca ha sul suo sito web. In particolare, sono da considerare i costi di emissione, il canone annuo e il costo dei prelievi di contante da sportelli automatici di altre banche, le commissioni previste per pagamenti e prelievi in paesi in cui non circola l’euro.

Per saperne di più può essere utile anche il nostro servizio di comparazione dedicato ai conti correnti.

Consigli per usarla al meglio

Se vi accorgete che la vostra carta di debito è troppo cara, si può cambiare cambiando banca e conto. Ricordatevi che c’è la portabilità semplice del conto corrente che vi assicura che tutto avvenga entro 12 gg lavorativi. In caso contrario si ha diritto ad un indennizzo.

Se usate la carta per prelevare contante preferite gli sportelli automatici della banca emittente, per evitare di pagare una commissione. Infine, occorre anche tenere presente che il negoziante deve accettare la carta sempre, anche per piccoli importi, e non vi può mai applicare delle commissioni aggiuntive. Se ciò dovesse avvenire, segnalatecelo qui.

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Le tipologie di carte di credito

Uno strumento di pagamento è, in genere, una carta, una tessera - anche dematerializzata - che permette di fare prelevamenti di contante o pagamenti nei negozi fisici e/o online. Le carte sono utilizzabili all’interno di un circuito, cioè un insieme di banche, esercizi commerciali fisici ed online che le accettano: si parla di circuiti di pagamento, tra cui, i principali sono Mastercard, Visa, American Express, Pagobancomat.

Sul mercato esistono diversi strumenti di pagamento, tra i più diffusi le carte prepagate (che possono essere anche emesse a favore dei minori), le carte di debito, le carte di credito e le carte revolving. Ci sono poi anche strumenti più innovativi, carte virtuali e app per pagare.

Ogni tipo di carta ha le sue caratteristiche e bisogna sceglierla anche a seconda di quali sono i propri bisogni. Inoltre, i costi da tenere in considerazione possono essere diversi: per una carta di credito, ad esempio, può essere importante il canone annuo mentre per una prepagata è soprattutto il costo della ricarica a contare.

Anche se diversi, gli strumenti di pagamento godono però delle stesse tutele: le norme della direttiva sui servizi di pagamento, recepite in Italia nel 2018 e che valgono anche per le carte dematerializzate o virtuali e quindi anche per i pagamenti con lo smartphone. Come diciamo sempre, il mercato è ampio e ci sono tante offerte: è bene quindi confrontare e comparare per scegliere le offerte migliori.  

Vi indichiamo le principali caratteristiche di ciascuna carta e qualche consiglio utile per sceglierle e usarle al meglio.

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Carte di credito e revolving

La carta di credito è uno strumento di pagamento che include una funzione di credito: gli utilizzi di un mese sono addebitati sul conto corrente tutti insieme in un momento successivo (di solito il 15 del mese successivo).  Questa limitata funzione di credito non prevede interessi ma fa sì che la carta venga rilasciata solo a clienti che hanno un conto corrente e che superino l’analisi di affidabilità finanziaria fatta dall’emittente (si parla di scoring). Anche la carta di credito permette di fare operazioni all’interno di un circuito internazionale come Mastercard, Visa, American Express o Diners e così si può pagare in negozio o online e si possono fare prelievi di contante presso sportelli automatici aderenti al circuito. In quest’ultimo caso però si parla di anticipo di contante e quindi l’operazione ha delle commissioni più alte di quelle pagate per il prelievo contante con la carta di debito (posso arrivare al 4% dell’importo prelevato). La carta di credito è lo strumento di solito usato quando si va all’estero; in questo caso i pagamenti in valuta diversa dall’euro vengono prima dell’addebito convertiti al tasso di cambio deciso dal circuito del giorno di contabilizzazione del pagamento con in più una commissione aggiuntiva sul tasso di cambio che può arrivare al 3%.

Come scegliere la carta di credito

La carta di credito è collegata ad un conto corrente, ma il conto non deve per forza essere aperto nella stessa banca da cui si chiede la carta: ciò che è importante, è scegliere un circuito diffuso (noi consigliamo Mastercard o Visa). Gli elementi di costo da tenere in considerazione sono: canone annuo, invio estratto conto, bollo, anticipi contante, commissione aggiuntiva per utilizzi in valute diverse da euro.

Per scegliere la carta migliore potete usare il nostro servizio di comparazione online.

Consigli per usarla al meglio

Ricordate che, prelevare contante con una carta di credito su uno sportello automatico (i cosiddetti “bancomat”), costa parecchio. Per prelevare contante è certamente meglio servirsi della carta di debito utilizzabile sul circuito bancomat.

Per pagare nei negozi, adoperate il più possibile la carta: oggi molte carte rimborsano al titolare, l’anno successivo, il canone annuo, se ha fatto utilizzi con la carta superiori ad un certo ammontare.

Ricordate anche che è vostro diritto usare la carta nei negozi e sui siti online che aderiscono ad un particolare circuito di pagamento il cui logo è riportato sulla vostra carta e sulla vetrofania nel negozio o nel sito, in qualsiasi momento, anche in periodo di saldi e per qualsiasi importo. In caso di mancata accettazione, potete segnalare la cosa al circuito. È bene inoltre tenere a mente che il negoziante o un sito online non vi può aumentare il prezzo del prodotto o del servizio solo perché pagate con carta di credito: applicare commissioni aggiuntive è un comportamento scorretto previsto dal Codice del Consumo. Se ciò dovesse avvenire, segnalatecelo qui.

E per i pagamenti online? Utilizzate la carta senza problemi: la legge vi tutela. In caso di utilizzi fraudolenti della carta avvenuti online, l’emittente è obbligato a rimborsare al legittimo titolare della carta, che le contesta, le somme addebitate per questi utilizzi. In definitiva, in caso di truffe avvenute sul web, la tutela riconosciuta al titolare è ancora più estesa.

Infine, considerate che una carta non è per sempre: avete sempre la possibilità di recedere, in qualsiasi momento senza alcun preavviso. Anzi, se recedete nel corso dell’anno, è vostro diritto riavere indietro la quota del canone annuo già pagato e relativo al periodo successivo al recesso: se ad esempio, avete pagato un canone annuo e a giugno recedete, l’emittente vi dovrà rimborsare la metà del canone.

Le carte revolving

La carta revolving è una particolare carta di credito. In genere, le carte di credito sono a saldo: prevedono che i movimenti di un mese e quindi il saldo dell’estratto conto siano pagati in un’unica soluzione, in un determinato giorno del mese dopo. Esistono però anche le carte di credito revolving che, invece, prevedono che il saldo dell’estratto conto possa essere rateizzato, pagando dunque interessi.

Si parla di carta revolving perché c’è un credito mensile che può essere usato e quindi rateizzato e che viene ricostituito ogni mese col pagamento della rata mensile. Il mese successivo il credito è di nuovo disponibile per nuove rateizzazioni. Il tasso d’interesse applicato è molto elevato, arriva al 24%.

Le carte revolving non sono carte di pagamento ma veri e propri strumenti di finanziamento che si scelgono sulla base del loro taeg. Esistono poi le carte option, carte di credito a saldo che possono diventare revolving su richiesta del cliente.

Sul nostro sito trovate un calcolatore che vi dà la possibilità di capire quanto vi costa l’utilizzo della vostra carta revolving.

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Carte prepagate

Una carta prepagata è uno strumento di inclusione finanziaria. Per averla, non serve un conto corrente, può essere rilasciata anche senza conto e può essere rilasciata anche a chi ha problemi di affidabilità finanziaria e quindi non otterrebbe mai una carta di credito.

Tecnicamente è una carta di debito, visto che gli utilizzi sono addebitati immediatamente sulla carta ma, in questo caso, sono possibili solo nel limite dell’importo precedentemente caricato: per questo motivo è una carta che può essere emessa senza alcun rischio da parte di banche ed istituti di pagamento.

I circuiti di riferimento sono Pagobancomat, Maestro, Visa Pay, Mastercard, Visa. La carta può essere usata in Italia e all’estero per prelevare contanti dagli sportelli automatici (di solito quelli fatti presso atm dell’emittente sono gratuiti), pagare nei negozi in Italia e all’estero (con una commissione aggiuntiva sul tasso di cambio come avviene con le carte di credito) e per pagare online.

É uno strumento che piace tantissimo agli Italiani: in Italia ce ne sono 26 milioni mentre le carte di credito sono meno di 16 milioni. Ma perché piacciono? Sono certamente considerate più sicure per gli acquisti online, visto che possono essere usate solo nei limiti dell’importo caricato, e non sono collegate ad un conto corrente. Sono anche l’unico strumento di pagamento che può essere intestato ad un minore, purché autorizzato da un genitore che ne assume la responsabilità.

Attenzione però: non tutte le prepagate possono essere intestate ai minori ed è bene verificare che appartengano ad un circuito di riferimento sufficientemente diffuso all’estero.

Le carte prepagate possono essere ricaricabili o usa e getta. Le prime hanno una scadenza, in genere, di tre anni dall’emissione (può arrivare fino a 10 a seconda della carta) entro cui si possono usare senza problemi nei limiti dell’importo caricato precedentemente. La ricarica può essere fatta in vari modi diversi a seconda della carta e dell’emittente: può essere una ricarica fisica presso le filiali della banca, in  posta (per la carta Postepay) ed in molti casi anche presso le ricevitorie come Sisal o Lottomatica, oppure una ricarica con un bonifico da un qualsiasi conto corrente ma solo se la prepagata ha un codice Iban (il codice che identifica anche i conti correnti). Inoltre, in rari casi, si può anche ricaricare dagli sportelli automatici oppure online dall’home banking, ma solo se è una prepagata emessa ad un correntista della stessa banca.

Le prepagate usa e getta invece, sono delle tessere che hanno le caratteristiche di una prepagata ma che non prevedono la possibilità di essere ricaricate più volte. Al momento dell’acquisto prevedono già un importo caricato entro il quale possono essere usate. Finito quell’importo la tessera è inutilizzabile.

Inoltre, ci sono anche prepagate dotate di un codice Iban (il codice alfanumerico che identifica un conto corrente) e che danno la possibilità non solo di caricare la carta con un bonifico, ma anche di fare operazioni di pagamento tipiche di un conto corrente come bonifici a terzi, domiciliazione bollette, addebiti diretti. In questo caso la carta prepagata diventa un conto semplificato, un primo strumento di accesso al mercato bancario. Queste operazioni di pagamento hanno un costo, ma ci sono prepagate con Iban che in molti casi danno la possibilità di fare bonifici online a costo zero.

Come scegliere la carta prepagata

É importante scegliere un circuito diffuso e che permetta l’utilizzo della carta anche online e all’estero.  Gli elementi di costo da tenere in considerazione sono: costo di emissione, canone annuo, costo della ricarica (ovviamente questo costo non c’è in caso di prepagate usa e getta), prelievi di contante dagli sportelli automatici ATM, una commissione aggiuntiva sul tasso di cambio per uso nei paesi in cui non circola l’euro.

Per trovare la carta migliore anche per i minori e anche con codice Iban potete usare il nostro servizio di comparazione online.

Consigli per usarla al meglio

Le carte prepagate restano valide fino alla scadenza riportata sulla tessera.  Esistono delle regole precise se non si vuole più usare la carta e sono rimasti dei soldi in carica sulla tessera: in genere il rimborso dell’importo residuato può essere richiesto in qualunque momento entro 12 mesi dalla scadenza della carta.

Le tutele per i titolari di una carta prepagata sono identiche a quelle delle carte di credito; in caso di utilizzo fraudolento da parte di terzi la responsabilità del titolare è limitata a 50 euro prima del blocco e non c’è dopo il blocco.

Attenzione perché non sostituiscono completamente una carta di credito. È il caso, ad esempio, di prenotazione di alberghi o di auto a noleggio: molte società non accettano le carte prepagate perché non sono garanzia di una riserva di denaro da usare in caso di problemi, visto che potrebbero anche essere vuote nel momento in cui la garanzia deve essere esercitata.

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Carte virtuali

Nel mondo dei pagamenti, le novità arrivano e si susseguono ad elevata velocità. Nel futuro prossimo non si avrà più bisogno di una carta fisica: pagheremo usando l’impronta dell’indice o la nostra iride. É chiaro che, quando si paga online, non si ha alcun bisogno di una carta fisica perché basta inserire i codici identificativi dello strumento di pagamento per poter fare l’operazione di acquisto.

Inoltre, c’è la possibilità di usare conti di pagamento (come ad esempio Paypal) che si aggiungono alle carte e che danno la possibilità di fare acquisti online. Oltre a ciò, già oggi, le carte si possono dematerializzare e ci sono nuovi operatori che offrono servizi innovativi. Lo smartphone è diventato uno strumento di pagamento anche in negozio in diverse forme. E lo è anche lo smartwatch. Qualunque sia il device usato per pagare, anche se si usano solo codici virtuali, le tutele per i clienti sono sempre le stesse: sono previste dalla direttiva sui servizi di pagamento. Inoltre, lo smartphone o lo smartwatch si possono bloccare anche a distanza, un ulteriore elemento di sicurezza in caso di furto o di smarrimento. 

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Pagamenti con smartphone

I pagamenti via smartphone o via cellulare, in negozio utilizzano due differenti tecnologie: la tecnologia NFC (near field communication) e quella che si basa sul Qr code. Cosa sono e come funzionano?

Tecnologia NFC significa “near field communication” “comunicazione a stretto raggio” e permette a due device di connettersi tra di loro attraverso un sistema wireless: in questo modo i due device possono scambiarsi tra loro dati anche complessi semplicemente toccandosi, o, quantomeno, trovandosi a una distanza molto ridotta l’uno dall’altro. È quello che succede quando si avvicina lo smartphone o lo smartwatch al lettore di carte POS, c’è uno scambio di informazioni tra smartphone e POS, e così può avvenire il pagamento. Perché avvenga la comunicazione, la distanza dello smartphone dal POS deve essere inferiore ai 4 centimetri.

Tutti i pagamenti contactless con smartphone usano appunto la comunicazione NFC, che peraltro è la stessa usata con le carte contactless. Non tutti gli smartphone e smartwatch però, sono utilizzabili per pagare: lo sono solo quelli dotati di tecnologia Nfc quindi modelli più evoluti ed anche più costosi.

Nella tecnologia QRcode invece, il pagamento avviene quando lo smartphone, con la sua fotocamera, inquadra il Qrcode generato dalla cassa o dal cellulare dell’esercente. Il QR code è uno speciale codice che contiene del testo. Nella pratica, è un quadrato composto da quadratini bianchi e neri disposti in modo differente, a seconda delle informazioni che contiene.

Letteralmente significa codice a risposta veloce e contiene più informazioni di un codice a barre quindi anche quelle relative al pagamento.

Questa tecnologia, usando la telecamera del cellulare, è sicuramente più “democratica” della tecnologia Nfc: in pratica tutti i cellulari potrebbero essere utilizzati per pagare con questa modalità, non solo quelli di ultima generazione.

Ma come si può pagare con lo smartphone?

Per poter pagare tramite smartphone, ci sono diverse modalità che si basano tutte su app: ci sono i wallet digitali, i borsellini elettronici, come Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay. In questo caso si usano, per i pagamenti contactless in negozio o per i pagamenti online, le carte di credito, di debito o prepagate emesse dalle banche o dagli istituti di pagamento, solo che le carte sono virtualizzate, dematerializzate e inserite nel borsellino elettronico da usare per i pagamenti con lo smartphone non solo in negozio ma anche online. Attenzione però perché ciò non avviene per tutte le carte.  

Ci sono poi le app che permettono anche di pagare nei negozi o online con le loro carte o conti dematerializzati, usando circuiti alternativi di pagamento o i tradizionali circuiti delle carte. C’è spazio per App come Satispay, Hype, N26, Revolut, Oval. Al momento, solo Satispay usa per i pagamenti un sistema proprio, diverso dai circuiti internazionali e quindi permette un risparmio delle commissioni per gli esercenti. Alcune usano per pagare in negozio il Qr code altre i collegamenti via Nfc.

Dal punto di vista della sicurezza, si tratta di conti di moneta elettronica e dunque sono sottoposti alle comuni norme di riconoscimento antiriciclaggio (e della direttiva sui servizi di pagamento (prima del blocco responsabilità massima di 50 euro e dopo blocco nessuna responsabilità). Per conoscere tutti i dettagli potete leggere la nostra news qui.

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Domande frequenti

Rispondiamo ai dubbi più frequenti sulle carte di credito.

Come attivare una carta di credito?

La carta di credito viene spedita a domicilio separatamente dal suo PIN (codice segreto) che arriva in una seconda busta. In molti casi, per attivare la carta bisogna fare un prelievo di contante presso un ATM (uno sportello automatico), dipende dall’emittente. Tutte le istruzioni, in ogni caso, sono scritte nella lettera che accompagna la carta di credito.

Come abilitare la carta di credito ai pagamenti online?

Non si deve fare nulla in particolare. La carta, una volta attivata, la si può usare dappertutto sia in negozio fisico che online. Per i pagamenti online di valore superiore ai 30 euro è necessario autenticare l’operazione attraverso un codice usa e getta che arriva dall’emittente o atraverso un messaggio autorizzativo che arriva sulla app della vostra banca o dell’emittente. Si tratta della strong customer authentication (vedi maggiori approfondimenti qui.

Per pagare con carta di credito serve il pin?

Oggi, sempre di più, le carte con chip richiedono il PIN per i pagamenti di valore superiore ai 25 euro o 50 euro. Sono ancora poche le carte che prevedono invece la firma dello scontrino. Per pagamenti di piccolo importo, se invece si paga contactless, non serve digitare il PIN. Vedi maggiori dettagli qui.

Come distruggere una carta di credito scaduta?

Nel caso in cui vogliate recedere basta mandare una comunicazione all’ente emittente. La carta dopo il recesso non sarà più utilizzabile. In questo caso, e nel caso in cui invece fosse scaduta, potete tranquillamente distruggerla tagliandola in due.

All'estero è meglio pagare con bancomat o carta di credito?

Si possono usare entrambe: tutto dipende dal circuito di riferimento della carta. In genere, i circuiti delle carte di credito (Visa o Mastercard) sono molto più diffusi di quelli delle carte di debito (Maestro, Visa Electron, Vpay). Per il resto il funzionamento è identico; quello che cambia è che con la carta di credito le spese saranno addebitate tutte insieme di solito qualche giorno dopo il mese in cui sono state fatte. Nel caso delle carte di debito invece l’addebito è immediato. Attenzione alla commissione applicata sui pagamenti in valuta diversa dall’euro; infatti i pagamenti per essere addebitati saranno convertiti in euro al tasso di cambio deciso dal circuito a cui viene aggiunta una commissione aggiuntiva sul cambio che può arrivare fino al 3%. E’ bene scegliere una carta con una commissione aggiuntiva bassa. Inoltre, per alcuni acquisti, ad esempio noleggiare un’auto o prenotare un albergo, è necessario avere una carta di credito che fa da garanzia per l’operazione.

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