Pensioni di febbraio: ecco le date per il ritiro in Posta
Dal 25 gennaio al 1° febbraio in base all'iniziale del cognome: sono le prossime date per ritirare la pensione di febbraio in Posta. Per evitare assembramenti, infatti, l'accesso agli uffici postali per il ritiro delle pensioni sarà scaglionato ma chi ha il cognome che inizia dalla S in poi sarà necessario avere il Green pass per accedere alla Posta. Il consiglio è sempre quello di chiedere l'accredito della pensione sul conto o, in alternativa, per gli over 75 ricevere la pensione a casa delegando i Carabinieri. Ecco le varie possibilità.
- contributo tecnico di
- Ivano Daelli e Anna Vizzari
- di
- Luca Cartapatti

Per i quasi 300 mila pensionati che ritirano in Posta la pensione in contanti ci sono importanti novità. Infatti il 31 gennaio scade la possibilità di recarsi in Posta senza green pass, quindi per la gran parte dei pensionati che scelgono questo sistema per riscuotere la pensione, quella di febbraio è l’ultima che si può ritirare senza dover esibire la certificazione verde. Non per tutti però è così: già da questo ritiro di febbraio, chi ha il cognome che inizia dalla S in poi deve avere il Green pass (basta quello base) per entrare nell'ufficio postale. Per i cognomi dalla S in poi, infatti, scatta la possibilità di ritirare la pensione di febbraio proprio dal 1° febbraio, giorno in cui entrano in vigore le nuove restrizioni.
Le stesse misure sono in atto per tutti gli altri pagamenti che possono essere erogati in contanti, come l’indennità di accompagnamento o quella di frequenza.
Le date di febbraio
La prossima pensione quindi si potrà ritirare a partire dal 25 gennaio al 1° febbraio seguendo un calendario suddiviso in base all'iniziale del proprio cognome. Per i pensionati titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution, l'accredito avverrà in anticipo il 26 gennaio. Per chi ha l’accredito su conto corrente bancario, invece, non è previsto anticipo e la pensione continuerà a essere disponibile il primo giorno lavorativo del mese (quindi, dal 1°febbraio). Se invece la pensione non è accreditata e bisogna andare all’ufficio postale per ritirarla sarà necessario presentarsi agli sportelli secondo la seguente ripartizione di cognomi:
- mercoledì 26 gennaio i cognomi dalla A alla B;
- giovedì 27 gennaio i cognomi dalla C alla D;
- venerdì 28 gennaio i cognomi dalla E alla K;
- sabato 29 gennaio (mattina) i cognomi dalla L alla O;
- lunedì 31 gennaio i cognomi dalla P alla R;
- martedì 01 febbraio i cognomi dalla S alla Z;
Poste raccomanda di indossare dispositivi di protezione personale, di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti e di tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici sia nelle sale aperte al pubblico.
L'alternativa c'è: l'accredito
Sono ancora troppi i pensionati italiani che ritirano la pensione agli sportelli degli uffici postali. Al di là della necessità contingente di evitare code ed assembramenti non indicati in questo periodo, rimane il problema del rischio di scippi e furti che prendono di mira proprio gli anziani che si recano in posta per ritirare la pensione in contanti. Perché allora non pensare a un accredito della pensione su qualche strumento digitale? Le alternative sono varie, alcune delle quali molto meno complesse e complicate di quello che in genere si pensa. Ma vediamole assieme.
- La prima per chi sta cercando uno strumento di pagamento semplice è il conto base che nella versione dedicata ai pensionati è totalmente gratuita se l’assegno della pensione è di massimo 18.000 euro all’anno (si paga solo il bollo di 34,20 euro se la giacenza media annua del conto supera i 5000 euro). Viene offerto da Poste e da qualsiasi altra banca.
- La seconda possibilità è una carta prepagata dotata di Iban e che quindi possa permettere di essere caricata a distanza con l’accredito della pensione. Sul nostro servizio di comparazione ne abbiamo messe a confronto più di 140. Alcune sono anche a costo zero, quindi basta sceglierle con attenzione.
- Ci sono poi i tradizionali conti correnti; anche in questo caso con il nostro servizio di comparazione online è possibile individuare il miglior prodotto e quello più adatto alle nostre esigenze.
Accredito della pensione: come si fa
Ma come si comunicano all’Inps le coordinate del nuovo strumento su cui accreditare la pensione? L'Inps ha eliminato l’obbligo di presentare i modelli predisposti dalla propria banca o ente di credito per l’accredito della pensione. Saranno direttamente gli istituti di credito o le poste italiane a effettuare le verifiche preordinate ad accertare la coincidenza fra i dati identificativi del titolare della prestazione e quelli dell’intestatario/cointestatario dello strumento di riscossione (conto corrente, libretto di risparmio dotato di IBAN, carta prepagata ricaricabile dotata di IBAN).
Come ricevere la pensione in contanti a casa
Per tutti i cittadini dai 75 anni in su che riscuotono abitualmente la pensione in contanti negli uffici postali, ora c'è la possibilità di chiedere la consegna delle somme direttamente a casa. Per l'intera durata dell'emergenza Covid-19 saranno i Carabinieri a recarsi presso gli uffici postali per riscuotere la pensione per poi consegnarla ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane tramite apposita delega scritta. Il servizio non è disponibile per chi ha già delegato altri soggetti alla riscossione, per chi ha un libretto o un conto postale, per chi vive con familiari o se i familiari abitano nei pressi dell'abitazione del pensionato. Per avere informazioni sul servizio è possibile contattare il numero verde 800 556670 messo a disposizione da Poste Italiane oppure chiamare la più vicina stazione dei Carabinieri.