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Fasce portabebè: guida completa per scegliere il supporto migliore

Sempre più genitori scelgono di portare i propri figli a contatto, con fasce e supporti che uniscono praticità e calore umano. Abbiamo raccolto le testimonianze di oltre 1000 mamme e papà per capire come e perché usano la fascia portabebè. Dalle tipologie ai materiali, dalla sicurezza ai prezzi: una guida completa per orientarsi nel babywearing.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
12 settembre 2025
Fasce portabebè

Il respiro che si intreccia, il battito che rassicura, il calore della pelle che diventa nido. Portare un neonato in fascia non è solo un modo pratico per spostarsi: è un gesto antico che custodisce intimità e contatto, trasformando la quotidianità in vicinanza. Oggi, sempre più genitori riscoprono questa pratica millenaria, adattandola alla vita moderna con supporti sicuri, ergonomici e confortevoli. Ma quali tipi di fasce portabebè esistono e quale si adatta meglio alle tue esigenze? Quali materiali garantiscono comfort e sicurezza per te e il tuo bambino? Da quando si può iniziare a usarle e fino a che età sono davvero utili? Scopri le risposte nella nostra guida e lasciati accompagnare nel mondo del babywearing, dove ogni gesto rafforza il legame con tuo figlio. Torna all'inizio

Tipologie di fasce porta bebè

La fascia portabebè è un dispositivo in tessuto che consente di portare il bambino in diverse posizioni (fronte, sul fianco, sulla schiena), distribuendo il peso in modo ergonomico per la persona che la indossa e garantendo una posizione fisiologica e sicura per il bambino.

Secondo i genitori coinvolti nell’inchiesta, la libertà di movimento e la facilità degli spostamenti sono i motivi principali che spingono all’uso della fascia, seguiti dal maggiore contatto e comfort del bambino. Entrambe le motivazioni sono corrette: le fasce portabebè lasciano le mani libere, non ci sono problemi a fare scale, entrare negli ascensori o prendere i mezzi pubblici; inoltre, il bambino sente il calore e il battito del genitore, sentendosi accudito e protetto e tra tutti i diversi tipi di fasce c’è sicuramente quella più confortevole per il bambino e il genitore.

Esistono diverse tipologie di fasce, a seconda del materiale, della struttura e degli agganci: ne abbiamo identificate 4, suddividendole in macrogruppi e abbiamo chiesto ai genitori di indicarci quale fascia possiedono.

Infografica fasce portabebè

Fascia in tessuto elastico

Prezzo: min-max (settembre 2025) 29,90-79,90€.

Fascia Boba wrap

 

È quella più utilizzata dai genitori che hanno partecipato all’inchiesta, è la fascia in tessuto elastico, non strutturata e priva di agganci rigidi, cioè una sorta di sciarpa che si avvolge, in diversi modi, al corpo del genitore e del bambino: molto versatile e flessibile, può sembrare inizialmente complessa da utilizzare, ma una volta appreso come si usa, diventa un'amica inseparabile. Il tessuto è generalmente in cotone resistente con aggiunta di una piccola percentuale di elastan che conferisce elasticità. È perfetta dalla nascita perchè avvolge dolcemente il neonato, al contrario con l’aumento del peso potrebbe lasciarsi andare e perdere elasticità e tenuta. La lunghezza è generalmente standard, circa 5 metri.

 

Fascia in tessuto rigido

Prezzo: min-max in euro (settembre 2025) 58,98-93,50€.

Fascia Didymos Ada

È il secondo tipo di fascia più utilizzata, ma meno diffusa di quella elastica a cui assomiglia come forma (non strutturata, senza agganci), ma differisce appunto per la rigidità. Il tessuto è lungo e si può legare in molteplici modi, a seconda dell’età e del peso del bambino. E’ fatta in cotone, senza componente elastica, ha una minore vestibilità, soprattutto all’inizio, ma in genere ha una maggiore versatilità, si può usarla a lungo (anche fino ai 3 anni) con diverse legature, nei primi mesi sul petto, poi sul fianco e infine sulla schiena per i più grandi.  Il tessuto è resistente, sia per l’assenza della componente elastica sia perchè spesso realizzato con la lavorazione yersey, per cui dura anche per più figli. La lunghezza è variabile dai 3 agli 8 metri, di solito è indicata come taglie dalla xs alla xl o con i numeri, in funzione sia della corporatura del genitore che del bambino e delle legature, la più diffusa è la taglia 6 o m circa 5 metri.

Fascia in tessuto con agganci rigidi

Prezzo: min-max (settembre 2025) 49,70-119,90€.

Fascia ad anelli

 

Abbastanza diffusa a parimerito con la fascia in tessuto rigido, rispetto alle precedenti è dotata di agganci rigidi, ad esempio anelli (Ring Sling) o bottoni. Il tessuto può essere sia rigido che elastico, è semplice da utilizzare, soprattutto all’inizio perchè non bisogna annodare il tessuto, si fissa tramite gli agganci e si regola in funzione del genitore e del bambino, ma è meno versatile perchè la lunghezza del tessuto è ridotta rispetto alle precedenti, in genere meno di 2 m. Si può tenere facilmente in borsa o nello zaino ed utilizzare all’occorrenza anche per i bimbi un pò più grandi, ma è adatta anche dalla nascita, creando una “tasca” in cui mettere il bambino, che poi potrà essere spostato sul fianco o sul retro man mano che cresce.

Fascia semistrutturata o halk buckle

Prezzo: min-max (settembre 2025) 59,00-189,00€.

Fascia Didymos

 

È la fascia meno utilizzata dai genitori, a differenza dei sistemi precedenti è semistrutturata, a metà tra le fasce di stoffa non strutturate che si annodano intorno al corpo (morbide o rigide, con o senza agganci) e il marsupio ergonomico dotato invece di struttura, cioè simile ad uno zaino con fascione e spallacci regolabili. È molto pratica e semplice da usare, non bisogna fare nessuna legatura al contrario delle fasce, si chiude con la fibbia; rispetto al marsupio è più morbida e si adatta meglio al genitore e al bambino. È regolabile in funzione sia della corporatura del genitore che del bambino, si possono portare i bambini anche molto piccoli, ma, rispetto alle altre fasce portabebè è meno versatile e meno duratura perchè il bambino può essere portato solo davanti o dietro. La consigliamo per un uso occasionale o limitato.

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Tessuti e materiali: cosa scegliere in sicurezza

Le fasce portabebè possono essere fatte di diversi materiali, quello più diffuso secondo i risultati della nostra inchiesta è il cotone: è una fibra di origine naturale, morbida, resistente e facile da lavare, può andare in lavatrice e soprattutto con i bambini piccoli, poter lavare la fascia facilmente è un aspetto importante per la scelta. Lino e bambù, sono meno diffusi, in genere necessitano di trattamenti più delicati e possono inoltre essere più ruvidi e potrebbero non garantire lo stesso confort del cotone al contatto con la pelle. 

Alcuni genitori hanno citato il jersey come materiale delle fasce portabebè, ma non si tratta di una fibra tessile, bensì di un tipo di lavorazione che permette di realizzare un tessuto elastico e resistente, che garantisce un buon sostegno senza essere rigido, solitamente è fatto con il cotone, ma può essere realizzato anche con altri materiali. Sconsigliati i tessuti delicati come seta o lana, sia per il lavaggio, che per la resistenza e traspirabilità. I tessuti elastici contengono anche una piccola percentuale di elastan o lycra, una fibra sintetica che ha la capacità di allungarsi senza deformarsi.

Alcune fasce riportano un indice in g/m², non si tratta nè di peso nè di spessore come indicano erroneamente alcuni siti, ma della grammatura del tessuto, cioè la densità delle fibre, maggiore è la grammatura, maggiore è la densità dei fili con cui è stato filato il tessuto: ad una maggiore grammatura corrisponde più rigidità e sostegno perchè più spessa e resistente, ad una minore invece miglior traspirabilità e facilità di legatura perchè più flessibile e sottile; indicativamente 250 g/m² può essere la soluzione migliore tra sostegno e flessibilità. Verificate sulle istruzioni della fascia le indicazioni per il lavaggio e optate per una lavabile in lavatrice. Lavatela sempre prima del primo utilizzo per rimuovere e residui di sostanze usate nella lavorazione. In generale, quando si tratta di tessuti a contatto con i bambini, è preferibile evitare colorazioni accese, i coloranti usati nel tessile, ma non solo, possono essere fonti di allergie, per cui consigliamo in via precauzionale colorazioni neutre. 

Le mamme e i papà che abbiamo intervistato si sono rivelati molto attenti all’aspetto relativo alla sicurezza tanto che la scelta di questa tipologia di prodotto è molto spesso ragionata ritenendo importante investire in qualità del prodotto, soprattutto se ne verrà fatto un uso prolungato. Alcune certificazioni aiutano nella scelta perchè garantiscono una maggiore sicurezza dal punto di vista delle sostanze chimiche utilizzate durante la produzione e il possibile rilascio durante l’utilizzo sia per contatto con la pelle sia perchè magari il bambino la mette in bocca.

OEKO-TEX®

Logo Oeko Tex

È il più diffuso. Regolamenta la presenza e l'utilizzo di sostanze chimiche pericolose per la salute, limitando al minimo il rischio di reazioni indesiderate, e inquinanti per l’ambiente. è utilizzata nei test di Altroconsumo quando si effettuano analisi di sostanze chimiche pericolose e/o inquinanti.

Global Organic Textile Standard

Logo Gots

Certifica l’origine biologica della fibra tessile e ne controlla ogni singolo aspetto della produzione. Le fibre biologiche seguono un disciplinare che regolamenta l’utilizzo di sostanze chimiche, come fertilizzanti e pesticidi e ha un ridotto impatto ambientale, secondo le nostre analisi.

Ecolabel, BlueAngel e Nordic swan

Certificazioni fasce portabebè

Ancora poco diffusi nel tessile, i marchi ecologici Europeo (Ecolabel), tedesco (Blue Angel) e nordico (Nordic swan) tutelano l’impatto ambientale dei prodotti, anche regolamentando le sostanze chimiche utilizzabili per la produzione dei tessuti, a tutela della salute e la sicurezza dei consumatori. 
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Da quando si può usare la fascia portabebè?

La fascia portabebè può essere utilizzata dalla nascita fino circa ai 3 anni. Modificandone le impostazioni, spostando il bambino dal fianco alla schiena e posizionandola diversamente grazie alla grande flessibilità, non è necessario cambiare come il passeggino con la crescita del bambino, ma è importante verificare le indicazioni sulle istruzioni, perché potrebbe esserci un peso massimo indicato per garantire la sicurezza.

La fascia, secondo la nostra inchiesta, è molto utilizzata tra i 4 e 6 mesi e un pò meno tra i 7 e 12, mentre prima dei 4 e dopo l’anno l’utilizzo è meno frequente.
Le spiegazioni sono diverse: da 0 a 3 mesi molti genitori, soprattutto al primo figlio, “temono” che la fascia non sia un supporto adatto, che non lo sostenga o protegga abbastanza, mentre invece se utilizzate correttamente favoriscono anche il contatto con genitore che è molto importante per il bambino: la fascia crea una specie di culla e il bambino si abitua ad essere trasportato in modo dolce. È molto comoda anche per chi utilizza i mezzi pubblici o deve fare le scale per entrare in casa e lascia le mani libere, al contrario del passeggino che anche se comodo in alcune situazioni, è difficile da maneggiare. La maggior parte dei genitori coinvolta nell’inchiesta, infatti, la usa in alternanza, in modo complementare con altri supporti, valutando la scelta più appropriata in funzione della situazione.

Tra coloro che ci hanno segnalato di utilizzarla più spesso in casa le motivazioni riguardano tre aspetti principali:

  • la facilità di addormentamento del bambino;
  • il muoversi agevolmente in casa senza perdere d’occhio il bambino;
  • agevolare la curiosità/voglia di movimento del bambino.

Dopo l’anno invece i bambini diventano più pesanti e in generale non si utilizzano più sistemi di trasporto, ma la fascia può essere utilizzata in diversi modi, ad esempio portata sulla schiena può essere utilizzata come uno zaino, se il bambino è stanco o per brevi tratti, dopo di che la fascia che è leggera e compatta può essere riposta nella borsa. La maggior parte delle fasce portabebè può essere utilizzata fino ai 3 anni, ma è opportuno verificare il peso massimo consigliato nelle istruzioni. Se il bambino è comodo e sicuro e il genitore si sente a proprio agio, non esiste un limite di tempo in cui possono essere indossate le fasce portabebè, rifacendoci alla tradizione, in alcune civiltà si tengono anche tutto il giorno. E’ importante, soprattutto quando il bambino cresce, fare attenzione alla propria postura per evitare che diventi una sofferenza per il genitore. E' importante anche verificare le istruzioni della fascia se presenta un'indicazione massima di peso del bambino, sia per il comfort sia per la sicurezza.

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Sicurezza e comfort per genitori e bambini

Le fasce portabebè hanno indubbi vantaggi: comodità e libertà per il genitore, comfort e calore umano per il bambino. Di contro, se utilizzate in modo scorretto, possono presentare rischi anche gravi, come il soffocamento dei neonati. Per evitarli, è fondamentale leggere sempre le istruzioni (sconsigliamo l’acquisto di prodotti privi di manuale) e seguire alcune regole di base, vediamo quali.

  • Peso ed età sono informazioni cruciali da verificare, sia prima dell’acquisto sia durante l’utilizzo. Anche le taglie fasce portabebè hanno un ruolo importante: scegliere quella giusta in base alla propria corporatura e alle legature desiderate garantisce sicurezza e comfort.
  • Il viso del bambino deve essere sempre visibile. Per ridurre il rischio di soffocamento, il mento del bebè non deve mai toccare il petto del genitore e non deve essere coperto completamente dal tessuto. Controlla spesso che respiri correttamente.
  • Ogni volta che posizioni il bambino nella fascia, verifica lo stato di tessuti, cuciture, bottoni e cerniere. Attenzione anche a fili tirati o etichette che il bambino potrebbe portare alla bocca.

Il comfort, invece, desta meno preoccupazioni: oltre la metà dei genitori dichiara di sentirsi a proprio agio indossando la fascia porta bebè, anche se qualcuno trova inizialmente più complesso imparare a regolarla. Con un po’ di pratica, diventa uno strumento comodo e naturale. Anche i bambini, nella maggior parte dei casi, sembrano gradire molto: il contatto favorisce tranquillità e benessere. Chi la ritiene meno confortevole segnala soprattutto il caldo o la posizione del bambino, che dipende anche dalle sue preferenze personali.

Le fasce si adattano a diverse età del bambino, dalla nascita fino ai 3 anni circa. Più la fascia è strutturata, minore è la versatilità; ecco perché è importante controllare le indicazioni riportate sull’etichetta, comprese le taglie fasce portabebè e il peso massimo consentito.

Un altro aspetto da considerare è la stagionalità: la fascia portabebè in inverno è particolarmente apprezzata perché protegge dal freddo e dall’aria, e può essere indossata anche sopra tutine imbottite o abitini pesanti, regolando semplicemente il tessuto. Con la pioggia lascia le mani libere per l’ombrello, mentre in estate può risultare un po’ calda, pur offrendo protezione dal sole.

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Prezzo e rapporto qualità-prezzo

Le fasce porta bebè che i nostri intervistati possiedono sono state prevalentemente acquistate da loro e la maggior parte dei genitori ha fatto confronti e ricerche prima di acquistare e si è informata: è una scelta ragionata e pensata, solo in rari casi si tratta di un acquisto d’impulso o di un regalo ricevuto senza sceglierlo personalmente. Le persone di riferimento per la scelta sono principalmente gli amici che già le utilizzano, altri genitori considerati “esperti” attraverso i canali social e figure professionali come ostetriche e doule.

Quando si parla di prezzo, le fasce disponibili sul mercato si possono distinguere in fasce economiche, di fascia media e premium. Vale la pena investire in un prodotto di qualità, soprattutto se pensate di utilizzarlo a lungo o per più figli: dalla nostra inchiesta emerge che molti genitori hanno usato la stessa fascia anche per più di 3 bambini.

Tra i luoghi in cui fare l’acquisto, i negozi online rappresentano la prima scelta per quasi la metà dei rispondenti. Sarebbe comunque consigliabile provarla prima, sia per il genitore che per il bambino, oppure recarsi in un negozio fisico dove confrontare più modelli. In alternativa, potete farvela prestare da chi già la utilizza: vi aiuterà a capire come indossarla al meglio e a valutare se è adatta alle vostre esigenze.

Le nostre inchieste su siti come Shein e Temu hanno dimostrato delle lacune nella tutela della sicurezza dei consumatori, in particolare per quanto riguarda le sostanze chimiche, sconsigliamo l’acquisto di prodotti a basso prezzo su canali non specializzati. Anche gli intervistati hanno segnalato preoccupazioni riguardo all’acquisto di fasce portabebè su questo tipo di siti.

Riportiamo in tabella i prezzi min-max e medio per le diverse tipologie di fascia rilevati da Altroconsumo a settembre 2025: 

 
Prezzi in euro (settembre 2025) Prezzo min-max Prezzo medio
FASCIA TESSUTO ELASTICO 29,90-79,90 56,30
FASCIA TESSUTO RIGIDO 58,98-93,50 77,50
FASCIA AD ANELLI (RING SLING) 49,70-119,90 85,42
HALF BUCKLE 59,00-189,00 127,56

La spesa media dei nostri intervistati è compresa tra 30 e 60€, ma una buona parte ha dichiarato di aver speso fino a 100€ per l’acquisto della propria fascia, a dimostrazione che non è il tipo di prodotto su cui si punta a risparmiare, ma si predilige una scelta basata su criteri di qualità e robustezza.

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