Bambini al sicuro in acqua
Estate, mare, piscina, tempo per divertirsi... con cautela, perché ogni anno incidenti e annegamenti di bambini continuano a fare tristemente notizia. Molti di questi incidenti si eviterebbo se il bambino sapesse nuotare o venisse sorvegliato. Il messaggio è chiaro: iscrivi i tuoi bambini al nuoto. E non fidarti dei gonfiabili d'acqua, perché non sono sicuri.

Ogni anno, soprattutto d’estate, sentiamo tragiche notizie sull’annegamento di bambini in mare, in piscina, nei laghi o nei fiumi. Secondo una recente indagine dell’ISS, tra il 2015 e il 2019 sono stati identificati in Italia oltre 2mila casi di incidente in acqua, di cui circa il 14% riguarda bambini nella fascia d'età 0-10 anni. Come possiamo intervenire? Ecco quali sono tutte le precauzioni da adottare e i principi di sicurezza in acqua.
Insegna ai tuoi bambini a nuotare il prima possibile
Non è mai troppo presto per insegnare a nuotare a un bambino. L'età ideale per iscriverli a un corso è compresa tra uno e quattro anni. Non è raro che un bambino impari a nuotare prima che a camminare. Ma anche quando il bambino sa nuotare, dovrebbe esserci sempre un adulto che lo guarda costantemente, dentro e fuori dall'acqua: sarà lui a insegnare, ad esempio, di non correre e giocare sul bordo di una piscina, poiché cadendo ci si potrebbe fare e male e finire inavvertitamente in acqua..
Anche per i genitori non è una cattiva idea iscriversi a un corso di primo soccorso: in caso di annegamento, il tempo è fondamentale, soprattutto se è necessario eseguire operazioni di rianimazione.
Aiuti al galleggiamento, sì ma con cautela
I braccioli, i giubbotti salvagente o i supporti galleggianti (tubi, cinture galleggianti, dischi…) sono progettati per aiutare il bambino mentre sta imparando a nuotare e possono essere utilizzate in acque profonde.
Comunque sia, ricorda che il bambino deve essere sempre sorvegliato perché questi articoli sono solo aiuti al galleggiamento:
- I braccioli sono facili da usare ma devono essere ben posizionati, preferibilmente vicino alla spalla, per evitare che si stacchino accidentalmente.
- I giubbotti salvagente devono corrispondere alla taglia del bambino.
- I supporti galleggianti sono una buona alternativa, ma solo per i bambini di età superiore ai due anni. Possono essere efficaci, purché posizionati correttamente: sono quindi essenziali chiare istruzioni d’uso.
Tieni presente che i giubbotti offrono una migliore vestibilità e galleggiabilità, oltre a lasciare le braccia libere. Il giubbotto è quello che fornisce più protezione, quindi è il migliore quando non sai nuotare; mentre i supporti sono più utili quando si fa già pratica di nuoto, senza però andare in acqua alta. I braccioli, molto in voga per la loro semplicità, hanno perso interesse, perché rendono difficile l'apprendimento dei movimenti e per il rischio che si possano forare o staccarsi se non ben regolati. Tutti i supporti devono avere:
- Una doppia camera d'aria (se sono gonfiabili).
- Una valvola che, anche quando aperta, trattenga il 75% dell'aria dopo due minuti.
- Fibbie a doppia chiusura.
I difetti sono solitamente nella resistenza delle fibbie, oltre che nei materiali utilizzati, a volte potenzialmente pericolosi.
Fai attenzione con i giocattoli gonfiabili
I canotti, i personaggi gonfiabili e la maggior parte dei materassini e dei galleggianti sono considerati giochi d'acqua. Ciò significa che:
- Non sono tenuti a soddisfare gli standard di galleggiamento di base.
- Dovrebbero essere utilizzati solo nelle aree in cui il bambino può appoggiare i piedi a terra.
- Non dovrebbero mai essere usati in mare, poiché la corrente potrebbe trascinarli all'interno.
- Se misurano meno di 120 cm, i materassini sono considerati giocattoli. Fai attenzione a non portarli in aree profonde e ad addormentartici sopra.
- Fai molta attenzione quando salti sul giocattolo vicino al bordo della piscina: può rimbalzare e colpire il cordolo stesso o anche il fondo.
Le figure gonfiabili sono molto attraenti per bambini e adulti, ma ogni estate si verificano sfortunati incidenti. Questo è un pericolo reale da non sottovalutare. Se non hai intenzione di fare un uso responsabile di questi gadget e rimanere dove puoi stare, è meglio evitare di acquistarli.
- Alcune di queste figure galleggianti sono composte da materiali pericolosi. Ad esempio, alcuni contengono quantità eccessive di ftalati, che rappresentano dei rischi se aspirati...
- L'etichettatura non è sempre completa; oltre alla composizione e alle istruzioni per l'uso, deve essere incluso l'indirizzo completo del produttore.
Nozioni di base sulla sicurezza in acqua
Ecco tutte le principali nozioni da tenere a mente quando i tuoi bambini vanno in acqua.
Il bagnino è il tuo alleato
La presenza di un bagnino è fondamentale, sia in mare che in piscina, si tratta di una persona preparata a soccorrere e assistere un ferito. Evita le spiagge senza bagnino. Nelle piscine pubbliche la loro presenza è obbligatoria; in quelle private, in una comunità di quartiere con più di 30 abitazioni o una piscina di oltre 200 m2, il bagnino dovrebbe portare un telefono cellulare nel caso sia necessario effettuare una chiamata di emergenza.
Rispetta le bandiere
Ricorda, una spiaggia con bandiera verde indica un mare calmo, senza correnti o grandi onde, tutto il contrario di una bandiera rossa, che vieta la balneazione. La bandiera gialla, dal canto suo, indica condizioni sfavorevoli per la balneazione: prudenza e grande attenzione ai minori.
Attenzione ai fiumi e agli stagni
Spesso sono incustoditi e hanno correnti che possono trascinarti via. Mantieni alta l'attenzione.
In barca al sicuro
Se hai intenzione di navigare su una barca da diporto o di praticare uno sport acquatico, come lo sci nautico, indossa un giubbotto di salvataggio. E assicurati che i più piccoli siano sempre protetti.
Attenzione agli shock
Evita di tuffarti o saltare in acque torbide, potrebbero esserci rocce o altri bagnanti non visibili. In piscina evita i giochi sui cordoli: non fare correre e giocare i bambini vicino ai bordi. Rimuovi i giocattoli dai cordoli, dentro e fuori dall'acqua. Infine, fai attenzione quando si tuffano: potrebbe esserci qualcuno sotto che in quel momento sta nuotando.
Misura le forze
Non è una buona idea fare sforzi per i quali non siamo allenati o sopravvalutare le nostre forze, soprattutto in mare. Se in mare ti senti debole, cerca di mantenere la calma. Sdraiati sulla schiena e ritrova le forze. Non nuotare controcorrente, girati sulla schiena e spingiti solo con le gambe, parallele alla spiaggia.
In caso di incidente in acqua chiama i servizi di emergenza al 112.