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Vacanze al tempo del Covid: quasi uno su quattro resta a casa e chi parte sceglie l'Italia

Ancora una vacanza al tempo del Covid: molti italiani rimangono a casa e solo l’11% di chi viaggia andrà all’estero. L’80% si sposterà principalmente in macchina. Scarsa l’informazione sulle regole per viaggiare. Il 63% ha già ricevuto almeno una dose di vaccino e il 16% ha prenotato per averla. La maggioranza è d’accordo con l’abolizione dell’obbligo di mascherina all’aperto. Pochi temono un’impennata del contagio in autunno.

14 luglio 2021
Vacanze al tempo del Covid: il 22% degli italiani resta a casa

Le vacanze sono alle porte, finalmente, con la promessa di un po’ di relax, ma ancora molti dubbi legati al Covid. Abbiamo chiesto a un campione di quasi 900 italiani come vivono questo inizio estate, con un occhio particolare a temi ancora caldi, a partire dalle vaccinazioni. Quasi l’80% ha ricevuto o almeno prenotato il vaccino. Meno del 10% pensa che in autunno ricominceranno i guai legati al contagio. Ma più del 20% quest’estate non si sposterà da casa, vacanza o non vacanza. Anche perché le informazioni sulle regole per spostarsi non sono affatto chiare a tutti. Tra chi si muove, nove su dieci resteranno in Italia.

Cosa faranno gli italiani nelle vacanze estive?

Quest’estate il 22% di chi ci ha risposto non si sposterà da casa, il 16% non ha ancora deciso come trascorrere le ferie, mentre la maggioranza (62%) trascorrerà almeno un periodo dell’estate fuori casa. Tra i mezzi di locomozione l’automobile fa la parte del leone: l’80% userà una vettura per andare in vacanza.

La maggioranza resterà in Italia

Ecco alcuni dati emersi dalla nostra inchiesta

  • Tra chi farà vacanze fuori casa, nove su dieci (89%) resteranno in Italia mentre il restante 11% viaggerà (anche) all’estero.
  • Da notare inoltre che solo il 2% viaggerà fuori dall’Europa, mentre uno su quattro (25%) non oltrepasserà i confini della propria regione.
  • I programmi per le vacanze variano molto lungo lo stivale: aiutato dalla bellezza della natura locale resterà nella propria regione ben il 51% di chi vive al Sud o nelle Isole; lo imita solo il 6% di chi vive al Nordovest, il 22% di chi vive al Nordest, il 33% di chi vive al Centro.
  • L’80% coprirà la maggior parte del tragitto verso i luoghi di villeggiatura in automobile, e il 9% in aereo (35% tra chi viaggerà all’estero); seguono treno (5%) e nave o traghetto (4%).

Green card e green pass, quanta confusione

Appare scarso il livello di informazione sui requisiti necessari per viaggiare in tempo di Covid: solo il 38% si ritiene ben informato riguardo agli spostamenti tra regioni italiane e il 18% sugli spostamenti verso altri Paesi europei.

Considerando esclusivamente i diretti interessati, solo la metà (49%) di chi si sposterà in altre regioni si considera ben informato sui requisiti necessari per farlo (il 20% poco o per nulla) e solo il 42% di chi andrà in altri Paesi europei è ben informato a riguardo (il 24% poco o per nulla).

La vacanza impedirà la vaccinazione? L’11% non si presenterebbe

Per quanto riguarda l’impatto delle vacanze estive sulla campagna vaccinale:

- il 17% di chi non ha ancora prenotato la vaccinazione afferma che la possibilità che la seconda dose del vaccino ricadesse nel corso delle proprie ferie ha influito sulla scelta di non prenotare;

- tra chi invece ha già prenotato la prima dose, solo il 36% sa già che il richiamo non ricadrà durante il suo periodo di ferie; l’11% non si presenterebbe all’appuntamento per il richiamo qualora ricadesse nel periodo di vacanza.

Vaccinazioni: a che punto siamo?

Al 14 giugno 2021, più di uno su quattro tra quanti hanno risposto (27%) ha completato la vaccinazione e più di uno su tre (36%) ha già ricevuto la prima dose ed è in attesa della seconda. Il 16% non ha ancora ricevuto nessuna dose vaccino ma ha prenotato per averla. Il 21% non ha ricevuto nessuna dose di vaccino né l’ha prenotato.

L’utilizzo della mascherina all’aperto è utile?

L’uso obbligatorio della mascherina all’aperto è stato abolito, se non in caso di assembramenti e impossibilità di rispettare le distanze, dal 28 giugno. Una norma che è coerente con il modo di pensare della maggioranza delle persone da noi intervistate: una settimana prima dell’abolizione, quando abbiamo realizzato l’indagine, solo un terzo del campione (34%) ritiene molto importante indossare la mascherina quando si trova all’aperto in luoghi frequentati da altre persone, il 29% lo ritiene poco o per nulla importante. Discorso diverso quando ci si trova in luoghi frequentati al chiuso, come negozi, uffici e mezzi pubblici: in questo caso indossare la mascherina è considerato molto importante dall’82% del campione, solo il 4% non lo ritiene importante.

La percentuale di chi ritiene importante indossare la mascherina in spazi pubblici chiusi scende al 61% tra chi non ha prenotato la vaccinazione: evidentemente è un gruppo che ha meno timore del contagio da Covid, benché i dati a oggi suggeriscano con forza che la vaccinazione e la mascherina al chiuso siano importanti.

Sono sicure le riaperture di locali e luoghi pubblici?

Riguardo alle recenti riaperture le percezioni sono piuttosto mescolate e contrastanti.

  • È sicuro consumare all’interno di bar e ristoranti? Per il 38% no, per il 35% sì.
  • È sicuro utilizzare impianti sportivi al coperto, come le palestre? Per il 49% no, per il 26% sì.
  • È sicuro frequentare cinema e teatri? Per il 38% no, per il 39% sì.

In questa risposta l’età ha un suo peso. Consumare all’interno di bar e ristoranti e frequentare cinema e teatri è considerato rischioso in particolare dalle persone con più di 65 anni; mentre l’utilizzo di impianti sportivi al coperto è ritenuto insicuro soprattutto da chi ha ricevuto una sola dose di vaccino e da chi non ne ha ricevuta nessuna, ma ha prenotato per averla.

Come si svilupperà il contagio in autunno?

Per quanto riguarda il prossimo autunno, i cittadini manifestano un moderato ottimismo riguardo alla diffusione del contagio:

  • il 29% pensa che continuerà a calare;
  • il 17% che si manterrà stabile;
  • il 45% immagina un lieve aumento;
  • solo il 9% paventa un aumento preoccupante.

L’indagine è stata svolta tra il 10 e il 14 giugno 2021 su un campione di cittadini di età compresa tra 25 e 79 anni. Attraverso un questionario online sono state raccolte 889 risposte valide. Il campione è distribuito come la popolazione generale per quanto riguarda sesso, età ed area geografica.