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Sostenibilità: italiani a confronto con i cittadini di altri 13 Paesi

Gli italiani sono attenti alla sostenibilità dei loro comportamenti negli acquisti e nell’alimentazione. Meno nella mobilità. Nel confronto con altri 13 Paesi, restano nella media, appena dietro tedeschi e spagnoli. L’inchiesta su 15mila cittadini.

  • contributo tecnico di
  • Flavio Pellegrinuzzi
  • di
  • Adelia Piva
27 gennaio 2022
  • contributo tecnico di
  • Flavio Pellegrinuzzi
  • di
  • Adelia Piva
papà e figlia riciclano vetro

Le nostre abitudini di vita sono sostenibili per la Terra? Quando facciamo shopping, usiamo gli elettrodomestici, scegliamo come fornire energia alla nostra casa, ci spostiamo in città oppure andiamo in vacanza e quando smaltiamo i rifiuti, adottiamo i comportamenti giusti per non compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le loro necessità?

Quali sono i comportamenti “sostenibili”? Un gruppo di esperti li ha individuati in cinque ambiti: l’alimentazione, i viaggi e la mobilità, l’acqua e l’energia di casa, la gestione dei rifiuti e l’acquisto di prodotti e servizi. A ciascun ambito, gli esperti hanno attribuito un peso diverso, in base all’impatto sull’ambien­te: l’alimentazione ha il peso maggiore, segue la mobilità, terzo e quarto in ordi­ne di importanza l’energia e gli acquisti, mentre la gestione dei rifiuti è l’aspetto con il peso minore. Una volta stabilite così le regole del gioco abbiamo chiesto a 14.817 cittadini di 14 Paesi (in Italia 1.019) quali sono le loro abitudini in queste cinque sfere, ricavando dalle risposte un indice, che fotografa la sostenibilità dello stile di vita dei cittadini.

Italia a metà classifica

L’indice di stile di vita sostenibile riassume la percezione dei cittadini sui propri comportamenti nei diversi ambiti considerati e fotografa il grado di sostenibilità delle loro abitudini. L’indice, che può arrivare al massimo a 100, permette di mettere a confronto 14 Paesi, tra cui anche Russia, Canada e Gran Bretagna, Paesi extra Ue. Come si colloca l’Italia?  Ce la caviamo restando nella media, lontani dalla virtuosa Austria, ma anche dalla Russia, fanalino di coda. La Russia, però, ci supera sulla mobilità, tallone di Achille degli italiani, che si dichiarano attenti ad adottare comportamenti sostenibili soprattutto quando fanno acquisti e nel rapporto con il cibo, ma restano affezionati all’auto privata per spostarsi, spesso anche per la mancanza di alternative (come un trasporto pubblico efficiente). Sulla mobilità siamo al di sotto della media degli altri Paesi. Mentre sulla gestione dei rifiuti le percezioni sono migliori per quasi tutti i Paesi inclusa l’Italia.

infografica comportamenti sostenibili 

Attenti allo spreco di cibo, ma pochi fanno a meno dell’auto

Secondo la nostra indagine, ben sette italiani su dieci ritengono importante adottare compor­tamenti e abitudini sostenibili. La sensi­bilità c’è e lo dimostrano soprattutto il rapporto con il cibo e gli acquisti. Il 71% sta attento a evitare o ridurre lo spreco di cibo e il 58% predilige prodotti di sta­gione e a chilometro zero.

Anche lo shop­ping compulsivo non è più considerato sostenibile. Infatti, più della metà degli intervistati dichiara di comprare il meno possibile, in base alle sue reali necessità e predilige prodotti di qualità e riparabili, mentre il 38% evita i prodotti monouso.

L’ecosostenibilità è tra i criteri di scelta di prodotti e servizi: il 35% acquista quelli con etichette “green”, il 33% da aziende attente all’ambiente e il 30% investe se­guendo questo criterio. Spesso la buona volontà è ostacolata dai costi giudicati eccessivi (38% degli intervistati). In effetti, i prodotti sostenibili hanno di frequente un prezzo più alto per il maggior costo delle materie prime e dei processi di la­vorazione o perché si allungano i tempi di produzione. Conforta, però, l’indagi­ne pubblicata sul numero di gennaio di Altroconsumo Inchieste che rivela come gli italiani siano disposti a pagare di più per prodotti che hanno davvero un im­patto ambientale minore e che riportano affermazioni green verificate (48%).

Cattive abitudini sul fronte della mobi­lità. Nel confronto con gli altri 13 Paesi siamo in fondo alla classi­fica, con un indice di sostenibilità al di sotto della media. Del resto, solo il 53% degli intervistati usa l’auto solo quando necessario e appena l’11% non possiede un’auto in famiglia. Per gli spostamenti quotidiani solo il 38% si muove princi­palmente a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Sul fronte viaggi, meno della metà degli intervistati (43%) evita o ri­duce i viaggi in aereo preferendo mezzi meno inquinanti come il treno.

Sugli spo­stamenti dobbiamo adottare dunque abi­tudini più sostenibili e soprattutto non sottovalutarne l’impatto sull’ambiente, visto che gli esperti lo considerano tra i comportamenti più rilevanti in questo senso. Bisogna anche dire che gli intervi­stati si dicono ostacolati dalla mancanza di infrastrutture (il 27%), come trasporti pubblici efficienti.

infografica comportamenti sostenibili 

Acqua ed energia in casa

Al risparmio energetico e idrico gli italiani danno molta importanza e cercano di adottare comportamenti virtuosi, ma sono frenati dai costi eccessivi. Siamo nella media.

infografica comportamenti sostenibili 

Gestione dei rifiuti

Gli italiani dichiarano di fare la raccolta differenziata con impegno e oltre la metà di dare una seconda vita ai prodotti, evitando che si trasformino in rifiuti da smaltire.

infografica comportamenti sostenibili 

Manca l’informazione

Dall’inchiesta emerge come la mancan­za di informazione sia uno degli ostacoli principali all’adozione di uno stile di vita migliore.

Gli italiani sono pronti a fare scelte più attente, ma mancano infor­mazioni più chiare e univoche sulla so­stenibilità di comportamenti e prodotti. La sensibilità per l’impatto ambientale di quello che acquistiamo troppo spes­so è influenzata e ostacolata dai green claim.

Il greenwashing delle aziende crea confusione e diffidenza, che finisce col coinvolgere a volte anche i marchi va­lidi e certificati. Accanto alle aziende veramente impegnate a ridurre il loro impatto ambientale, ci sono ancora im­prese per le quali la sostenibilità è solo un’opportunità di marketing, per cui usano immagini e messaggi ecologici, infondati, per andare incontro al desi­derio del pubblico di scegliere prodotti amici dell’ambiente. Mancano in materia obblighi stringenti e sanzioni.

Informarsi è fondamentale per distinguere i prodotti e i servizi davvero green da quelli che non lo sono: Altroconsumo, ogni volta che è possibile, include nei test dei pro­dotti l’analisi dell’impatto ambientale.
Scegliendo bene prodotti e servizi possiamo ridurre la nostra impronta ecologica: scopri come con i nostri consigli.

Tutti i risultati dell'inchiesta sono raccontati nell'articolo: