5 mosse per il bene dell'ambiente e della nostra salute
Se su alcuni macro temi il singolo cittadino ha ben poca voce in capitolo, è vero che bastano alcuni semplici accorgimenti da adottare per dare il proprio contributo per il futuro del Pianeta. Da come mangiamo a come utilizziamo le risorse.

Ci sono alcuni accorgimenti che, adottati nella nostra vita quotidiana, aiutano a dare il nostro contributo per l'ambiente. Da come scegliamo come fare la spesa evitando plastica e imballaggi e cosa mangiare a come utilizziamo le risorse: abbiamo raccolto le cinque mosse per il bene dell'ambiente e per quello della nostra salute.
1. Acqua: meglio quella del rubinetto
Il marketing delle minerali, che punta a vendere ciò che ognuno di noi può ottenere dal rubinetto di casa, utilizza slogan che hanno ben poca validità scientifica. Per esempio quello che riguarda la scarsità di sodio: l'acqua non è la fonte principale di sodio nella nostra alimentazione. Dunque chi soffre di ipertensione, per esempio, non potrà trarre beneficio da un'acqua povera di sodio se non riduce contestualmente anche il sodio introdotto con gli alimenti. Quanto alla purezza, in realtà, quella imbottigliata non è sempre impeccabile come la pubblicità vorrebbe suggerire. Senza sottovalutare il suo impatto ambientale diretto, legato a imballaggi da smaltire e al trasporto, quasi sempre su ruota. Per migliorare il sapore dell'acqua del rubinetto puoi valutare l'acquisto di una caraffa filtrante. Se, invece, sei un amante dell'acqua frizzante, un gasatore può fare il caso tuo.
2. Difendiamo l'aria che respiriamo
L'inquinamento dell'aria è alla base di molte malattie respiratorie, cardiocircolatorie e di alcuni tumori. Se sull'attività industriale, prima grande causa di inquinamento, il singolo cittadino ha ben poca voce in capitolo, sul riscaldamento domestico e sul traffico ognuno può dare il proprio contributo. Il risparmio energetico è la prima contromisura da adottare per contrastare le emissioni nocive: migliorare l'isolamento di casa, ottimizzare l'uso del riscaldamento, utilizzandolo meno e meglio, accontentandosi di una temperatura ragionevole (18-20° C) ed evitando gli sprechi. Per ridurre l'utilizzo dell'auto e - di conseguenza - anche del traffico, ormai tra mezzi pubblici, bici e auto elettriche le alternative non mancano, basta solo un po' di volontà.
3. Più rispetto dell'ambiente, anche a tavola
A tavola le scelte più salutari per noi sono anche le più rispettose per l'ambiente. Rispettiamo la piramide alimentare e preferiamo alimenti freschi, che non abbiano subito troppe trasformazioni. Quello che mangiamo determina in maniera diretta il nostro benessere e quello del Pianeta. Abbattere del 50-70% i consumi di carne fa bene alla salute, perché riduce il rischio di alcuni tumori, di malattie cardiovascolari e diminuisce in maniera consistente la nostra impronta ecologica sul pianeta, dal momento che gli allevamenti animali sono responsabili di una quota consistente di emissioni di gas serra. Meglio limitare gli zuccheri semplici e prediligere cereali integrali, legumi e cinque porzioni di frutta e verdura, meglio se di stagione e coltivata vicino a noi, in modo da evitare l'impatto ambientale degli spostamenti.
4. Meno spreco, riduciamo i rifiuti
Pensare alla quantità di rifiuti che produciamo, fin dal momento della spesa, è già un buon punto di partenza. Spesso, a fronte della comodità di un imballaggio usa-e-getta, di una monoporzione, un packaging accattivante, il peso dello smaltimento dei rifiuti di imballaggio ci porta sempre più lontano dagli obiettivi di riduzione delle emissioni e degli impatti negativi sul clima. Come ridurre lo spreco alimentare? Semplice, basta organizzarsi in anticipo: pianificando gli acquisti in base ai nostri effettivi consumi e soppesando bene l’importanza degli imballaggi nei nostri acquisti quotidiani.
5. Lunga vita ai beni durevoli
Scegliere un elettrodomestico con buone prestazioni e bassi consumi oggi è possibile, grazie anche ai nostri test sulle diverse tipologie di prodotti. Tenerlo in buono stato e usarlo al meglio sono poi le azioni che spettano al singolo per prolungarne la sua vita di funzionamento. Meglio resistere ai richiami del marketing che vorrebbero indurci all’acquisto impulsivo dell’ultimo modello di smartphone. Piuttosto impegnamoci a utilizzare correttamente i nostri apparecchi per garantire la loro funzionalità e ricordiamoci che esistono procedure specifiche per la loro riparazione e per smaltire correttamente gli elettrodomestici a fine vita. Per molti apparecchi e oggetti che non utilizziamo, la compravendita dell’usato è una buona alternativa per farli durare di più: in questo modo si prolunga la vita di un prodotto, si evita lo sfruttamento di risorse per la produzione del nuovo e si partecipa attivamente all’economia circolare. Se devi sostituire un elettrodomestico non funzionante, ricorda che si tratta di RAEE e deve essere smaltito correttamente.
Se vuoi avere altri consigli per organizzare la tua vita nel modo più sostenibile e green, scarica la guida “Vivere sostenibile” utilizzando il codice di questo mese: VA21050