Borraccia, come sceglierla e come tenerla pulita
La più diffusa è quella termica, da mezzo litro, in alluminio e molti la usano per ragioni ecologiche, altri per risparmiare. Tra chi non la usa, l'alternativa è la bottiglietta di plastica, spesso riutilizzata più volte: una cattiva abitudine che fa il paio con la scarsa igiene riservata alle borracce. Ecco qualche consiglio per acquistare la borraccia giusta e tenerla pulita nel modo corretto.

Usare la borraccia al posto della classica acqua minerale nella bottiglietta di plastica è certamente uno dei comportamenti che aiuta l'ambiente sia in termine di produzione di rifiuti sia di riduzione del carico ambientale legato alla produzione e al trasporto di acqua in bottiglia. Ma quanto viene utilizzata la borraccia? Per quali ragioni si decide di non usarla? E chi la utilizza lo fa nella maniera corretta? Abbiamo voluto chiederlo alle persone che fanno parte di ACmakers, la nostra community di consumatori che abitualmente ci aiuta a svolgere test e inchieste per le nostre pubblicazioni. Ecco cosa ci hanno raccontato e qualche consiglio per scegliere bene la propria borraccia e tenerla pulita nella maniera corretta.
Torna all'inizioPer l'ambiente, ma anche per risparmiare
Ebbene, tra tutti quelli che hanno risposto (più di mille), ben 4 consumatori su 5 hanno dichiarato che ne fanno uso: tra questi, più della metà la usa tutti i giorni e tre su quattro ne ha persino più di una. I motivi che li spingono a usarla variano dalle ragioni ambientali, alla salute a quelle economiche: la maggior parte la usa "per ridurre la quantità di rifiuti", ma c'è anche chi la ritiene utile "per risparmiare", "per motivi di salute" o più semplicemente per poter "scegliere in autonomia quale acqua bere".
L'identikit della borraccia tipo
La borraccia più utilizzata dal nostro campione di intervistati è quella da mezzo litro (proprio come le bottigliette di minerale) e viene in prevalenza ricaricata a casa (spesso anche con tè, tisane, caffè o bevande isotoniche); 6 consumatori su 10 tra quelli che hanno risposto di usarla ne hanno scelta una termica, in prevalenza fatta di materiale metallico (alluminio o acciaio) e per la maggior parte con tappo a vite (8 su 10). Solo una minoranza dichiara di usare quelle di vetro ma chi lo fa risponde che "mi piace vedere l’interno e verificare che sia pulito", oppure perché il vetro "non modifica il sapore dell'acqua". Ma come si sceglie correttamente la propria borraccia?
Torna all'inizioCome scegliere bene la borraccia
La borraccia è la scelta migliore per chi consuma abitualmente acqua del rubinetto e la vuole riempire durante la giornata. All’acquisto però occorre valutare bene il materiale con cui è fatta (alluminio, plastica morbida, plastica rigida, vetro), il diametro del collo (non deve essere troppo grande, per bere agevolmente senza sbrodolarsi, ma sufficientemente grande da consentire una buona pulizia), la facilità di apertura (con una o due mani), l’isolamento termico, la possibilità di lavarla in lavastoviglie, l’ermeticità, la capacità e il peso, se la si porta in borse e zaini.
Tieni presente che si può optare anche per una borraccia termica. Questo tipo di borracce consentono di mantenere l’acqua fresca in estate o il the caldo in inverno grazie ad una intercapedine vuota tra una doppia parete. Se si utilizzano con liquidi diversi dall’acqua è fondamentale farne una pulizia frequente e accurata.
Scegliere la chiusura giusta
Ce ne sono sostanzialmente di due tipi: con chiusura a vite e con chiusura apri e chiudi.
- Borracce con chiusura a vite. Le più diffuse ed economiche tra le borracce in alluminio hanno chiusura a vite. Chiudono bene grazie alla presenza di un anello in silicone, ma è importante verificarne di tanto in tanto lo stato d’usura perché dopo un po’ di tempo la chiusura potrebbe perdere. Se la porti nello zaino e non si hanno tasche esterne, ocorre fare attenzione che siano ben chiuse e che non perda la guarnizione. Si tratta di borracce non molto pratiche per i più piccoli e in situazioni in cui non si hanno entrambe le mani libere. Accessorio utile la cinghia che ruota a 360° e tiene il tappo insieme alla bottiglia.
- Borracce apri e chiudi. Ce ne sono di vari tipi: con beccuccio pull&push, a baionetta, meccanico, a scatto. Si tratta di borracce prevalentemente da sport, perché consentono di bere sollevando solo una parte della chiusura utilizzando una sola mano. Alcune son dotate anche di cannuccia interna. Si tratta di borracce adatte ai bambini, ma occorre verificare sempre che non vi siano parti che possano staccarsi.
Alluminio, acciaio o plastica?
Quelle in alluminio hanno un buon rapporto fra costo e durata, ma un uso prolungato può dare all’acqua un cattivo sapore. Per evitarlo basta una regolare pulizia: si può usare uno scovolino di plastica e il normale detersivo per i piatti. Le borracce in metallo sono meno soggette alla proliferazione di muffe e batteri; quelle in plastica a volte danno una nota di sapore sgradevole all’acqua. Meglio scegliere una borraccia che può essere lavata in lavastoviglie.
Torna all'inizioIgiene e manutenzione, queste sconosciute
Probabile che uno dei motivi per cui qualcuno trova cattivo l'odore o il sapore dell'acqua in borraccia sia da attribuire alla sua cattiva pulizia. Solo un terzo degli utilizzatori pulisce infatti la borraccia dopo ogni utilizzo, e solo due su dieci la lavano ogni giorno. Circa 3/4 degli utilizzatori di borracce che ha risposto al nostro questionario lava la borraccia a mano, i rimanenti usano anche o solo la lavastoviglie. Per lavare la borraccia nella maggior parte dei casi si effettua un risciacquo con sola acqua, ma in caso si decida per un lavaggio comunemente viene utilizzato detersivo per piatti e qualche volta bicarbonato. Ma come si pulisce la borraccia in modo corretto?
Come pulire correttamente la borraccia
La borraccia in alluminio, come abbiamo visto, è una buona soluzione per contenere l’acqua del rubinetto: è meglio di un modello in plastica (che a volte dà una nota di sapore sgradevole) ed è meno soggetta alla proliferazione di muffe e batteri. Tuttavia un uso prolungato può dare all’acqua un cattivo sapore. Per evitarlo basta una regolare pulizia con uno scovolino di plastica e il detersivo per i piatti.
Se la si usa con tè o succhi va pulita subito dopo l’uso, sempre con scovolino e sapone per piatti. Si può anche mettere in lavastoviglie, ma prima si deve controllare sulle istruzioni che sia adatta. Per togliere gli odori che possono formarsi con il tempo basta versare nella borraccia acqua calda e un cucchiaino di bicarbonato; chiuderla, agitare, e lasciarla riposare per 10 ore; poi svuotarla e sciacquarla con acqua fresca corrente: la borraccia sarà come nuova.
Torna all'inizioLe ragioni di chi non la usa
Le motivazioni che hanno fornito coloro che hanno detto di non usare una borraccia hanno a che fare da un lato con un discorso di scomodità e dall'altro proprio con il sapore dell'acqua: la maggior parte non vuole portarsi appresso pesi e in molti la giudicano scomoda (anche se la bottiglietta di minerale ha di fatto gli stessi "difetti"), ma una buona fetta di coloro che non la usa pensano anche che l'acqua in borraccia acquisti un cattivo sapore oppure, più semplicemente non amano l'acqua del rubinetto e preferiscono quella minerale.
La bottiglietta: meglio usarla per poco
Chi non utilizza abitualmente la borraccia, spesso preferisce consumare l'acqua minerale e utilizzare la bottiglietta di plastica eventualmente per riempirla nuovamente di acqua. Ma utilizzare più volte la bottiglietta di plastica è davvero una buona alternativa alla borraccia? Riutilizzare la bottiglietta dell’acqua è una soluzione a costo zero, ma le bottiglie di plastica in PET sono progettate per essere usate una sola volta. Questo significa che, una volta svuotate, dovrebbero essere smaltite. Un utilizzo prolungato di questi contenitori potrebbe intaccarne le caratteristiche sia fisiche (tendono a deformarsi e il tappo può non chiudersi bene) sia chimiche e permettere che la plastica venga a contatto più facilmente con gli alimenti. Utilizzarle più volte (anche per bevande che non siano l’acqua, addirittura calde) non è consigliabile, neanche dal punto di vista igienico, perché potrebbe verificarsi una contaminazione microbica. Il materiale trasparente poi non protegge l’acqua dalla luce e favorisce l’attecchimento di alghe e batteri. Meglio, dunque, usarle solo saltuariamente; se si beve abitualmente acqua di rubinetto, serve una buona borraccia.
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Torna all'inizioDomande frequenti
Rispondiamo alle domande più frequenti sulle borracce termiche.
Come lavare borraccia termica?
Il sistema migliore e a minor impatto ambientale per lavare la borraccia è sciacquarla ogni giorno e lavarla una volta alla settimana in lavastoviglie. Ovviamente occorre verificare che il modello possa essere lavato in lavastoviglie, trovi l’indicazione e il simbolo sulle istruzioni.
Se però siete soliti riempire la borraccia con bevande dolci o succhi è bene pulirla più spesso e sciacquarla immediatamente dopo aver finito il contenuto.
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Come igienizzare la borraccia?
Igienizzare e disinfettare non sono sinonimi. Igienizzare significa rimuovere lo sporco in modo meccanico in modo che non ci sia un substrato idoneo alla crescita di virus e batteri: per rimuovere meccanicamente servono sostanze lavanti (i tensioattivi presenti in ogni detersivo), meglio se abbinate ad una azione meccanica (getti d’acqua, spugna, scovolino). Disinfettare vuol dire non rimuovere, ma eliminare chimicamente virus e batteri con un principio attivo biocida (presenti nei prodotti dall’azione disinfettante che sono PMC e devono essere autorizzato dal Ministero della Salute). Per la pulizia della borraccia non occorrono disinfettanti, basta il comune detersivo dei piatti.
Per pulire in modo approfondito la borraccia, se ci si è scordati di lavarla per qualche giorno oppure se presenta cattivo odore, il consiglio è di riempirla a metà di acqua aggiungere un cucchiaio colmo di bicarbonato, poche gocce di detersivo dei piatti, agitare bene e lasciare agire per qualche ora tenendola appoggiata sulla base e anche mettendola capovolta a testa in giù. Poi dopo averla aperta passare uno scovolino e risciacquare bene.
Periodicamente è possibile un lavaggio sempre con la borraccia mezza piena di acqua a cui aggiungere un cucchiaio di acido citrico e lasciarla agire alcune ore in modo da rimuovere formazioni di calcare.
Bicarbonato, percarbonato, aceto, acido citrico e soda sono efficaci tanto quanto molti prodotti specifici, permettono di risparmiare e fanno bene all'ambiente. Scopri come fare pulizie più ecologiche con bicarbonato, aceto e acido citrico.
È più sostenibile una borraccia o una bottiglietta d’acqua?
Durante l’intero ciclo di vita di una borraccia è la fase di produzione a incidere di più. Il processo di produzione implica l’uso di risorse e di tecniche dannose per il pianeta, ma anche per la salute umana. Dai risultati emerge che il grosso dell’impatto ambientale avviene tra la fase di produzione (47%) e quella di utilizzo (41%). Il nostro studio ha messo a confronto con le borracce anche l’impatto ambientale (in termini di emissioni di CO2 equivalenti), di bottiglie e lattine monouso (in plastica Pet, vetro e alluminio). Lo scenario considerato è lo stesso dello studio LCA sulle borracce.
Anche la peggiore delle borracce (quella in doppio strato di acciaio inossidabile, ossia una borraccia termica) se utilizzata per un anno intero è sempre molto meno inquinante rispetto a contenitori usa e getta di altri materiali. In un anno di utilizzo di bottiglie usa e getta in Pet (quelle tipiche dell’acqua minerale) si emettono 48,75 kg di CO2 eq; ancora peggio l’acqua minerale nella lattina di alluminio o nella bottiglia di vetro. In un anno di utilizzo di una borraccia in acciaio in doppio strato (quella più impattante), invece, se ne emettono solo 2,81 kg. Il motivo del minor peso sull’ambiente sta nella possibilità di poterla riutilizzare per tutto l’anno.
È meglio lavare la borraccia a mano o in lavastoviglie?
Il lavaggio in lavastoviglie (dove possibile: controllare sulla borraccia o sulla confezione che ci sia il simbolo che ne indica la possibilità) è meglio anche da un punto di vista di impatto ambientale. Il lavaggio in lavastoviglie contribuisce infatti a ridurre l’impatto ambientale nella fase d’uso della borraccia, che in media pesa per il 41% del totale dell’impatto ambientale nel ciclo di vita del prodotto (la fase di produzione pesa invece il 47%).
Ogni quanto va sostituita la borraccia?
Dipende dal materiale. Le borracce in acciaio sono potenzialmente eterne, se si effettua una pulizia adeguata e non si rompono per cadute o usi impropri. Le borracce in plastica sono più fragili, ma possono durare per anni con la giusta attenzione e manutenzione.
Le parti più sensibili all’usura sono solitamente le guarnizioni, che possono rovinarsi o rompersi anche perché soggette ad attrito ogni volta che si chiude la borraccia. Purtroppo la maggior parte dei modelli in commercio non prevede la vendita di queste parti come pezzi di ricambio, quindi spesso una borraccia diventa difficilmente utilizzabile (per via di perdite di acqua dalla guarnizione) anche se potrebbe avere ancora una lunga vita davanti a sé. In tal caso si può continuare ad usarla, facendo attenzione a riempirla di meno e a mantenerla in posizione verticale.
Dove si può buttare una borraccia?
Dipende dal materiale e dal comune di residenza. Solitamente le borracce di metallo vanno buttate nel sacco di plastica e metallo, mentre quella in plastica nell’indifferenziato perché non sono considerate dei contenitori. Le borracce termiche, anche se in metallo, invece, di solito vanno nell’indifferenziata: questo perché alcune borracce termiche hanno uno strato isolante composto da materiali non riciclabili.
Tutte le borracce sono sostenibili?
La sostenibilità può riguardare diversi aspetti di un prodotto (ambientale, economico, sociale), non esiste in termini assoluti: ogni volta che si parla di sostenibilità, se ne parla in modo relativo ossia come comparazione tra l’impatto di un prodotto con quello di uno simile.
Confrontare le borracce con altri prodotti che svolgono la stessa funzione, ossia quella di trasportare liquidi per alimentazione, possiamo dire che qualsiasi borraccia indipendentemente dal materiale di cui è fatta ci porta un beneficio ambientale rispetto all’acqua in un imballaggio usa e getta (che sia una bottiglietta in PET o in lattina).
Abbiamo valutato poi la differenza di impatto tra borracce di materiali diversi (plastica di diversi tipi, vetro, alluminio, acciaio…) e i risultati della LCA (Life cicle assessment) sono davvero molto diversi.
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