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Pentole a pressione: la soluzione ideale per una cucina veloce e sana

L’utilizzo di uno strumento come la pentola a pressione riduce i tempi di cottura, limita la perdita dei principi nutritivi degli alimenti e fa consumare meno energia. Tanti pregi, ma il dubbio è sempre lo stesso: la pentola a pressione è sicura? Ecco tutto quello che c’è da sapere. 

  • contributo tecnico di
  • Silvia Bollani
20 aprile 2023
  • contributo tecnico di
  • Silvia Bollani
Pentole a pressione

Un’alimentazione sana ed equilibrata. È la regola d’oro per stare bene. Ma cosa significa in concreto? In pratica, vuol dire attenzione a quello che si mangia e a come lo si mangia. Purtroppo, però, in un’epoca dove il tempo è un bene prezioso, il rito del pasto non riesce ad avere lo spazio che meriterebbe e avere un alleato come la pentola a pressione può essere di grande aiuto. Tempi di cottura ridotti e risparmio energetico, può essere usata anche per scongelare gli alimenti e per cuocerli a vapore, così come per sterilizzare le conserve. E soprattutto, rispetto alla bollitura in acqua, consente di preservare meglio i valori nutritivi degli alimenti. I pregi sono indiscutibili ma la domanda che si pone chiunque stia per acquistare una pentola di questo tipo è sempre la stessa: la pentola a pressione è sicura? Ecco tutto quello che c’è da sapere. 

Come funzionano le pentole a pressione 

Quando utilizziamo la classica pentola, l’ebollizione dell’acqua, e quindi la cottura del cibo immerso, avviene intorno ai 100°C. La chiusura ermetica della pentola a pressione impedisce l’uscita del vapore che deriva dall’ebollizione dell’acqua, vapore che si accumula all’interno del recipiente creando una pressione maggiore, con il risultato di aumentare la temperatura di cottura (anche fino a 120°C). Per questo si possono cuocere i cibi più velocemente.  

I vantaggi delle pentole a pressione 

Aumentando la temperatura di cottura, la pentola a pressione permette di cuocere i cibi riducendo i tempi. A questo indiscutibile vantaggio si aggiunge anche un maggior risparmio energetico: i tempi ridotti di cottura portano ad un minor consumo di energia e, in più, dopo la fase di riscaldamento della pentola a pressione si può abbassare la sorgente di calore.  Inoltre, è possibile spegnere il fornello anche prima del tempo indicato per ultimare la cottura che sarà portarla a termine solo grazie al calore imprigionato nella pentola in modo simile ma ancor più efficace di quanto fatto con la cottura passiva o “cottura a fuochi spenti”.

I nostri test hanno inoltre evidenziato che, rispetto alla cottura in acqua, la pentola a pressione permette di preservare in maniera ottimale il valore nutritivo degli alimenti. 

Infine, con un po’ di pratica, è possibile utilizzare questa pentola anche per moltissime preparazioni, non solo per le cotture lunghe, ma anche per la cottura al vapore, per preparare il risotto o cuocere la pasta, per scongelare gli alimenti e per sterilizzare.

Come scegliere una pentola a pressione 

Per un acquisto consapevole, prima di comprare una pentola a pressione è bene tenere in considerazione alcuni fattori: 

  • Capacità. Generalmente il volume viene misurato in litri e può andare da un minimo di circa 3L ad un massimo di circa 12. Per single o coppie, la pentola a pressione ideale è quella di 3/5L, per famiglie fino a 4 persone in generale un modello da 5/6 litri va bene, mentre per famiglie molto numerose o in piccole comunità sarà necessario optare per un modello più capiente. Attenzione che alla maggior capienza corrisponde ovviamente un maggior volume e quindi la necessità di maggiore spazio per riporla. C’è anche da dire che la capacità non corrisponde allo spazio destinato al cibo, che non deve occupare più dei due terzi della pentola (acqua compresa). Mai riempire la pentola fino all’orlo, è fondamentale che ci sia lo spazio per la formazione del vapore e l’innalzamento della pressione.
  • Materiali di composizione. Sul mercato possiamo trovare per lo più pentole a pressione acciaio, capace di sopportare meglio le pressioni e temperature elevate. L’acciaio è un materiale sicuro a contatto con liquidi o cibi ed è quindi perfetto quando si utilizza costantemente la pentola a pressione.
  • Manici. In metallo, indistruttibili, non si bruciano, consentono di usare la parte inferiore della pentola anche in forno e non si rovinano in lavastoviglie. Potrebbe però essere necessario dotarsi di presine per spostare la pentola calda. In materiale termoresistente o in plastica è meglio che siano removibili per poterli lavare in lavastoviglie o sostituibili, visto che in generale i manici possono bruciarsi, rovinarsi, scolorirsi o rompersi molto prima del resto della pentola. 
  • Valvole. Le pentole sono dotate di due valvole di sicurezza (una regola la pressione, l’altra interviene nel caso la prima non riesca a lavorare). La valvola che regola la pressione può essere semplice o dotata di due posizioni per regolare la fuoriuscita del vapore nel corso della cottura e la pressione all’interno della pentola. 
  • Apertura/chiusura del coperchio. Un meccanismo che per alcuni modelli può essere complicato mentre per altri più facilitato. I produttori hanno spesso modelli con diversi tipi di chiusure, le più comuni sono a leva, detto anche “passo d’uomo, il classico delle pentole Lagostina che è leggermente più difficile da usare rispetto agli altri modelli, “a baionetta” come nelle pentole WFM che si chiudono facendo ruotare il coperchio fino a sovrapporre il manico, efficace e sicuro, ma leggermente più ingombrante,oppure clipso la versione semplice e sicura dei modelli a vite che propone ad esempio Fagor.
  • Display e timer. Alcuni modelli sono dotati di un piccolo timer che permette di impostare i tempi di cottura, che segnala quando viene raggiunta la pressione ed è possibile abbassare la fiamma, quando invece spegnerla a fine cottura. Sono accessori pratici, ma non essenziali, non sono impermeabili quindi vanno rimossi prima di lavare la pentola.
  • Guarnizioni: per garantire la corretta pressione nella pentola il coperchio è generalmente dotato di una guarnizione che consente la perfetta tenuta ermetica. E’ fondamentale controllarne sempre lo stato, lavarle e farle asciugare bene, sostituirle periodicamente.
  • Fonti di calore. Il fondo della pentola a pressione deve essere spesso per distribuire bene il calore, resistente, non presentare curvature in modo da essere adatto a diverse fonti di calore come, ad esempio, i piani di cottura ad induzione. Verificate sempre sulle istruzioni
  • Prezzo. Sul mercato esistono modelli diversi e per tutte le esigenze a seconda delle dimensioni, degli accessori, del tipo di chiusura e della marca i prodotti possono avere prezzi molto diversi. I prodotti più economici hanno prezzi a partire da circa 40 €, ma per un modello da 5/6 litri delle marche più blasonate (Lagostina, WFM) possono facilmente superare i 120 – 150 €.

Come utilizzare le pentole a pressione 

Le pentole a pressione sono sicure e offrono buone prestazioni, purché le si usino nel modo giusto. Niente paura quindi: non scoppiano. C’è il pericolo di esplosione quando la pressione che si crea all’interno della pentola raggiunge un livello molto elevato senza potersi sfogare nelle due valvole di sicurezza (una regola la pressione, l’altra interviene nel caso la prima non riesca a lavorare). Nei nostri test abbiamo provato anche a bloccare le valvole di sicurezza, cosa che può capitare se si riempie troppo la pentola, se si cucinano cibi che crescono di volume o producono schiuma (come cereali o alcuni legumi), ma in nessun caso abbiamo avuto problemi.  

Ecco alcuni consigli da seguire per utilizzarla nel modo corretto:  

  • Non riempire troppo la pentola (seguire quanto prevedono le istruzioni e controllate sempre la tacca che indica il riempimento massimo, generalmente presente nei modelli).  Il cibo non deve occupare più di due terzi dello spazio, acqua inclusa. 
  • Metti meno acqua possibile nella pentola, altrimenti i tempi per portarla in pressione aumentano e anche l’energia necessaria. Sulle istruzioni viene riportato il miglior quantitativo di acqua da utilizzare sia per fare la cottura a vapore che per le cotture lunghe. La pratica poi consentirà di perfezionare l’uso di liquidi anche in funzione del risultato finale che si vuole ottenere.
  • Segui attentamente i tempi di cottura indicati dal produttore, poi con l’esperienza potrai adeguarli. Inizia con il tempo minimo, se finito il tempo -incluso quello di riposo- la cottura del cibo non fosse ancora perfetta è possibile richiudere il coperchio e proseguire la cottura qualche minuto. 
  •  Per alimenti che richiedono tempi di cottura più lunghi si può risparmiare energia spegnendo il gas qualche minuto prima e lasciando che la pentola si raffreddi senza metterla sotto l’acqua fredda o usare la valvola. La cottura prosegue così per un po’ così come avviene con la cottura a fuochi spenti.
  • Lava bene il coperchio controllando che valvole e guarnizioni sino ben pulite. Lascia asciugare bene tutti i pezzi dopo il lavaggio, rimontali correttamente prima di riporre la pentola.

Pentole a pressione: ricette da provare 

La pentola a pressione non serve soltanto a cuocere più rapidamente legumi e cereali (per esempio l’orzo), consentendoci di abbreviare le preparazioni più lunghe. Offre anche prestazioni sprint. Ecco qualche ricotta golosa da servire in tavola. 

Risotto pronto in nove minuti 

Con un buon riso Carnaroli o Roma, la pentola a pressione ci consente di preparare velocemente il risotto, senza mescolare durante la cottura. Si procede come per un risotto normale (soffritto di cipolla e rosolatura veloce del riso), si aggiunge brodo caldo pari al doppio del riso (per esempio un litro per 500 grammi), si uniscono altri eventuali ingredienti, si chiude il coperchio e il gioco è fatto. Dopo nove minuti dal fischio fate scendere rapidamente la pressione raffreddando la pentola con acqua fredda nel lavandino, mescolate e servite subito. 

Verdura a razzo 

Per le mamme sempre di corsa che non vogliono fare mancare la verdura cotta in tavola, la pentola a pressione è un validissimo aiuto, perché dimezza il tempo di cottura di verdure di qualsiasi tipo, portandolo anche a pochi minuti. Usate il cestello per sfruttare la possibilità di cuocere a vapore senza immergere la verdura nell’acqua: il vapore raggiunge una temperatura così alta che cuoce ancora più in fretta, inoltre, evitando il contatto del cibo con l’acqua, manterrete in misura maggiore le vitamine e i minerali, evitandone la dispersione. 

Arrosto superveloce 

Seguendo le istruzioni del libretto della vostra pentola, potete preparare un arrosto in poco più di mezz’ora, con carne di vitello, manzo o lonza di maiale. Il procedimento è quello solito: per esempio si può partire infarinando la carne e rosolandola velocemente nell’olio, aggiungendo, a piacere, cipolla precedentemente brasata; poi si aggiunge una piccola quantità di liquido (uno o anche mezzo bicchiere di vino bianco), si chiude e si cuoce per il tempo indicato nel ricettario, che varierà a seconda del tipo e delle dimensioni del taglio di carne usato. 

Ragù espresso 

La preparazione è analoga a quella del classico ragù, ma invece che lasciarlo sobbollire per 2 o 3 ore una volta chiuso il coperchio e portato in pressione è possibile avere un ottimo ragù in circa 30 minuti. Dopo aver preparato il soffritto di carota, sedano, cipolla e rosolato la carne trita, aggiungete passata di pomodoro, regolate il sale, aggiungete le spezie, 1 bicchiere di acqua, chiudete il coperchio e lasciate cuocere per circa 30-40 minuti (a seconda del quantitativo di carne utilizzato). Dopo aver svaporato la pentola e aperto il coperchio se il ragù risultasse troppo liquido è possibile farlo addensare. 

Leggi anche il nostro approfondimento sulle pentole a pressione per microonde.