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Ceme scegliere la pasta ripiena

Trova la pasta fresca ripiena che più si adatta ai tuoi gusti

La pasta fresca ripiena è una tipologia di pasta molto diffusa, esistono numerose varianti sia di forma che di ripieno ed è un prodotto comodo per chi va di fretta ma vuole comunque un piatto gustoso. Bastano infatti pochissimi minuti di cottura e il condimento che più ci piace (a volte semplice burro e formaggio) e il piatto è pronto. Può essere, quindi, un’alternativa al classico piatto di pasta o di riso. Nel nostro comparatore abbiamo confrontato varie marche di pasta ripiena che si trovano nel banco frigo dei supermercati. Scopri le tipologie in commercio e le loro caratteristiche.

Antonella Borrometi
Antonella Borrometi Esperta alimentazione
La guida passo passo

Tipologie di pasta fresca ripiena

Al supermercato, insieme alle diverse tipologie di pasta secca, possiamo trovare tante tipologie di pasta ripiena che si differenziano sia per forma, dai i classici tortellini, ravioli e cappelletti, fino a forme più particolari come caramelle, girasoli e mezzelune, ma soprattutto per il ripieno che può essere di carne, salumi o verdure ma anche con gusti sempre più particolari ed insoliti. In ogni caso abbiamo una sfoglia di pasta che racchiude il contenuto.

La pasta è fatta a partire da farina 00 o da semola di grano duro o da un mix delle due, a cui è aggiunto l’uovo. Poi, spazio alla fantasia: si può scegliere in base al tipo di ripieno, oppure in base al tipo di piatto che si vuole in tavola (in brodo o asciutto), o ancora, in base alla forma. Se preferisci la pasta fatta in casa segui i nostri consigli  su come scegliere la migliore impastatrice per trovare il modello che renderà più agevole la preparazione. 

Tipo di ripieno

Una delle caratteristiche della pasta ripiena è proprio il tipo di ripieno. Ce ne sono veramente tanti, dai classici ai più fantasiosi. Noi li abbiamo divisi in 8 tipologie:  

  • Ripieno alla carne: la pasta è ripiena di un impasto a base di carne, sia di bovino che di suino insieme a formaggio e in qualche caso verdure.
  • Ripieno al prosciutto crudo: il ripieno è composto da un impasto con prosciutto crudo e formaggio. In vari casi il prosciutto crudo non è l’unico salume presente ma viene accompagnato da altre carni o mortadella.
  • Ripieno ricotta e spinaci: il tipico ripieno di ‘’magro’’ con ricotta e spinaci o erbette.
  • Ripieno alle verdure: il ripieno presenta una verdura; possiamo trovare un ripieno di funghi, zucca, carciofi o asparagi. Sceglilo con la verdura di stagione che preferisci.
  • Ripieno ‘’Fantasia’’: in questa categoria troviamo ripieni molto diversi tra loro, dai più classici come gorgonzola e noci, speck e radicchio o basilico ai più ‘’gourmet’’ come il ripieno alla carbonara, friarielli e mozzarella di bufala o burrata e ‘nduja.
  • Ripieno con formaggio: un’alternativa a chi non vuole carne o salumi. In molti casi il ripieno è rappresentato da Parmigiano Reggiano. Ma troviamo anche gorgonzola da solo o accompagnato da noci, cacio e pepe o formaggi tipici come il Bitto dop.
  • Ripieno con pesce: salmone, pesce spada e gamberi sono tra gli ingredienti di queste farciture. Non mancano versioni particolari in cui il pesce è accompagnato da burrata o da scorza di limone.
  • Ripieno con funghi: i porcini sono i funghi più citati nel nome del prodotto ma nel ripieno sono accompagnati spesso anche da champignon.
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Come leggere l’etichetta

La pasta fresca del nostro comparatore è confezionata e in etichetta troviamo importanti informazioni utili nella scelta. Al di là della foto sulla parte frontale del prodotto, con un ripieno ricco di verdure o formaggi, cosa c’è realmente dentro? Ecco le informazioni interessanti che possiamo trovare:

  • La denominazione di vendita. È una scritta che precede la lista degli ingredienti. Prevista dalla legge, serve per descrivere in maniera sintetica il prodotto. Per esempio, per i tortelli ricotta e spinaci, la denominazione di vendita è “pasta fresca all’uovo ripiena di ricotta e spinaci”.
  • Lista degli ingredienti e percentuali. È molto interessante per capire come è fatto il prodotto. Nella maggior parte dei casi gli ingredienti sono suddivisi tra ingredienti della pasta (sfoglia) e gli ingredienti del ripieno e vengono anche indicate le rispettive percentuali (es. ripieno 55%; pasta fresca all’uovo 45%). Per la pasta solitamente troviamo indicato farina e/o semola di grano duro e uova; per l’impasto, invece, gli ingredienti variano in maniera specifica. Inoltre, per gli ingredienti caratterizzanti, cioè quelli che sono indicati nel nome del prodotto o nella foto (per esempio la zucca per un prodotto che si chiama tortelli alla zucca) deve essere indicata anche la percentuale con cui è presente.
  • Presenza di allergene. È obbligatorio per legge evidenziare gli ingredienti allergizzanti. Solitamente vengono scritti in grassetto o in caratteri maiuscoli. Nella sfoglia c’è il frumento e l’uovo; per il ripieno dipende dai prodotti; per esempio, troviamo il latte laddove c’è un ripieno con ricotta o formaggio di altro tipo.
  • Origine degli ingredienti e certificazioni (DOP, IGP). In etichetta non mancano informazioni per mettere in risalto alcune caratteristiche degli ingredienti usati. Alcuni indicano l’origine di uno o più ingredienti, per esempio semola di grano duro italiano. L’origine non è obbligatoria ma è un’informazione gradita dai consumatori ed è segno di trasparenza della filiera. In altri casi, vengono utilizzati ingredienti appartenenti alla nostra tradizione, quelli con marchio Dop o Igp. Troviamo il prosciutto di Parma Dop, la Mortadella Bologna Igp, il Parmigiano Reggiano Dop, il Grana Padano Dop.
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Criteri per scegliere il prodotto migliore

Davanti al banco frigo del supermercato, come orientare la scelta? A cosa prestare attenzione? Ecco alcuni suggerimenti.

  • Aspetto visivo. Puoi verificare che il colore sia uniforme e non ci siano parti con una colorazione più intensa, spia che la pasta potrebbe essersi seccata in qualche punto. Puoi controllare l’integrità della sfoglia, vale a dire che ravioli o tortellini non si siano rotti ancor prima di cuocerli. Infine, puoi guardare la forma: alcune si adattano meglio a certi condimenti rispetto ad altre.
  • Consistenza della pasta e proporzione tra sfoglia e ripieno. La lista degli ingredienti ci è d’aiuto per sapere se c’è più pasta o più ripieno; leggendo le percentuali possiamo avere questa informazione. Per la consistenza della pasta è più difficile avere quest’informazione a scatola chiusa, ma alcune volte ci può essere d’aiuto il nome stesso del prodotto che fa riferimento alla sfoglia, se grezza o sottile.
  • Equilibrio dei sapori e qualità degli ingredienti. Sicuramente gli ingredienti e, di conseguenza, il gusto del ripieno sono tra i principali criteri di scelta. Ci sono gusti più classici come può essere ricotta e spinaci o i tortellini alla carne, o gusti decisamente più particolari come burrata e gamberi o cacio e pepe. Nella lista degli ingredienti puoi leggere la quantità con cui sono presenti o farti un’idea della qualità. Nei ravioli ai funghi porcini, ci sono solo i funghi porcini o anche i più economici champignon? E ci sono più champignon o più porcini?
  • Data di scadenza e freschezza del prodotto. La pasta fresca ripiena ha un periodo di conservazione inferiore a quella secca perché è più ricca di acqua e per la presenza del ripieno che ha una sua deperibilità. Quella venduta al supermercato dura indicativamente 3-4 settimane, perché confezionata in atmosfera protettiva. Una volta aperta la confezione, però, si consiglia di consumarla entro 2-3 giorni. Quella venduta sfusa, invece, ha una durata fissata dalla legge di 5 giorni.
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Migliori marche di pasta fresca ripiena

Al supermercato le marche di pasta fresca ripiena sono tante. Brand famosi sono Giovanni Rana, Fini, Buitoni, Luciana Mosconi per citare i principali. Poi ci sono i marchi dei supermercati che possono dividersi tra diverse linee: quelli “normali”, quelli top, quelli bio oppure i primo prezzo. Ognuno può trovare il prodotto che preferisce.

C’è chi rimane su ripieni più tradizionali e chi aggiunge alla propria offerta anche ripieni più particolari o stagionali.

Nella maggior parte dei casi il formato di vendita è da 250 g che corrisponde a circa due porzioni. Si trovano anche monoporzioni da 125 g comode per una persona e da 500 g che offrono spesso un vantaggio economico.

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Conservazione e durata

La pasta fresca è caratterizzata da una maggior umidità rispetto alla pasta secca, di conseguenza è più delicata e ha una durata più limitata nel tempo. Come conservare correttamente la pasta fresca ripiena? Una volta acquistata, bisogna rispettare la catena del fresco e la pasta ripiena va messa in frigorifero nel più breve tempo possibile.

In etichetta è riportata la data di scadenza “da consumare entro”: è un riferimento importante che è bene non superare data la natura delicata del prodotto.

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sulla pasta fresca ripiena

Quanto dura la pasta fresca ripiena?

La pasta fresca ripiena ha un periodo di conservazione inferiore a quella secca perché è più ricca di acqua e per la presenza del ripieno che ha una sua deperibilità. Quella venduta sfusa ha una durata fissata dalla legge di 5 giorni; quella venduta al supermercato, invece, dura di più, indicativamente 3-4 settimane, perché confezionata in atmosfera protettiva. Una volta aperta la confezione, però, si consiglia di consumarla entro 2-3 giorni.

Si può congelare la pasta ripiena?

Per conservare la pasta fresca ripiena per più tempo, congelarla è la scelta migliore da mettere in pratica. La pasta fresca congelata può essere infatti conservata in freezer per almeno due mesi.

Anche se è molto semplice congelare la pasta fresca bisogna avere sempre qualche accortezza. Essendo umida, infatti, si può incollare e la sfoglia si può rovinare. Per evitare che questo accada, si può distribuire la pasta fresca su un vassoio infarinato da riporre in freezer. Dopo un paio d’ore, quando si sarà indurita, la pasta può essere messa in sacchetti etichettati con la data di congelamento. Il tutto pronto per essere usato quando necessario. Infatti, la pasta fresca congelata non ha bisogno di essere scongelata, ma si cuoce nell'acqua bollente appena tolta dal freezer.

Bisogna ricordare che essendo congelata, i tempi di cottura della pasta fresca ripiena aumenteranno leggermente ma solo di pochi minuti.

Quanta pasta fresca ripiena a persona?

La porzione di riferimento perla pasta fresca ripiena è pari a 125 g (secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana). Se servita in brodo, si considera la metà. 

Ricordiamo che per la pasta secca, di semola di grano duro o all’uovo, la porzione di riferimento è 80 g, mentre per la pasta fresca all’uovo è di 100 g.

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