Tutto sugli additivi alimentari
Gli additivi, naturali o artificiali, sono contenuti nella maggior parte dei prodotti alimentari industriali. Queste sostanze, che non hanno alcun valore nutritivo, sono aggiunte per ragioni tecnologiche o commerciali. Possono essere utilizzati allo scopo di rendere l'alimento più colorato, di mantenere l'aspetto e la consistenza originari fino al momento del consumo, di prolungare la durata di conservazione e, spesso, anche di mascherare l'assenza di alcuni ingredienti di valore o l'uso di materie prime di qualità scadente. Con la nostra banca dati sugli additivi puoi scoprire in quali cibi sono contenuti e quando è meglio evitarli.
Come valutiamo gli additivi alimentari?
Sono più di 300 gli additivi alimentari autorizzati nell’Unione europea. Prima della loro autorizzazione, spetta all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) valutarne la sicurezza all’uso.
Per alcuni di questi additivi, però, le pubblicazioni scientifiche sollevano a volte dubbi sulla loro sicurezza d’uso, mentre in altri casi è la stessa Autorità europea a sottolineare il rischio che la dose giornaliera accettabile (DGA), cioè la quantità di additivo che può essere assunta quotidianamente senza rischi per la salute, possa essere facilmente superata da alcune fasce della popolazione.
Non tutti gli additivi alimentari autorizzati devono, quindi, essere considerati allo stesso modo. Per questa ragione, attraverso una revisione della letteratura scientifica e un esame attento dei pareri espressi da EFSA, Altroconsumo propone una classificazione degli additivi alimentari autorizzati, che va da quelli più accettabili a quelli da evitare.
Le categorie in cui raggruppiamo tutti gli additivi alimentari autorizzati sono 4: Accettabile, Tollerabile, Poco raccomandabile, Da evitare. Vediamo quali sono le caratteristiche degli additivi che rientrano in ciascuna di queste 4 categorie.
ACCETTABILE
Rientrano in questa categoria tutti gli additivi alimentari che non presentano rischi noti. Il loro consumo non risulta problematico dal punto di vista della salute allo stato attuale delle conoscenze. Vale, comunque, anche per questi additivi l’indicazione di non eccedere nel consumo.
TOLLERABILE, DA TENERE SOTTO CONTROLLO PER ALCUNE FASCE DELLA POPOLAZIONE
Si tratta di additivi alimentari per i quali i dati disponibili sono insufficienti o che sono associati a: possibili reazioni allergiche nel caso di individui sensibili, problemi intestinali a seguito di un elevato consumo, possibile superamento della dose giornaliera accettabile (DGA) nel caso dei forti consumatori di alimenti che generalmente contengono questi additivi, studi specifici che ne evidenziano effetti indesiderati.
POCO RACCOMANDABILE
Questa categoria comprende additivi per i quali un insieme di studi scientifici identifica uno o più effetti indesiderati. Sebbene i livelli di evidenza di alcuni di questi effetti sulla salute umana siano ancora insufficienti e i limiti di utilizzo imposti dalla legge dovrebbero garantire la sicurezza dei consumatori, ci sembra preferibile consigliare di evitare il più possibile il consumo di questi additivi.
DA EVITARE
Si tratta di additivi per i quali gli effetti indesiderati individuati da un insieme di studi scientifici ci sembrano critici. Molto spesso viene evidenziato il rischio di superare la dose giornaliera accettabile (DGA), in particolare tra le fasce della popolazione più sensibili (ad es., i bambini). Ci sembra, pertanto, importante evitare il più possibile il consumo di questi additivi.
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SUPPORTO
Viene utilizzato per modificare (sciogliere, diluire, disperdere) un additivo alimentare, aroma, enzima, nutriente e/o sostanze aggiunte a scopo nutrizionale o fisiologico senza alterarne la funzione, allo scopo di facilitarne la manipolazione, l'applicazione o l'impiego. - Altre funzioni:
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- Rischio di allergia:
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AGENTE DI RIVESTIMENTO
Applicato sulla superficie esterna, conferisce agli alimenti un aspetto brillante e fornisce un rivestimento protettivo, “tappando” i pori della buccia e impedendo la penetrazione di microrganismi. Rappresenta anche un ottimo sistema per evitare che gli alimenti si secchino o perdano l'aroma.
- Altre funzioni:
- Agente antischiumogeno, Stabilizzante
- Rischio di allergia:
- no
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Regolatore dell'acidità info
Funzione principale
REGOLATORE DELL'ACIDITÀ
E' una sostanza che modifica o controlla l'acidità o l'alcalinità degli alimenti. Può servire per garantire la conservazione del prodotto, impedendo lo sviluppo di batteri, muffe e lieviti. Inoltre, in alcuni casi può conferire all'alimento un sapore più intenso, in altri può contribuire alla lievitazione di un impasto. - Altre funzioni:
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- Rischio di allergia:
- no
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Funzione principale
REGOLATORE DELL'ACIDITÀ
E' una sostanza che modifica o controlla l'acidità o l'alcalinità degli alimenti. Può servire per garantire la conservazione del prodotto, impedendo lo sviluppo di batteri, muffe e lieviti. Inoltre, in alcuni casi può conferire all'alimento un sapore più intenso, in altri può contribuire alla lievitazione di un impasto. - Altre funzioni:
- Agente lievitante, Agente sequestrante
- Rischio di allergia:
- no
- Funzione principale:
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Agente sequestrante info
Funzione principale
AGENTE SEQUESTRANTE
E' una sostanza che “sequestra” gli ioni metallici (ad es. il ferro), responsabili del deterioramento degli alimenti. - Altre funzioni:
- Stabilizzante, Addensante
- Rischio di allergia:
- no
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REGOLATORE DELL'ACIDITÀ
E' una sostanza che modifica o controlla l'acidità o l'alcalinità degli alimenti. Può servire per garantire la conservazione del prodotto, impedendo lo sviluppo di batteri, muffe e lieviti. Inoltre, in alcuni casi può conferire all'alimento un sapore più intenso, in altri può contribuire alla lievitazione di un impasto. - Altre funzioni:
- Agente sequestrante
- Rischio di allergia:
- no
- Funzione principale:
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Regolatore dell'acidità info
Funzione principale
REGOLATORE DELL'ACIDITÀ
E' una sostanza che modifica o controlla l'acidità o l'alcalinità degli alimenti. Può servire per garantire la conservazione del prodotto, impedendo lo sviluppo di batteri, muffe e lieviti. Inoltre, in alcuni casi può conferire all'alimento un sapore più intenso, in altri può contribuire alla lievitazione di un impasto. - Altre funzioni:
- Agente di resistenza, Agente sequestrante
- Rischio di allergia:
- no
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Stabilizzante (del colore) info
Funzione principale
STABILIZZANTE (DEL COLORE)
Contribuisce a mantenere o intensificare la colorazione di un alimento. - Altre funzioni:
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- Rischio di allergia:
- no
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STABILIZZANTE (DEL COLORE)
Contribuisce a mantenere o intensificare la colorazione di un alimento. - Altre funzioni:
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- Rischio di allergia:
- no
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Stabilizzante (del colore) info
Funzione principale
STABILIZZANTE (DEL COLORE)
Contribuisce a mantenere o intensificare la colorazione di un alimento. - Altre funzioni:
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- Rischio di allergia:
- no