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Vino aperto: ecco quanto dura e come si conserva

Una volta aperta la bottiglia, il vino subisce dei cambiamenti a contatto con l'aria. Per quanto è possibile che si mantenga in condizioni ideali per poterlo bere? In genere non più di qualche giorno. Ecco tutto quello che c’è da sapere. 

  • di
  • Alessandra Maggioni
30 agosto 2023
  • di
  • Alessandra Maggioni
Vino aperto con bicchiere

Nei primi minuti dopo aver aperto il vino, l'aria può aiutare la bevanda a sprigionare meglio i suoi aromi. Spesso, infatti, viene messo in una caraffa o lasciato aperto qualche minuto per “farlo decantare”. Tuttavia, dal momento in cui la bottiglia viene aperta, viene innescato un processo di ossidazione responsabile, col tempo, di cambiamenti indesiderati nel vino. 

Il fattore principale che compromette la qualità di un vino è l'ossigeno, per cui durante la sua conservazione occorre tenerlo in contatto con la quantità minore possibile di aria.

Una volta aperta la bottiglia, la maggior parte dei vini non si conserva per più di tre-cinque giorni. Già il giorno dopo, potrebbe aver perso gran parte delle sue qualità organolettiche (cioè colore, profumo e sapore).

In generale, possiamo dire che maggiore è il grado alcolico e maggiore è la quantità di tannini di un vino, più a lungo questo riuscirà a conservarsi. Per questo motivo i vini rossi, una volta aperti, si mantengono in linea di massima più a lungo rispetto ai vini bianchi. I vini che invece durano meno sono i frizzanti e gli spumanti.

Per conservare adeguatamente il vino rimasto occorre adottare pratiche di conservazione che abbiano come scopo principale quello di limitare gli effetti dell'ossidazione.

Come conservare il vino dopo l'apertura 

La bottiglia di vino avanzata deve essere tappata. Quando non è possibile riutilizzare il tappo originale, si possono acquistare tappi universali in metallo che consentono di chiudere in modo adeguato il contenitore. La bottiglia dev’essere poi conservata in frigorifero, (anche il vino rosso): il freddo infatti, certamente aiuta a rallentare le reazioni di ossidazione.

Il consiglio è di conservare la bottiglia in posizione verticale: in questo modo la superficie a contatto con l'aria è minore e di conseguenza viene rallentato ulteriormente il processo di ossidazione indesiderato.  

È possibile acquistare dispositivi che rimuovono parte dell'aria dalla bottiglia, e aiutano a conservare meglio il vino.

Il più conosciuto e facilmente reperibile, presso supermercati ed enoteche, è il sistema composto da una pompetta manuale e da tappi ermetici a valvola riutilizzabili. Con la pompetta si elimina nella bottiglia parte dell’ossigeno presente, ritardando così l'ossidazione del vino. Una volta tolta, il tappo non permette l’ingresso dell’aria. 

Dopo l’utilizzo, per apprezzarlo al meglio, è bene poi conservare la bottiglia in frigorifero, consumandolo comunque entro una settimana.

La pompetta però non va utilizzata con gli spumanti, in quanto l’aspirazione determinerebbe una perdita delle bollicine. Per quanto riguarda le bottiglie di spumanti, se non consumate interamente, è meglio richiuderle con l’apposito tappo metallico a pressione (stopper), che impedisce la dispersione delle bollicine. Conservato così in frigorifero lo spumante può essere consumato entro 3-4 giorni.  La credenza piuttosto diffusa invece, secondo cui un cucchiaino rovesciato introdotto nel collo della bottiglia eviterebbe la dispersione del gas, è falsa.

Considera, in ogni caso, che la conservazione del vino è largamente influenzata dalla quantità di liquido rimasto nella bottiglia: maggiore è lo spazio vuoto (e quindi maggiore è la quantità di aria nella bottiglia) meno si conserva il vino. Se il vino avanzato non è molto, è utile travasarlo in un recipiente più piccolo: se c’è meno spazio per l‘ossigeno, l’ossidazione rallenta.

Bag-in-box: conserva meglio il vino

Se ti capita spesso di avanzare il vino dopo aver aperto  la bottiglia, una buona soluzione è quella di acquistare la bevanda in un bag-in-box. Questo tipo di confezionamento impedisce al vino di degradarsi rapidamente dopo l'apertura. 

C'è ancora qualche pregiudizio contro questa forma di imballaggio. Spesso, il vino non confezionato in vetro è visto come inferiore a quello imbottigliato. Ma è possibile trovare in commercio vini in bag-in-box di buona qualità. 

Il design e i materiali di questa confezione impediscono l'ingresso di ossigeno e umidità e proteggono il liquido dalla luce, mantenendo le proprietà del vino per almeno un mese (contro solo pochi giorni in bottiglia). Dato che il rubinetto per la fuoriuscita del vino consente lo svuotamento dello stesso senza ingresso di aria dall’esterno, una volta aperto non è necessario la conservazione a temperature di frigorifero.

Se siamo soliti non consumarne completamente il contenuto quando stappiamo una bottiglia, teniamo presente anche che è possibile acquistare vini in bottiglie di formato ridotto (per alcuni vini si trovano in commercio, per esempio, bottiglie da 250 e 375 ml) che possono ridurre il rischio di dover conservare eventuali rimanenze.

Dopo tre giorni, il vino è davvero da buttare? 

Dopo l'apertura, le proprietà organolettiche dei vini (colore, odore, sapore) iniziano ad alterarsi, ma questo non significa che il vino farà male alla salute. Finché i vini sono ancora bevibili, vini avanzati possono sempre trovare un uso in cucina. Puoi usare il vino rosso, ad esempio, per cucinare carni rosse mentre il bianco per le carni bianche o piatti a base di pesce e verdure.

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