Incidenti stradali: in caso di problemi con la compagnia c’è la conciliazione gratuita

Dal 2015 è diventato obbligatorio per legge, in caso di contestazioni su un danno da incidente stradale, cercare un accordo prima di rivolgersi al Giudice. Si deve avviare una “negoziazione assistita”, che però comporta le spese per l’avvocato. Prima di ricorrere alla negoziazione assistita, è però possibile scegliere la conciliazione, con l’aiuto di Altroconsumo.
Se la richiesta di risarcimento è entro i 15.000 euro e se la proposta dell’assicurazione non soddisfa, l’assicurato può, tentare la via della conciliazione prevista dall’accordo tra Ania (Associazione nazionale delle imprese assicuratrici) e le Associazioni di consumatori, tra cui Altroconsumo. Il consumatore può conciliare se:
- non ha ottenuto risposta dall’assicurazione entro i termini previsti dalla legge;
- l’assicurazione ha rifiutato la sua richiesta di risarcimento;
- non ha accettato (se non a titolo di acconto) l’offerta di risarcimento dell’assicurazione.
I termini entro cui l’assicurazione deve dare risposta all’assicurato, sono:
- per il danno al veicolo e a cose, dal momento in cui la compagnia riceve la richiesta di risarcimento 30 giorni nel caso di presentazione della richiesta con allegato modulo CAI sottoscritto da entrambi i conducenti o da entrambi gli assicurati; 60 giorni in caso di richiesta con allegato modulo CAI non sottoscritto da entrambi i conducenti o da entrambi gli assicurati.
- per il danno alla persona, dalla guarigione delle lesioni, 90 giorni dalla presentazione della documentazione medica da cui risulti possibile effettuare la valutazione delle conseguenze della lesione.
La procedura di conciliazione è gratuita per chi è socio di Altroconsumo e ha una durata massima di 30 giorni: in caso di esito positivo, la compagnia darà seguito agli impegni assunti in caso di esito negativo, il consumatore potrà ricorrere in giudizio (passando prima però dalla negoziazione assistita obbligatoria). Prima di avviare la conciliazione occorre inviare una contestazione alla compagnia illustrando i motivi della propria insoddisfazione.
Se vuoi avere maggiori informazioni vai al nostro servizio di consulenza e compila il form per essere richiamato da un nostro legale.
Negoziazione assistita: l’avvocato costa
La conciliazione se funziona evita di andare davanti al Giudice; se non funziona però non sostituisce la negoziazione assistita, comunque obbligatoria prima di iniziare una causa, che prevede che l’avvocato della parte che intende fare causa, prima deve inviare alla controparte un invito a stipulare una convenzione di negoziazione, cioè in pratica un accordo tra gli avvocati delle due parti. L’invito deve essere in forma scritta e sottoscritto dall’avvocato; deve contenere, oltre all’oggetto della controversia, l’avvertimento che la mancata risposta entro 30 giorni o il rifiuto possono essere valutati dal giudice, che ne terrà conto per stabilire a chi addebitare le spese di giudizio.
La procedura di negoziazione, se accettata dalla controparte, ha una durata non inferiore a un mese e non superiore ai tre mesi, con la possibilità di una proroga di 30 giorni. Se la procedura si conclude positivamente, l’accordo raggiunto tra le parti ha valore di sentenza. In caso contrario si potrà ricorrere in giudizio. Questa procedura ha un costo, quello della parcella dell'avvocato.