Pneumatici, sono davvero sostenibili? Ecco cosa dicono i test di Altroconsumo
Misuriamo il consumo di carburante, la durata e il rumore: gli pneumatici estivi, in generale, hanno ottenuto risultati abbastanza buoni quanto a impatto ambientale, ma ci sono ancora prodotti che presentano delle lacune, dovute principalmente alla loro bassa durata in condizioni di sicurezza. Da quest'anno valutiamo più parametri misurando, ad esempio, anche la quantità di battistrada che si disperde nell'ambiente durante l'utilizzo.

Solitamente si pensa che gli pneumatici possano avere un impatto ambientale nella fase di produzione (per le emissioni e i materiali usati), nel fine-vita (per lo smaltimento) o al massimo per il trasporto durante la distribuzione. E poco si immagina che, invece, un impatto - il più rilevante in realtà secondo la letteratura scientifica - ce l'hanno anche nella fase di utilizzo, in termini di emissioni di C02 e di residui dispersi nell'ambiente per l'abrasione del battistrada.
La fase d'utilizzo è proprio quella che abbiamo sempre valutato nei nostri test sulla sostenibilità; valutazione che ci permette di dare ad alcuni prodotti il titolo di Miglior Scelta Green (i prodotti più sostenibili di qualità generale almeno buona), oltre che di Migliore del Test (risultati migliori in assoluto) e Miglior Acquisto (prodotto conveniente, con buon prezzo e qualità almeno buona).
Per valutare la sostenibilità nella fase d'uso abbiamo sempre considerato il consumo di carburante che può essere influenzato dallo pneumatico, la durata delle gomme e il rumore prodotto.
Da quest'anno abbiamo ampliato le investigazioni su questi tre aspetti e aggiunto in più la valutazione sulla sostenibilità di produzione e smaltimento.
In generale gli pneumatici estivi sono risultati abbastanza buoni, ma ci sono ancora dei prodotti che presentano lacune, dovute principalmente alla bassa durata del prodotto.
Prima di entrare nel dettaglio delle nostre valutazioni sulla sostenibilità, ricorda che per alcuni tipi di pneumatici invernali si avvicina l’obbligo di sostituzione con le gomme estive, da effettuare fra il 15 aprile e non oltre il 15 maggio 2023.
Gomme e consumi di carburante
Il consumo di carburante è direttamente collegato all’emissione di CO2 e di altre sostanze nocive per il clima e la salute. Uno pneumatico può influenzarlo attraverso la resistenza che oppone al rotolamento sulla strada: più è alta e più carburante sarà necessario per spostare l'auto.
Per misurare questi consumi facciamo percorrere ai vari pneumatici la stessa distanza alla stessa velocità su due tratte, per cinque volte: alla fine misuriamo quanti litri di carburante servono per compiere 100 km.
Abbiamo arricchito la valutazione di questo parametro con la misurazione del peso dello pneumatico, che influenza le accelerazioni e le frenate dell’auto, e quindi anche il consumo di carburante (oltre che il consumo e l'abrasione della gomma stessa). Più è leggero lo pneumatico e meno consumi di carburante ci saranno.
In generale gli pneumatici estivi risultano buoni da questo punto di vista: la differenza di consumo di carburante fra il migliore e il peggiore è inferiore al 5%.
La durata dello pneumatico
Anche la durata della gomma è un fattore cruciale, per il risparmio e per l'ambiente: più lo pneumatico resiste (in condizioni di sicurezza), meno avrò bisogno di sostituirlo, meno risorse saranno necessarie per produrne di nuovi.
Per valutarla facciamo un percorso di 15mila chilometri per diversi cicli e ogni volta misuriamo, con un sistema laser, più punti del battistrada per verificarne la profondità rimasta.
Da quest'anno abbiamo aggiunto anche la misurazione dell'abrasione, cioè la quantità di battistrada che si disperde nell’ambiente durante l'utilizzo. La valutazione avviene verificando la perdita di peso in milligrammi dello pneumatico a intervalli definiti.
Gli pneumatici estivi risultano accettabili mediamente dal punto di vista della durata, ma i risultati sono anche molto variabili: si passa da una stima di vita utile di poco più di 20mila chilometri fino a oltre i 40mila chilometri. Lo pneumatico migliore in questo parametro, quindi, dura oltre il doppio di quello con la valutazione più negativa.
La valutazione del rumore
Anche l'inquinamento acustico causato dall'attrito della gomma sull'asfalto rientra nel giudizio.
Si fa viaggiare l'auto a diverse velocità su due fondi stradali (uno di asfalto e uno più simile al cemento); poi si misura il rumore prodotto con un fonometro, sia all'interno dell'abitacolo che all'esterno.
In generale gli pneumatici estivi risultano accettabili. Non abbiamo individuato pneumatici rumorosi anche se, allo stesso tempo, nessun prodotto si è dimostrato molto silenzioso.
La sostenibilità di produzione e smaltimento
Nella valutazione della "sostenibilità di produzione e smaltimento" includiamo vari parametri: ad esempio il luogo d'origine (per valutare l'impatto del trasporto e le norme locali relative all'inquinamento), la presenza di residui di produzione che possono essere dipersi nei primi chilometri, i protocolli di produzione seguiti e le certificazioni ambientali. Questi ultimi due parametri, in particolare, dovrebbero garantire maggiori attenzioni nella scelta delle materie prime e nella fase di realizzazione del prodotto in generale, dando quindi indicazioni interessanti rispetto all'impatto ambientale degli pneumatici nella fase di produzione e in quella di smaltimento.
I tanti aspetti della sostenibilità
La sostenibilità di un prodotto è fatta di tante parti. C'è l'aspetto prettamente ecologico e ambientale: nel caso degli pneumatici, oltre a tutti gli elementi valutati che abbiamo descritto (durata, rumorosità, consumo di carburante, dispersione di battistrada nell'ambiente) valutiamo, pesando gli pneumatici, anche quanto materiale viene utilizzato per la loro produzione: gomme leggere non solo richiedono meno risorse, ma hanno anche un effetto positivo sul consumo di carburante.
Per capire come possa essere differente il peso di questi prodotti, considera che gli pneumatici estivi più leggeri del test 2023 pesano 2,3 kg in meno di quelli più pesanti (per quattro gomme si tratta di un risparmio di peso e materiale di ben 10 kg circa).
Poi c'è il tema della sostenibilità economica: si tratta di quanto il prodotto è efficiente rispetto al suo costo. Per valutare questo aspetto, è centrale la durata dello pneumatico, cioè quanti chilometri riesce a fare prima di dover essere sostituito. Gli pneumatici più eco hanno anche una buona sostenibilità economica oltre che ambientale perché, appunto, durano di più: ad esempio, ci sono prodotti che resistono circa 70mila chilometri e magari un po' più costosi e altri pneumatici molto economici che però vanno sostituiti anche dopo soli 23mila chilometri. Il risparmio all'acquisto viene totalmente vanificato nel concreto se è necessario cambiarli più spesso.
Infine, non per importanza, c'è la responsabilità sociale del prodotto: pneumatici sicuri portano un beneficio sociale perché riducono il rischio di incidenti, per questo le valutazioni sulla sicurezza che facciamo nei nostri test sono importanti anche dal punto di vista della sostenibilità; inoltre non essere troppo impattanti sull'ambiente è un fatto di responsabilità anche nei confronti della collettività, così come ottenere certificazioni a garanzia di protocolli di produzione corretti, del rispetto dei lavoratori, del luogo in cui si produce ecc.
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Scegliere le gomme giuste per l’auto è una decisione importante per la tua sicurezza e quella di chi è in macchina con te. Scopri qui tutti i dettagli da conoscere sugli pneumatici estivi, invernali e per tutte le stagioni.
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