Aumenti Rc auto: l'Ivass registra un +12,6% dal 2021. Ma risparmiare si può
Dopo una fase di calo, il costo delle assicurazioni Rc auto è tornato a salire. Secondo gli ultimi dati Ivass, nel periodo 2021-2024 il premio medio è aumentato del 12,6%, con rincari più marcati nel Centro Italia e nel Nord. Maggiormente penalizzati i giovani under 25 (+23,4%). Ma risparmiare è possibile e il modo migliore è mettere a confronto i preventivi Rc auto: scopri come farlo con il servizio online di Altroconsumo Connect.

Guidare costa sempre di più, e non solo per il carburante. Se fino a qualche anno fa i premi Rc auto erano in calo, oggi la musica è cambiata: le tariffe sono tornate a salire. Rincari a doppia cifra che pesano parecchio sulle tasche degli automobilisti. Il colpo è più forte per i giovani e per chi vive al Sud, dove i premi continuano ad essere i più alti, nonostante aumenti percentuali più contenuti.
Aumenti percentuali maggiori nel Centro Italia: +15,5%
I rincari non sono uguali per tutti. Secondo i dati resi noti da Ivass, dal gennaio 2021 al luglio 2024, a subire l’aumento del premio medio più alto sono stati gli assicurati del Centro Italia (+15,5%), seguiti da quelli del Nord (+14,1%). Risulta invece più contenuto l'aumento al Sud (+11,1%). Tuttavia, è importante sottolineare che, nonostante l’aumento percentuale inferiore, il premio medio al Sud rimane il più alto in assoluto.
Quanto incide la classe di merito?
Anche la classe di merito influisce: chi è in prima classe ha visto un incremento medio del 13,1%, mentre per le altre categorie si è arrivati a un +17,8%.
Penalizzati i giovani: +23,4%
Ma a pagare il conto più salato sono i neopatentati e i giovani sotto i 25 anni. Per loro l’Rc auto è aumentata del 23,4%, più del doppio rispetto agli over 60 (+12,1%).
Cosa possono fare gli assicurati?
Gli aumenti delle tariffe Rc auto sono una realtà con cui fare i conti, ma con un po’ di attenzione e qualche accorgimento è sempre possibile risparmiare. Accettare passivamente il rinnovo proposto dalla compagnia con la quale siamo assicurati può essere una scelta comoda, ma spesso non la più vantaggiosa per il portafoglio.