Caloriferi: nove consigli prima di accendere il riscaldamento
Con l'arrivo dell'autunno, arriva anche il momento in cui si possono accendere i riscaldamenti nelle case e nei condomini. Ma a cosa bisogna fare attenzione prima di accendere gli impianti? L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha stilato nove consigli pratici per ottimizzare i consumi domestici.

In questo articolo
- 1. Attenzione alla manutenzione dell'impianto termico
- 2. Tieni d’occhio la temperatura della casa
- 3. Usare i cronotermostati intelligenti
- 4. Applicare le valvole termostatiche
- 5. Installare pannelli riflettenti tra la parete e il termosifone
- 6. Schermare le finestre di notte
- 7. Niente ostacoli a ridosso dei termosifoni
- 8. Sostituire i vecchi infissi con modelli più isolanti
- 9. Rinnovare l’impianto di riscaldamento
Il decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993 n. 412 stabilisce le date in cui zona per zona si possono accendere i riscaldamenti (autonomi e condominiali). Ma a cosa bisogna stare attenti prima di accendere gli impianti? E perché è importante avere sempre impianti in regola?
La manutenzione, sulla quale trovi consigli importanti nel nostro speciale, è un dovere innanzitutto per la nostra sicurezza e per quella degli altri, ma non solo. Un impianto che funziona regolarmente ci assicura consumi ridotti e, quindi, maggiori risparmi. L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha stilato questi nove consigli pratici per ottimizzare i consumi domestici.
Torna all'inizio1. Attenzione alla manutenzione dell'impianto termico
Si parla di caldaie, che puoi confrontare nel nostro comparatore (a gas, a gasolio, energia elettrica, biomassa...) ma anche pompe di calore, (puoi scegliere la migliore del nostro test), caminetti e stufe fisse purché la potenza sommata raggiunga i 5 kW per appartamento. Chi fabbrica l’impianto deve indicare la cadenza dei controlli (spesso è consigliato quello annuale). Altra cosa è il controllo dell’efficienza energetica che, a seconda dell’impianto, può essere obbligatorio ogni anno fino a ogni quattro anni (come avviene per le caldaie a gas da 24 kW, molto diffuse).
2. Tieni d’occhio la temperatura della casa
Inutile far andare i termosifoni al massimo: come dimostriamo in questo articolo per star bene in casa bastano anche 18 gradi. Senza contare che per legge, negli ambienti domestici bisogna stare entro i 20 gradi (+2 di tolleranza) d’inverno e non scendere sotto i 26 (-2 di tolleranza) in estate. Ogni grado in meno d’inverno fa risparmiare dal 5 al 10% sui consumi di combustibile. Se vuoi sapere come regolare la temperatura in casa a 19 gradi puoi leggere il nostro articolo, oppure puoi sempre decidere di adottare altri sistemi per riscaldare una stanza in modo economico.
3. Usare i cronotermostati intelligenti
Sono ancora in pochi a utilizzare questi dispositivi elettronici, che possono essere gestiti anche da smartphone: consentono di regolare la temperatura e l’accensione dell’impianto anche a distanza. L’ideale per risparmiare energia, accendendo i termosifoni un’ora prima del nostro ritorno a casa.
4. Applicare le valvole termostatiche
Più che un consiglio, questo (insieme ai contabilizzatori) è un obbligo già dal 30 giugno 2017. Le valvole consentono infatti di scegliere se tenere accesi o spenti i singoli termosifoni e di regolare la temperatura. Questo permette di avere la temperatura che serve solo nelle stanze della casa in cui realmente soggiorniamo e di risparmiare energia in quelle non utilizzate.
5. Installare pannelli riflettenti tra la parete e il termosifone
È una soluzione low-cost (per tre radiatori si possono spendere una ventina di euro) ed efficace soprattutto sulle pareti esterne: consentono di trattenere il calore nella stanza, evitando che si disperda all’esterno.
6. Schermare le finestre di notte
Un altro consiglio facilissimo da seguire, valido anche per l’estate (durante le ore diurne): per evitare la dispersione del calore è quello di chiudere le persiane o le tapparelle.
Torna all'inizio7. Niente ostacoli a ridosso dei termosifoni
Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto per chi ha case piccole o è un accumulatore compulsivo di soprammobili: ma schermare il termosifone con oggetti, tende o mobili riduce l’efficienza energetica. In questo articolo puoi trovare utili suggerimenti anche su come sistemare i mobili in casa per risparmiare energia.
Torna all'inizio8. Sostituire i vecchi infissi con modelli più isolanti
Per chi ne ha la possibilità, investire nel miglioramento energetico della propria casa è sempre una buona idea. L’isolamento termico delle pareti e la sostituzione delle finestre con degli infissi più isolanti sono due interventi che possono ridurre del 20% i consumi di energia. Attualmente, per tutto il 2024 le detrazioni fiscali sugli infissi sono al 50%, ma si teme che il prossimo anno la percentuale si abbassi.
9. Rinnovare l’impianto di riscaldamento
Se l’impianto ha una caldaia tradizionale, la si potrebbe sostituire, come puoi vedere nel nostro comparatore con una caldaia a condensazione che, recuperando il calore dei fumi di combustione fa risparmiare energia. La direttiva Erp permette solo caldaie e scaldabagni a basse emissioni che trovi nel nostro comparatore: gli apparecchi a gas di nuova produzione dovranno garantire emissioni di NOx non superiori a 56 mg/kWh. Le emissioni di ossidi di azoto, espresse in diossido di azoto, per le caldaie per il riscaldamento d’ambiente e miste che utilizzano combustibili gassosi, non dovranno oltrepassare la soglia di 56 mg/kWh di combustibile di alimentazione in termini di GCV, mentre per gli apparecchi dello stesso tipo, ma alimentati con combustibili liquidi, il valore da rispettare è 120 mg/kWh. Gli scaldacqua istantanei inoltre devono rispettare - in base al profilo di carico - una determinata efficienza energetica di riscaldamento dell’acqua ancora più severa.
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