Consigli

Caloriferi: nove consigli prima di accendere il riscaldamento

Con l'arrivo dell'autunno, arriva anche il momento in cui si possono accendere i riscaldamenti nelle case e nei condomini. Ma a cosa bisogna fare attenzione prima di accendere gli impianti? L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha stilato nove consigli pratici per ottimizzare i consumi domestici.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
10 ottobre 2024
Ragazza accanto a calorifero

Il decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993 n. 412 stabilisce le date in cui zona per zona si possono accendere i riscaldamenti (autonomi e condominiali). Ma a cosa bisogna stare attenti prima di accendere gli impianti? E perché è importante avere sempre impianti in regola? 

La manutenzione, sulla quale trovi consigli importanti nel nostro speciale, è un dovere innanzitutto per la nostra sicurezza e per quella degli altri, ma non solo. Un impianto che funziona regolarmente ci assicura consumi ridotti e, quindi, maggiori risparmi. L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha stilato questi nove consigli pratici per ottimizzare i consumi domestici.

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1. Attenzione alla manutenzione dell'impianto termico

Si parla di caldaie, che puoi confrontare nel nostro comparatore (a gas, a gasolio, energia elettrica, biomassa...) ma anche pompe di calore, (puoi scegliere la migliore del nostro test), caminetti e stufe fisse purché la potenza sommata raggiunga i 5 kW per appartamento. Chi fabbrica l’impianto deve indicare la cadenza dei controlli (spesso è consigliato quello annuale). Altra cosa è il controllo dell’efficienza energetica che, a seconda dell’impianto, può essere obbligatorio ogni anno fino a ogni quattro anni (come avviene per le caldaie a gas da 24 kW, molto diffuse).

Manutentore davanti a una caldaia

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2. Tieni d’occhio la temperatura della casa

Inutile far andare i termosifoni al massimo: come dimostriamo in questo articolo per star bene in casa bastano anche 18 gradi. Senza contare che per legge, negli ambienti domestici bisogna stare entro i 20 gradi (+2 di tolleranza) d’inverno e non scendere sotto i 26 (-2 di tolleranza) in estate. Ogni grado in meno d’inverno fa risparmiare dal 5 al 10% sui consumi di combustibile. Se vuoi sapere come regolare la temperatura in casa a 19 gradi puoi leggere il nostro articolo, oppure puoi sempre decidere di adottare altri sistemi per riscaldare una stanza in modo economico.

Termostato a parete

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3. Usare i cronotermostati intelligenti

Sono ancora in pochi a utilizzare questi dispositivi elettronici, che possono essere gestiti anche da smartphone: consentono di regolare la temperatura e l’accensione dell’impianto anche a distanza. L’ideale per risparmiare energia, accendendo i termosifoni un’ora prima del nostro ritorno a casa.

Controllo temperatura con smartphone

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4. Applicare le valvole termostatiche

Più che un consiglio, questo (insieme ai contabilizzatori) è un obbligo già dal 30 giugno 2017. Le valvole consentono infatti di scegliere se tenere accesi o spenti i singoli termosifoni e di regolare la temperatura. Questo permette di avere la temperatura che serve solo nelle stanze della casa in cui realmente soggiorniamo e di risparmiare energia in quelle non utilizzate. 

Valvola termostatica

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5. Installare pannelli riflettenti tra la parete e il termosifone

È una soluzione low-cost (per tre radiatori si possono spendere una ventina di euro) ed efficace soprattutto sulle pareti esterne: consentono di trattenere il calore nella stanza, evitando che si disperda all’esterno.

Pannelli riflettenti

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6. Schermare le finestre di notte

Un altro consiglio facilissimo da seguire, valido anche per l’estate (durante le ore diurne): per evitare la dispersione del calore è quello di chiudere le persiane o le tapparelle.

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7. Niente ostacoli a ridosso dei termosifoni

Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto per chi ha case piccole o è un accumulatore compulsivo di soprammobili: ma schermare il termosifone con oggetti, tende o mobili riduce l’efficienza energetica. In questo articolo puoi trovare utili suggerimenti anche su come sistemare i mobili  in casa per risparmiare energia.

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8. Sostituire i vecchi infissi con modelli più isolanti

Per chi ne ha la possibilità, investire nel miglioramento energetico della propria casa è sempre una buona idea. L’isolamento termico delle pareti e la sostituzione delle finestre con degli infissi più isolanti sono due interventi che possono ridurre del 20% i consumi di energia. Attualmente, per tutto il 2024 le detrazioni fiscali sugli infissi sono al 50%, ma si teme che il prossimo anno la percentuale si abbassi.

Infissi con doppi vetri

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9. Rinnovare l’impianto di riscaldamento

Se l’impianto ha una caldaia tradizionale, la si potrebbe sostituire, come puoi vedere nel nostro comparatore con una caldaia a condensazione che, recuperando il calore dei fumi di combustione fa risparmiare energiaLa direttiva Erp permette solo caldaie e scaldabagni a basse emissioni che trovi nel nostro comparatore: gli apparecchi a gas di nuova produzione dovranno garantire emissioni di NOx non superiori a 56 mg/kWh. Le emissioni di ossidi di azoto, espresse in diossido di azoto, per le caldaie per il riscaldamento d’ambiente e miste che utilizzano combustibili gassosi, non dovranno oltrepassare la soglia di 56 mg/kWh di combustibile di alimentazione in termini di GCV, mentre per gli apparecchi dello stesso tipo, ma alimentati con combustibili liquidi, il valore da rispettare è 120 mg/kWh. Gli scaldacqua istantanei inoltre devono rispettare - in base al profilo di carico - una determinata efficienza energetica di riscaldamento dell’acqua ancora più severa.

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