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Attivare un contratto di fornitura elettrica e gas

29 marzo 2024
gas e lampadina

29 marzo 2024

Hai trovato un'offerta più vantaggiosa per la tua fornitura di elettricità o gas? Non sai quali sono i documenti richiesti, le modalità e i tempi di attivazione? Ti spieghiamo passo passo quali dati fornire e tutti i dettagli per cambiare operatore.

Il passaggio al mercato libero può essere occasione per cambiare fornitore. Ci sono diversi modi per farlo: che si passi tramite un call center o che si preferisca la modalità "self service" tramite sito internet, le informazioni richieste per l'attivazione e i documenti sono sempre gli stessi.

Se, però, i documenti sono sempre gli stessi, l’attenzione che ci è richiesta cambia a seconda del canale di vendita tramite cui cambiamo fornitore. L'adesione a un'offerta in seguito alla telefonata ricevuta o alla visita degli agenti commerciali è il caso in cui è necessario prestare la massima attenzione per difendersi dai contratti non richiesti. Firmare d'impulso, infatti, non permette di valutare opportunamente la proposta. Prendi tutto il tempo necessario per non essere preso alla sprovvista e confronta le offerte di luce e gas per trovare quella più conveniente. E se hai ricevuto una bolletta esagerata, leggi i nostri consigli su come comportarti e scopri come difenderti dal conguaglio.

Attivare direttamente sul sito del Provider ci permette di leggere con maggiore calma. Siamo però da soli. Potremmo avere qualche dubbio. Il servizio di consulenza telefonica di Altroconsumo potrebbe essere un valido aiuto.

Quali documenti servono per attivare il contratto luce e gas?

È sempre necessario avere a portata di mano la bolletta del proprio attuale fornitore. Ci verrà sicuramente chiesto di indicare le nostre generalità: nome, cognome, data di nascita e codice fiscale. Anche la carta d’identità può servire (molto dipende da come è impostato il percorso di navigazione sul sito del provider verso cui si vuole migrare).

Non dimentichiamo, infine, i nostri recapiti: ci saranno chiesti sicuramente una mail e il contatto telefonico, l’indirizzo per l’eventuale recapito delle bollette e delle comunicazioni, se si sceglie la modalità cartacea. 

Quali dati servono per attivare le utenze?

Con l'ultima bolletta alla mano, abbiamo tutte le informazioni necessarie per identificare le caratteristiche della fornitura. Quando ci viene richiesto il codice che identifica il cosiddetto "punto di fornitura", sarà quindi sufficiente dare un'occhiata all'ultima bolletta ricevuta:

  • Per le forniture luce dovremo cercare il codice POD, che si trova nella prima pagina della bolletta.
  • Per i contratti gas il codice si chiama PDR (punto di riconsegna), anche in questo caso ed è reperibile nella prima pagina della bolletta.

Nel caso di contratti energia elettrica, ci sarà certamente chiesto di indicare la potenza attuale del contatore. L'informazione è reperibile nella prima pagina dell'ultima bolletta, alla voce "potenza contrattualmente impegnata".

Sempre rispetto alle forniture di elettricità ci chiederanno di indicare se la fornitura riguarda un'abitazione di residenza o no.

Nel caso dei contratti gas, sarà necessario anche specificare la tipologia di utilizzo della fornitura gas:

  • Solo cucina.
  • Cucina e acqua calda.
  • Cottura dei cibi, acqua calda e riscaldamento autonomo.

Alcuni Provider, nel percorso di navigazione potrebbero chiedere anche il numero di matricola del contatore del gas. Si può trovare in bolletta oppure direttamente sul contatore. In questo caso, soprattutto se si tratta di un misuratore posizionato fuori dal nostro appartamento (spazi condominiali comuni, giardino di casa, a ridosso della recinzione...), meglio essere pronti per tempo: recuperare il dato prima di cominciare lo switch ci farà evitare intoppi.

Scopri le voci più importanti per leggere le bollette di luce e gas e i fornitori per chi non passa al mercato libero.

Bisogna inviare una comunicazione al mio attuale fornitore?

Per disdire il vecchio contratto non dobbiamo fare niente. Sarà il nuovo fornitore a comunicare il nostro recesso al vecchio.

Ci sono da pagare delle penali per recedere dal contratto?

Nel mercato dell’energia è possibile recedere in ogni momento. Bisogna, però, fare attenzione. Per le sole forniture di energia elettrica e dual fuel (luce + gas gestite in un unico contratto) e per le sole offerte che bloccano il prezzo della componente energia per un tempo determinato (offerte conosciute come “a prezzo fisso”), il fornitore, ha da poco la facoltà di inserire delle penali. Finora non ci sono contratti in cui è stata applicata tale clausola, ma è bene prestare attenzione.

Nessuna possibilità di penali, invece, per i contratti gas.

Non dimentichiamo, infine, che il preavviso richiesto dal Fornitore non deve mai essere superiore a un mese.

Quali sono i tempi e i dettagli tecnici?

Di solito per il cambio fornitore sono richiesti da uno a due mesi. I fattori che entrano in gioco sono tanti, in primo luogo la data entro cui il nuovo venditore manda la richiesta di switch.

A parte i casi particolari, i cambi fornitori vengono effettuati il primo giorno di ogni mese. Se il nuovo provider da noi scelto fa richiesta di switch per il nostro punto di fornitura entro il giorno 10 di un mese, la nuova tariffa potrebbe entrare in funzione dal primo giorno del mese successivo. Altrimenti si slitterà di un mese.

Se la sottoscrizione avviene al di fuori dei locali commerciali del venditore o sul web (cioè la maggioranza delle sottoscrizioni), il provider potrà fare richiesta di switch solo dopo che siano trascorsi 14 gironi per il diritto di ripensamento. I tempi, in questo caso, si allungano ed è più probabile entrare in fornitura il primo girono del secondo mese successivo alla sottoscrizione. 

Leggi anche la nostra news sulla fine del mercato tutelato, come si chiede una voltura e come fare un subentro.