Luce e gas: prezzi in calo. Ma il ritorno dell'Iva ordinaria sul gas rischia di ridurre i benefici
Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Arera, calano i prezzi dell'energia elettrica (-10,8%) e del gas (-6,7%). Una novità che avrà un impatto significativo, specie in un periodo dell'anno in cui si utilizzano in modo continuativo i riscaldamenti. Attenzione, però, perché i benefici di questa riduzione saranno meno evidenti a causa dell'applicazione dell'Iva sul gas al 10 e al 22%. Così a gennaio si rischia di spendere 40 euro in più.

A pochi giorni alla fine del mercato tutelato del gas, l'Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha comunicato alcune importanti novità, come l'arrivo di penali per chi decide di recedere anticipatamente da un contratto di energia elettrica del mercato libero a prezzo bloccato. L'Autorità ha evidenziato inoltre come siano in calo i prezzi per il mercato tutelato della luce (in vigore fino al prossimo 1° luglio) e per l'ultimo aggiornamento del mercato tutelato del gas, relativo ai prezzi applicati a dicembre 2023.
Calano i prezzi della luce (-10,8%) e del gas (-6,7%)
La discesa dei prezzi è particolarmente rilevante, parliamo del -10,8% per l'energia elettrica (rispetto al trimestre precedente) e del -6,7% per il gas (rispetto al mese precedente). Questo avrà un impatto significativo per tutti i clienti domestici. Le variazioni osservate sono infatti tratte dall'andamento del mercato all'ingrosso, quindi ci si aspetta che gli effetti si sentano a cascata sia per le offerte del mercato libero che per quelle del mercato tutelato. Dato il massiccio utilizzo degli impianti di riscaldamento, la fornitura di gas è quella che ha maggiore rilievo in questo periodo dell'anno. Perciò la notizia dell'ulteriore riduzione dei prezzi all'ingrosso è indubbiamente positiva, considerando anche che scendono per la prima volta dal 2022 al di sotto dei 40 centesimi di euro al metro cubo per la sola componente energia.
Gas: quasi 40 euro in più con l'Iva ordinaria
Le novità che riguardano le forniture del gas non sono però tutte positive. Dal 1° gennaio, infatti, sulle bollette del gas si applica nuovamente l'Iva ordinaria: quindi al 10% per i consumi fino a 480 metri cubi e al 22% per i consumi superiori. Questa variazione comporterà conseguenze rilevanti per chi ha un impianto di riscaldamento autonomo. Ipotizzando di avere un'offerta a prezzo variabile (che quindi riflette in mercato all'ingrosso) e immaginando che i prezzi comunicati da Arera rimangano stabili, il passaggio all'Iva al 22% ci può costare intorno al 12,65% in più.
- Per gennaio, in una città come Milano si può stimare che - con l'Iva agevolata al 5% - la bolletta del gas sia pari a 306 euro. Nel caso dell'applicazione dell'Iva ordinaria, invece, il conto lievita fino a 345 euro.
- Allo stesso modo, la bolletta relativa al mese di febbraio potrebbe passare da circa 234 euro (con l'Iva al 5%) a circa 265 euro nel caso in cui venga applicata l'Iva ordinaria.
Insomma, per i prossimi mesi c'è da aspettarsi che i benefici derivanti dalla discesa dei prezzi saranno purtroppo mitigati dall'incremento delle imposte.
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