Contratti non richiesti: dopo la sanzione, Antitrust indaga per inottemperanza di SEI. Ecco cosa fare
Antitrust indaga per inottemperanza nei confronti di Servizio Energetico Italiano (SEI) dopo la sanzione di 900 mila euro comminata per pratiche scorrette nello scorso febbraio. Secondo gli accertamenti dell'Autorità Antitrust, da luglio 2022 Servizio Energetico Italiano (SEI) ha stipulato contratti e attivato forniture non richieste dai consumatori, imponendo anche il pagamento di fatture non dovute. Dopo la sanzione, SEI avrebbe dovuto porre fine alla pratica scorretta che invece continua. Se è capitato anche a te, rivolgiti a uno dei legali Altroconsumo.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato indaga per inottemperanza la società SEI, Servizio energetico nazionale, a cui a gennaio 2024 ha irrogato una sanzione di 900 mila euro. Secondo gli accertamenti dell’Antitrust, da luglio 2022 la società ha concluso contratti e attivato forniture non richieste in assenza della sottoscrizione o del consenso da parte del consumatore, peraltro richiedendo il pagamento di corrispettivi non dovuti, in violazione delle norme del Codice del consumo. Inoltre Servizio Energetico Italiano in alcuni casi non ha inviato (o lo ha fatto tardivamente) la documentazione contrattuale e ha imposto ostacoli all’esercizio del diritto di ripensamento. Queste condotte scorrette hanno causato il mancato rispetto dell’obbligo di garantire ai consumatori sia il ripristino del contratto con il precedente fornitore, sia il diritto a non dover pagare per eventuali importi fatturati.
Da qui la sanzione e la richiesta alla società di cessare le pratiche scorrette che invece sembrano continuare. Successivamente alla chiusura del procedimento infatti l’Autorità ha ricevuto numerose segnalazioni aventi a oggetto sempre le condotte scorrette già sanzionate, come l’attivazione di forniture senza il consenso del cliente, il mancato invio di fatture e documentazione contrattuale, ostacoli all’esercizio del diritto di recesso. E per questo Antitrust ha aperto il procedimento di inottemperanza. In attesa della decisione ti aiutiamo a tutelare i tuoi diritti.
Come difendersi dai contratti non richiesti
Quando parliamo di contratti non richiesti, è bene ricordare che esistono norme specifiche che tutelano il cliente dalla possibilità di trovarsi legato ad un contratto che in realtà non ha mai sottoscritto. Nel caso in cui il contratto venga firmato fuori dai locali commerciali, inoltre, il venditore deve sempre rilasciare al cliente una copia del contratto firmato oppure la conferma del contratto su un supporto cartaceo. In alternativa, se il cliente lo consente, la copia può essere rilasciata tramite quello che viene definito un "supporto durevole", quindi un'email, un SMS o un supporto digitale. Questo vale anche per i contratti stipulati al telefono.
Diritto di ripensamento entro 14 giorni
È bene ricordare anche che, se il contratto è concluso a distanza o fuori dai locali commerciali e non sono ancora trascorsi 14 giorni, si può anche cambiare idea ed esercitare il “Diritto di ripensamento” per annullare gli effetti del contratto e tornare al vecchio fornitore. In questi casi è possibile rinviare un reclamo all'operatore e, se l'operatore ha aderito alla procedura di ripristino, si ha anche diritto a tornare al vecchio contratto.
È successo anche a te? Contatta la consulenza legale
Se sei anche tu uno degli sfortunati clienti che si è visto attivare una fornitura di Servizio energetico senza aver visto o firmato il contratto, niente paura. Se sei socio Altroconsumo contatta la consulenza legale al numero 026961500 oppure invia una richiesta attraverso il form online. Se non sei socio puoi comunque prenotare una consulenza legale gratuita con un esperto di Altroconsumo. Se hai già fatto un reclamo ti possiamo aiutare con il nostro servizio di conciliazione.