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Subentro: quanto costa e quando va fatto per riattivare luce e gas

Se i precedenti inquilini della tua nuova casa hanno disdetto i loro contratti di utenza, e quindi nell'appartamento non ci sono più né luce né gas, dovrai attivare una procedura di subentro per riattivare i contatori e attivare le nuove bollette. Ti spieghiamo come si fa un subentro, a chi bisogna rivolgersi, quanto costa e quanto tempo è necessario per riavere luce e gas.

Con il contributo esperto di:
18 aprile 2025
Dito di una persona che punta un contatore

Hai appena messo piede nella casa nuova e ti stai chiedendo come procedere con le nuove bollette? Nel caso in cui gli inquilini che abitavano nella tua casa non avessero disdetto il contratto, quello che dovrai fare è cambiare il nome dell’intestatario della bolletta: farai quindi una "voltura".  

Se invece i contatori sono disattivati e non ci sono gas e luce, ciò che dovrai fare è un "subentro" che ti consentirà di attivare una nuova fornitura. Voltura e subentro sono due operazioni distinte che presentano differenze, costi e procedure diverse. Vediamo in questo articolo tutto quello che c'è da sapere sulla procedura di subentro.

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Cos’è il subentro e quando è necessario

Definizione

Il subentro è l’operazione che bisogna effettuare quando si deve stipulare un nuovo contratto di luce o gas in un’abitazione in cui, nel passato, si è chiesta la cessazione dei contratti di fornitura e la disattivazione del contatore.

Differenze tra subentro, voltura e prima attivazione 

Quando si entra in una nuova casa e bisogna pensare alle bollette, spesso ci si domanda: “Dovrò fare una voltura o un subentro”? la differenza tra le due sta proprio nel fatto che i contatori siano operativi o meno e se, quindi, vi siano o meno dei gestori che stanno già fornendo energia elettrica e gas. Per semplificare:

  • Voltura. Va richiesta quando contatori sono presenti e operativi: si cambia l’intestatario della fornitura, si mantiene il fornitore precedente
  • Subentro. Va richiesto quando contatori sono presenti ma disattivati, e i contratti cessati
  • Prima attivazione. Va richiesta quando nella casa non sono ancora presenti i contatori (esempio: nuova abitazione).

Quando si deve fare

Il subentro è un’operazione che si effettua quando si cambia casa. Che si tratti di un acquisto o di un affitto, si farà un subentro se prima di noi la casa è rimasta non abitata per un po’. In genere, infatti, i proprietari di abitazioni non utilizzate chiedono la cessazione dei contratti con i fornitori di luce e gas per non pagare le spese fisse, che vengono addebitate in bolletta anche se non ci sono consumi.

Chi può richiederlo e come

Il cliente che richiede il subentro dovrà dimostrare, come stabilito dalla legge, “di avere titolo che attesti la regolare detenzione dell’immobile”. Va bene anche un’autocertificazione. La richiesta di subentro va presentata al venditore di luce e/o gas secondo le modalità che quest’ultimo specifica nel contratto.

Quindi, anzitutto bisogna individuare un venditore. Non tutte le offerte sono disponibili per il subentro. Per questo motivo il nostro comparatore delle tariffe di luce e gas consente di selezionare l’operazione di cui si ha bisogno (cambio fornitore con contatore attivo, voltura, oppure subentro), per poi verificare quali sono i contratti più convenienti. Una volta sottoscritto il contratto, il venditore dovrà contattare il gestore della rete, cioè il distributore, presentando la richiesta di attivazione del contatore.

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Documenti e dati necessari

Per la sottoscrizione del nuovo contratto con i provider scelti, sono necessari i dati normalmente richiesti per la firma di qualunque fornitura di luce e gas:

  • Dati personali dell’intestatario 

  • Codice fiscale / Partita IVA 

  • Documento d’identità valido 

  • Contatti (telefono ed email) 

  • IBAN o carta di credito, metodi che consentano l’addebito automatico

Come trovare il codice POD o PDR

Nel caso di un subentro, visto che i contatori sono disattivati, il POD e l PDR potrebbero essere non disponibili (non si hanno più le vecchie bollette, per esempio). Meglio, allora, tenere a portata di mano il numero di matricola dei contatori, che potremo leggere direttamente sul contatore stesso.

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Procedura passo passo per effettuare un subentro

Ecco quali sono i passaggi da seguire per richiedere ed effettuare un subentro.

  1. Bisogna anzitutto individuare un fornitore e sottoscrivere un contratto disponibile per il subentro.
  2. Meglio verificare quali sono i contratti disponibili sul nostro comparatore. Potrebbe capitare, infatti, che si noti una promozione interessante, ma che si scopra solo dopo, al momento della sottoscrizione, che è disponibile solo per alcune operazioni, come il cambio fornitore con contatore già operativo.
  3. Sottoscrivendo un nuovo contratto dedicato al subentro, il venditore inoltra una specifica richiesta al gestore della rete, cioè il distributore, per riattivare il contatore.
  4. A questo punto non resta che aspettare con le tempistiche stabilite dall’Authority.
  5. Nel caso di subentro per un contatore del gas bisogna ricordare che, se l'impianto è stato modificato (per esempio per operazioni di manutenzione straordinaria), prima della riattivazione il distributore dovrà effettuare una verifica della documentazione che serve a dimostrare che i lavori sono stati effettuati rispettando le norme di sicurezza previste dalla legge.
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Tempistiche standard

Le tempistiche per il subentro dipendono dal prodotto richiesto, differiscono quindi tra luce e gas.

  • Nel caso di una fornitura elettrica il distributore dovrà riaprire il contatore ed effettuare il subentro entro cinque giorni lavorativi.

  • Nel caso del gas, invece, i tempi a disposizione del distributore aumentano: le tempistiche entro cui effettuare il subentro sono fino a dieci giorni lavorativi

Cosa fare se il distributore effettua il subentro in ritardo? 

In questo caso il cliente ha diritto ad un indennizzo, che viene riconosciuto direttamente in bolletta da parte del proprio fornitore.

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Costi del subentro

Anche per quanto riguarda i costi del subentro, bisogna fare un distinguo tra le due componenti della bolletta: elettricità e gas, visto che i costi sono diversi.

Elettricità

Per quanto riguarda l’energia elettrica, i clienti del mercato libero pagheranno i costi secondo quanto stabilito dal contratto sottoscritto (sarà quindi importante verificare al momento della firma).
Per i clienti vulnerabili (mercato tutelato o servizio a tutele graduali) sarà dovuto al venditore un contributo di 23 euro

Oltre ai costi relativi alla singola operazione del subentro, bisognerà verificare se sono presenti costi per l’attivazione del contratto di fornitura, che potrebbero essere:

  • il costo per imposta di bollo, se dovuta in base alla normativa fiscale; 

  • il deposito cauzionale da versare, nel caso in cui non si scelga l’addebito automatico.

Gas

Anche per la fornitura di gas i contratti di mercato libero indicano gli importi richiesti per svolgere l’operazione di subentro. A questi, che variano di caso in caso, bisognerà aggiungere anche una somma di 30 euro da versare al distributore, per la riattivazione di un contatore di classe G6 (quelli comunemente presenti nelle abitazioni). La classe del contatore è indicata sull’apparecchio. Nel caso di contatori di classe superiore, meglio informarsi prima dal venditore prescelto.

Per i clienti vulnerabili (mercato tutelato), è dovuto un contributo di 23 euro, da pagare al venditore e il contributo di 30 euro a favore del distributore

Sempre con riferimento alle forniture gas, nei casi in cui si è dovuta presentare documentazione aggiuntiva per le modifiche all’impianto, si dovrà pagare un contributo ulteriore. Per le utenze domestiche (impianti con potenza non superiore a 35 kW) la somma è pari a 47 euro (escluse le imposte). 

Oltre a queste considerazioni sul costo ricorda: se il cliente precedente non ha pagato delle bollette non spetta a te pagarle.

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