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Differenze tra forno statico e forno ventilato

Forno statico o ventilato? Quali sono le differenze? Come si usano? Ecco tutte le funzionalità delle due modalità di cottura e i cibi più adatti da cuocere con l’una e con l’altra.

05 ottobre 2022
Differenze tra forni

Quante volte, in cucina, ti sei domandato se utilizzare il forno statico o ventilato per cuocere una determinata pietanza? Per poter cucinare alla perfezione un piatto, è importante conoscere la differenza tra le due modalità di cottura: avendo due diversi modi di produrre il calore, anche i cibi da preparare, a seconda che il forno sia statico o ventilato, saranno differenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Quando usare il forno ventilato e quando quello statico?

Come detto, forno statico e forno ventilato hanno due diversi sistemi di propagazione del calore: il primo per irraggiamento, il secondo per convezione. Mentre il forno statico cuoce i cibi grazie al riscaldamento delle resistenze interne, il forno ventilato diffonde il calore in modo uniforme per mezzo di una ventola. Va da sé, quindi, che le due modalità prevedono che vengano cucinate, a seconda che si utilizzi l’una o l’altra, pietanze differenti. Ma quando usare il forno ventilato? E quando quello statico?

Forno ventilato

Avendo una modalità di cottura molto più veloce e intensa rispetto al forno statico, si utilizza quando si ha la necessità di cuocere più alimenti contemporaneamente oppure quando si vogliono servire in tavola piatti croccanti ma dall’interno morbido: il calore prodotto dalla ventola, infatti, si diffonde in modo omogeneo in tutti gli angoli del forno e permette di mantenere le pietanze croccanti fuori e morbide dentro. È quindi perfetto per cucinare arrosti, pesce al cartoccio, verdure gratinate, pasta al forno, biscotti e crostate.

Forno statico 

Al contrario, funzionando per irraggiamento e propagando il calore in modo lento e delicato, il forno statico risulta ideale quando si ha intenzione di cucinare prodotti da forno che hanno bisogno di una buona lievitazione e che devono essere asciutti fuori e ben cotti dentro. Via libera quindi a pizze, focacce e pane ma anche a torte, pan di spagna e pasta sfoglia.

Consuma di più il forno statico o ventilato?

Il forno ventilato consuma un po’ meno rispetto a quello statico essenzialmente per 2 ragioni: la temperatura necessaria per la cottura è più bassa di circa 20 °C rispetto a quella per la cottura quindi la fase di riscaldamento sarà più breve, i tempi di cottura sono più rapidi quindi il forno resterà in funzione per meno tempo.

Come regolarsi tra forno statico e ventilato?

Se hai un vecchio forno, sprovvisto di ventola, ma vuoi preparare una ricetta che prevede di essere cucinata in un forno ventilato, come ti devi regolare? E’ molto semplice: basta aumentare la temperatura impostandola, ad esempio, a 200°C invece che a 180°C per la stessa quantità di tempo.

Forno statico e ventilato: conversioni

Come detto, se non si ha un forno ventilato, c’è una regola da tenere sempre a mente: la differenza di temperatura e quindi di calore, tra i due forni è di circa 20°-25°. Questo vuol dire che se abbiamo solo un forno statico ma dobbiamo cucinare una pietanza che sarebbe meglio cuocere nel forno ventilato, dobbiamo alzare la temperatura di circa 20°. La ricetta dice “cuocere a 180° in forno ventilato”? Bene, il termostato andrà regolato sui 200°. Viceversa, se l’indicazione è di 180° in forno statico, con forno ventilato la temperatura sarà abbassata a 160°. E i tempi di cottura? Sono generalmente più brevi in quello ventilato.

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