Forni elettrici: 5 cose da sapere

Sei sicuro di sapere tutto sui forni? Ad esempio sai se è meglio il forno a gas o quello elettrico? Sai come pulirlo? I dubbi possono essere molti, ma prima di tutto devi scegliere il modello più adatto. Per aiutarti abbiamo portato in laboratorio i forni elettrici. Scopri qual è il migliore del test.
I forni autopulenti funzionano? Vale la pena comprare un forno combinato? I prodotti per pulire il forno sono sicuri? E le teglie per il forno? I dubbi possono essere tanti, ma prima di tutto devi devidere se comprare un forno elettrico o uno a gas. Per aiutarti nella scelta abbiamo fatto un test sui forni elettrici: due modelli raggiungono temperature esterne addirittura di 100 gradi. Tra gli altri, solo un modello è di buona qualità, e costa quasi 200 euro in meno del più caro.
Scopri qual è il migliore del test
Meglio un forno a gas o uno elettrico?
Da un punto di vista economico, la cucina a gas conviene. Un piano cottura e un forno a gas costano in media 400 euro, mentre una cucina con il piano in cottura a gas e il forno elettrico costa intorno ai 520 euro. Anche dal punto di vista dei consumi si risparmia di più con la cucina a gas. Il mercato, in ogni caso, privilegia di gran lunga i forni a incasso, che possono essere solamente elettrici. Il grande vantaggio dei forni elettrici, però, è quello di riuscire a mantenere meglio la temperatura costante, anche se i modelli a gas più recenti hanno un termostato che dovrebbe ridurre questo problema. Quando si tratta di apparecchi alimentati a metano, inoltre, la sicurezza non è mai troppa: le distrazioni possono essere pericolose, per questo tutte le cucine devono essere dotate di termocoppia, il dispositivo che previene gli incidenti da fughe di gas. Tirando le somme possiamo dire che, nonostante i costi siano inferiori è meglio acquistare un forno elettrico.
I forni autopulenti funzionano?
Sì, i forni autopulenti sono una valida soluzione per chi non ha tempo e voglia di pulire il forno manualmente, ma bisogna spendere di più. Ce ne sono di due tipi: catalitici e pirolitici. I forni catalitici hanno le pareti laterali e quella posteriore rivestite da pannelli fatti di un materiale speciale, che non lascia depositare i grassi e che si pulisce durante il normale funzionamento del forno. L’aspetto negativo è che costano in media 660 euro. Inoltre i pannelli devono essere sostituiti periodicamente (ogni 2 o 3 anni), perché il materiale catalitico si degrada con l’utilizzo. I forni pirolitici, invece, si puliscono selezionando un programma specifico che dura più di un’ora e che porta il forno a una temperatura interna superiore ai 400-500 gradi per effetto della quale i grassi e lo sporco presente vengono inceneriti. Una volta terminato il processo, basterà raccogliere i residui con un panno umido. I pannelli pirolitici non si degradano con il passare del tempo né con l’uso. Il costo medio, però, è di 850 euro.
Sono consigliabili i prodotti specifici per pulire il forno?
I prodotti in commercio con formule specifiche per la pulizia del forno sono buoni alleati contro lo sporco, ma sono anche molto aggressivi, irritanti per le persone e dannosi per l’ambiente (spesso a base di soda caustica e solventi tossici). Alcuni sgrassatori spray si dichiarano adatti anche alla pulizia del forno, ma sono efficaci solo se usati spesso. Le bombolette spray o i vaporizzatori specifici per forno sono efficaci, ma da usare con cura: meglio staccare la corrente elettrica che alimenta il forno, aprire la finestra della cucina e assicurarsi che la ventilazione sia buona (è importante non respirare il prodotto). Mettere sempre guanti e occhiali protettivi, seguire attentamente le istruzioni d’uso: spesso bisogna lasciare agire il prodotto anche per mezz’ora. Dopo, non sfregare troppo per non rovinare le pareti, sciacquare bene il detergente per eliminare ogni residuo, lasciare lo sportello del forno aperto per almeno 8 ore. Un’alternativa naturale è impastare bicarbonato con sale e poca acqua e applicarlo alle zone da pulire.
Non ho molto spazio in cucina posso sostituire il forno ventilato con un microonde combinato?
Esistono forni a microonde che abbinano le funzioni di un forno elettrico a convezione con quelle di un microonde con grill. Sono generalmente più grandi e capienti, rispetto ai microonde standard, ma meno ingombranti dei forni elettrici tradizionali. I forni combinati che abbiamo testato offrono buone prestazioni nella cottura a convezione con aria calda e la possibilità di combinare cottura a microonde e tradizionale aumenta l’efficienza, riduce i tempi di preparazione e quindi di consumo. Attenzione, però, alle teglie che utilizzi: sono meglio quelle in vetro, ceramica, silicone e non quelle in metallo.
Teglie in silicone: c’è da fidarsi?
Gli stampi in silicone hanno diversi vantaggi: sono infrangibili, possono passare dal freezer al forno, non si graffiano e sono leggeri. Tra i contro, però: sono poco pratici con impasti liquidi e da sistemare in lavastoviglie, ma soprattutto lasciano qualche dubbio sull’assoluta innocuità. Ci sono rischi di migrazione di sostanze indesiderate? Per saperlo li abbiamo messi alla prova: purtroppo al primo utilizzo abbiamo notato una migrazione particolarmente elevata di sostanze dal silicone all’impasto, soprattutto in presenza di grassi. Questi prodotti sono assolutamente sicuri a partire dal terzo utilizzo o anche dopo un lavaggio in lavastoviglie. Quindi per essere tranquilli:
- preferisci teglie e stampi consigliati per temperature alte (fino a 280°C) rispetto a quelle che sopportano temperature inferiori (240°C);
- prima di utilizzare un nuovo stampo mettilo in lavastoviglie;
- al primo utilizzo evita sostanze grasse oppure cuoci, per la prima volta, un semplice impasto di farina, lievito e olio di semi, da buttare.