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PEC, posta elettronica certificata

La PEC è uno strumento comodo e utile che può farti risparmiare tempo e fatica, semplificando la comunicazione con le istituzioni. Scopri quanto costa, come attivarla e come funziona.

15 giugno 2021
posta elettronica certificata

La PEC è una mail di posta elettronica certificata. È una mail particolare che si distingue dalle mail normali perché l’ordinamento le riconosce un valore legale, come se fosse una raccomandata. Se prima si inviava la raccomandata A/R per avere la prova dell’avvenuta consegna, da qualche anno si può utilizzare questo strumento digitale. Se invii una mail normale questa non ha un valore legale riconosciuto, se invii una PEC questa ha un valore legale riconosciuto, come se avessi inviato una raccomandata con avviso di ricevimento. Si risparmia la fatica di andare in posta e si risparmia anche carta, che è una cosa buona per l’ambiente.

PEC, quanto costa

I costi della PEC sono molto bassi, questo può essere un incentivo ad aprire una casella di posta elettronica certificata che ha una durata annuale, una volta aperta la si utilizza soltanto se serve. Ormai quasi tutti gli operatori offrono una casella PEC. I costi possono variare dai 5 ai 15 euro, dipende anche dalle dimensioni della casella.

PEC, come aprirla e come funziona

Aprire una PEC non è difficile, si può fare utilizzando i siti web di operatori come Aruba, Poste Italiane e Gmail. Si compila un form con una serie di dati e la casella PEC è immediatamente attiva. Funziona come una mail normale, la differenza è il valore legale che esiste nel momento in cui dialogano due caselle PEC. Se invio una PEC a una casella di posta elettronica normale e viceversa il valore legale non opera. Deve essere PEC verso PEC e viceversa. Se apro una casella PEC e invio una mail certificata al Comune, per esempio, il meccanismo tecnologico attesterà che nel momento in cui questa mail arriva al destinatario a me arriva la vecchia cartolina della ricevuta di ricevimento. Attraverso questo messaggio so che è stata consegnata e la persona che l’ha ricevuta non può dire di non averla ricevuta. Se invio una mail normale, per esempio durante una controversia legale, la persona in questione può anche affermare “io non l’ho mai ricevuta”.

PEC, chi è obbligato ad averla

Tutte le istituzioni pubbliche sono obbligate ad avere una casella PEC, esiste un obbligo di diffusione. Il numero delle caselle PEC attive attualmente in Italia si attesta intorno ai 12 milioni. I liberi professionisti, per esempio i commercialisti e gli avvocati, hanno ormai anche loro un obbligo di PEC. Per quanto riguarda gli altri può essere utile o meno, dipende dall’utilizzo. Dipende da quante volte abbiamo a che fare con le pubbliche amministrazioni. Uno dei vantaggi della semplicità di questo strumento è che posso aprirla quando voglio, quando mi serve. Ha pochi vincoli, è uno strumento agevole. Quando è stata introdotta nel nostro ordinamento la pubblica amministrazione pensava che fosse una rivoluzione copernicana e che ci sarebbe stato un utilizzo elevato di questa PEC, in realtà non è stato così.

PEC e SPID, differenze

PEC e SPID sono due cose diverse anche se vengono spesso affiancate. La PEC è una posta elettronica, una casella mail, lo SPID è molto di più, è un’identità unica digitale che il cittadino può utilizzare per accedere a tutti i servizi online della pubblica amministrazione attraverso un unico identificativo.

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Articolo realizzato nell’ambito di “Ascolta il futuro”, un progetto di educazione ambientale, civica e digitale promosso da Altroconsumo e realizzato con i fondi del ministero dello Sviluppo economico - ripartizione 2020.