Spid, come scegliere e ottenere l'identità digitale
A cosa serve Spid? Come si ottiene? Quale provider conviene scegliere? E quanto è sicura? Come funziona per i minori? Ecco una guida completa all'Identità digitale, ormai indispensabile per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione.
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
- di
- Stefania Villa

L'identità digitale è ormai fondamentale per accedere ai servizi online forniti dalla Pubblica amministrazione, dall'Inps all'Agenzia delle entrate, da Pago PA ai vari servizi offerti in ambito comunale, la Spid o la carta d'identità elettronica sono diventate la chiave di accesso unica ai servizi digitali. Ogni cittadino quindi, se vuole operare in modo veloce senza doversi recare presso gli sportelli fisici della PA deve possedere la Spid, vediamo come scegliere l'operatore migliore.
Cos'è Spid e come funziona
Lanciato nel 2016, Spid è un sistema di identificazione e login unico per l'accesso ai servizi online della pubblica amministrazione, ma anche privati. Una volta richiesta e abilitata, l'identità digitale consente a cittadini e imprese di accedere ai servizi da qualsiasi dispositivo: computer, smartphone e tablet.
Il sistema pubblico di identità digitale consente, usando sempre lo stesso nome utente e la stessa password, di accedere ai vari siti della pubblica amministrazione abilitati (da quello dell'Agenzia delle Entrate, ad esempio, a quello dell'Inps). Il potenziale vantaggio sta in una radicale semplificazione della Pa, con certificati, cartella fiscale, dati sanitari ecc. accessibili comodamente da casa, evitando code agli uffici pubblici ed eliminando le tante credenziali differenti utilizzate al momento dagli enti online.
Quale scegliere
Per ottenere la Spid è necessario per prima cosa scegliere il fornitore del servizio. Si tratta di Identity Provider accreditati che offrono diverse modalità di registrazione, gratuitamente o a pagamento. Fai la tua scelta in base a eventuali costi, in base ai livelli di sicurezza di cui hai bisogno (sono tre in totale) e alle modalità di riconoscimento. Sul sito istituzionale dedicato a Spid è disponibile uno schema semplificato con il confronto tra i servizi offerti dagli Identity Provider, tuttavia, se vuoi avere subito un quadro della situazione abbiamo svolto un'analisi dei vari provider disponibili per aiutati a scegliere quello che fa al caso tuo in base ai costi di attivazione e alle modalità da utilizzare.
A cosa serve Spid
Le credenziali Spid possono essere utilizzate per vari servizi abilitati, indicati sul sito Spid.gov. Possono essere utilizzate ad esempio per:
- accedere ai servizi online sul sito dell'Inps (per presentare domanda di pensionamento ad esempio) e dell'Agenzia delle Entrate (per presentare il 730 precompilato ad esempio);
- accedere all’anagrafe sui siti dei Comuni che hanno implementato il sistema e ottenere certificazioni a distanza, oppure per accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico quando presente sul sito della propria Regione;
- per accedere all'app IO con cui, ad esempio si può ottenere il Green pass;
- per l'iscrizione dei figli alle scuole primarie e secondarie, di primo e di secondo grado, in alternativa alla registrazione al sito del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR);
- per accedere a pagoPA, il sistema di pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione.
Come farne richiesta
Per richiedere le proprie credenziali Spid è necessario essere maggiorenni e seguire alcuni passaggi comuni a tutti i provider:
- Inserisci i dati anagrafici e contatti: segui il percorso sul sito dell'operatore scelto e inserisci i tuoi dati; ti serviranno carta d’identità o passaporto o patente (può essere necessario fotografarli e allegarli); tessera sanitaria con codice fiscale. Serve inoltre un numero di cellulare e un indirizzo mail.
- Conferma mail e telefono: per confermare la mail verrà inviato all'indirizzo indicato un link da cliccare o un codice da inserire nel processo di registrazione in corso sul sito del provider scelto. Anche al telefonino viene inviato un sms con un codice da inserire.
- Crea user e password: giungerai a questo punto alla creazione delle tue credenziali Spid, da inserire sui vari siti della Pa come primo step per entrare nell'area che poi ti permetterà di compiere le varie operazioni consentite; si tratta di nome utente (può essere a tua scelta o il codice fiscale o la mail) e password (a tua scelta).
- Effettua il riconoscimento: l'identità Spid viene confermata soltanto dopo l'identificazione, tramite cui il provider si accerta che sia davvero tu il titolare dei dati inseriti. Può avvenire tramite webcam, di persona prendendo appuntamento presso uno degli uffici del provider, tramite firma digitale o utilizzando la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi.
- Scarica l'app del provider o scegli l'sms: user e password Spid servono per fare il primo accesso ai siti della Pa abilitati, ma poi - per compiere le varie operazioni - servirà un secondo check di sicurezza, cioè inserire un codice temporaneo (Otp, One Time Password) che ti verrà inviato via sms oppure attraverso una notifica sull'app del provider che dovrai quindi scaricare (impostando anche un ulteriore codice per accedervi). Se preferisci gli sms, informati bene con l'operatore prima, perché potrebbero esserci dei costi dopo un certo numero di operazioni (al momento dell'inchiesta scaricabile in alto ne erano risultati).
I livelli di sicurezza
L'identificazione digitale mediante username e password Spid viene definito Livello 1 di sicurezza. Il Livello 2 è quello che si basa sull’invio di una password temporanea (Otp). Ci sarebbe poi un Livello 3 di sicurezza, che si basa su dispositivi che leggono tessere digitali. Tuttavia, per l’accesso a servizi per il cittadino questo livello di sicurezza non è richiesto (si tratta di un livello di sicurezza necessario per le aziende o per gli utilizzatori professionali, quali notai, commercialisti o avvocati).
Spid per i minorenni: come funziona e come richiederlo
Dal primo agosto 2022 anche i ragazzi e le ragazze sopra i 14 anni potranno avere Spid. Gli over 14 potranno accedere ai servizi dell’Inps, al Fascicolo sanitario elettronico o alla verifica dei punti patente per ciclomotori, mentre i minori tra i 5 e i 13 anni potranno usare la propria identità digitale esclusivamente per i servizi online forniti dalle scuole.
In entrambi i casi, è il genitore a dover richiedere lo Spid per il minore: accedendo con il proprio Spid, dovrà dichiarare di essere il responsabile del minore e fornire il suo nome, cognome, codice fiscale, data di nascita, email di riferimento. Il provider genererà, poi, un codice del genitore e un codice di verifica del minore.
Dopo aver verificato l’autorizzazione del genitore al rilascio di Spid il gestore procederà all’identificazione del minore, confrontando i dati forniti con il suo documento d’identità (tessera sanitaria/carta d’identità). Se il riconoscimento viene effettuato di persona, il minore sotto i 14 anni dovrà essere affiancato dal genitore.
Con il suo Spid il minore potrà fruire autonomamente dei servizi online a sua disposizione, ma in specifici casi sarà necessaria l’autorizzazione da parte del genitore, a cui arriverà una notifica in tempo reale. La notifica conterrà nome del minore, nome del fornitore del servizio per cui dare l'ok, data e ora del tentativo di accesso, dati personali richiesti. I genitori, inoltre, avranno la possibilità di accedere a una panoramica di tutte le operazioni effettuate dai loro figli. Al compimento della maggiore età si potrà infine scegliere se mantenere o revocare l’identità digitale.
La nostra indagine
In una nostra indagine pubblicata su Altroconsumo Inchieste di marzo 2021 avevamo rilevato una serie di criticità, tra cui le difficoltà che i più anziani avrebbero potuto riscontrare nell'uso di Spid.
Avevamo segnalato questi rischi in una comunicazione al ministero per l'Innovazione e la Transizione digitale e Agid (se hai bisogno di aiutare un parente o un amico poco digitalizzato con Spid e con i servizi di Inps, segui i nostri consigli).
Nell'indagine avevamoanalizzato anche i dati sull’utenza e i provider che forniscono le credenzialiSpid: il riconoscimento a distanza, nel momento dell'indagine, era risultato quasi sempre a pagamento e così, per accedere a un servizio che fa del digitale il suo mantra, gran parte dei cittadini alla fine andava di persona negli uffici di Poste, l'unico operatore abilitato più noto e con una una rete capillare di sedi fisiche (servizio poi diventato a pagamento).
Sulla base dei risultati dell'indagine, in conclusione, quella che era stata pensata come una semplificazione e un’innovazione tutta digitale, rischiava di incagliarsi in problemi più vecchi che mai: mancanza di concorrenza tra operatori, costi, limiti ed esclusioni nel diritto di accesso ai servizi pubblici.